Calcio, Serie B: altalena giallorossa. La ''Strega'' passa al ''Tardini'' e torna al successo Sport

Per il pranzo festivo dell’8 dicembre, il Benevento di Cannavaro si è regalato un meraviglioso ticket valido un intenso giro sulle montagne russe di Parma. Nell’ostica trasferta del “Tardini”, infatti, è successo davvero di tutto. Ciò che è emerso dai 90’ in Emilia, però, al netto di clamorosi episodi arbitrali, è stato il ritorno al gol di Forte, in grado di decidere un match delicatissimo, concluso in inferiorità numerica dalla Strega, e di regalare 3 punti pesantissimi alla compagine sannita.

Il nuovo assetto di Cannavaro - caratterizzato da una più solida difesa a 4, 3 centrocampisti e ben 2 uomini a ridosso dell’unica punta - comincia finalmente a germogliare. Dopo la pessima prestazione casalinga contro il Palermo, il piglio giallorosso nelle battute iniziali della sfida infrasettimanale è stato tangibilmente differente, cogliendo difatti impreparati gli uomini di Pecchia. I padroni di casa si sono trovati contro un Benevento arrembante e coraggioso, in grado di ricercare con precisione e continuità un’inedita verticalità, svariando molto sul fronte offensivo ed attaccando con astuzia la profondità. Tutte peculiarità in grado propiziare il primo ed unico gol della sfida del “Tardini”: riconquista palla alta della Strega; verticalizzazione di Schiattarella per Farias; palla al centro per Forte e gran girata vincente dell’attaccante giallorosso. Lo squalo mancava all’appuntamento con il gol dallo scorso 28 agosto, data in cui aveva siglato le proprie uniche 2 reti stagionali contro il Frosinone. Quasi 4 mesi di digiuno hanno condizionato un’esultanza frizzantina e polemica.

Ma non staremmo qui a parlare di “montagne russe” se il Parma non avesse accennato ad una reazione. Un quarto d’ora dopo lo svantaggio, i crociati si sono rilanciati in avanti, confezionando l’episodio del dubbissimo rigore. Il cross di Vazquez ha colpito Masciangelo, reo di aver assunto una posizione del corpo scomposta, con il braccio largo: sebbene la palla fosse visibilmente carambolata sul braccio del terzino solo dopo un tocco legittimo con un’altra parte del corpo, l’arbitro Gariglio - autore di una conduzione del match sensibilmente insufficiente - è stato inspiegabilmente richiamato al Var. Pur avendo avuto modo di constatare - da vari replay - la totale regolarità dell’azione appena conclusasi, il fischietto ha decretato un ingiustificato penalty in favore dei padroni di casa, tra le proteste dei sanniti. Dal dischetto, lo stesso Vazquez. Prima battuta: parata di Paleari; ribattuta ed ancora un’opposizione del portiere; infine, Inglese, in tuffo di testa, ha impattato il palo da pochi passi. Benevento ancora miracolosamente in vantaggio.

La prima frazione si è conclusa con un brutto infortunio per Letizia, uscito in lacrime - nonché in barella - per un contrasto falloso davvero crudele. Proprio dopo esser tornato, finalmente, ad esprimersi ai propri massimi livelli, a suon di prestazioni decisamente convincenti, il terzino ha dovuto dare forfait, preoccupando - e non poco - i propri tifosi. El Kaouakibi al suo posto.

Nella ripresa, il Benevento ha mantenuto ritmi di gioco comunque accettabili, seppur abbassando il proprio baricentro, concedendo margine al Parma. I padroni di casa hanno collezionato tanti calci piazzati, senza mai impensierire seriamente la retroguardia sannita fino all’episodio del rosso. A 10’ dalla fine, un intervento irruento e pericolosissimo di El Kaouakibi su Estevez è riuscito a sfuggire al vaglio del direttore di gara, evidentemente distratto: neanche un fischio. Al termine dell’azione, il Var - questa volta in maniera sacrosanta - ha richiamato Gariglio al monitor per rivedere il contrasto. Cambio di decisione (corretta): dal non fischio si è passati al rosso diretto. Benevento giustamente in inferiorità numerica, sebbene resti difficile immaginare di sanzionare con un cartellino rosso un intervento non giudicato neanche falloso dal direttore di gara, appostato a 3 metri circa dal punto di contatto.

Nonostante l’arrembante forcing dei crociati nei minuti finali, galvanizzati dal vantaggio numerico ed in grado di collezionare 13 tiri dalla bandiera (rispetto ai 0 corner della Strega), il Parma non è riuscito a sfondare il muro beneventano, sorretto dall’imprescindibile Glik, già in campo dopo l’esperienza ai mondiali con la nazionale polacca.

Il Benevento di Cannavaro è così riuscito a sfangare la trasferta di Parma, uscendone con un gran sorriso e, soprattutto, con in tasca 3 punti pesantissimi in ottica salvezza. Si tratta della seconda vittoria della gestione Cannavaro; del secondo trionfo nelle ultime 4 gare: ancora in trasferta, dopo il successo di Ferrara.

Nell’economia della gara hanno inciso delle prestazioni incredibilmente convincenti dei senatori della rosa: Paleari, Glik, Schiattarella e Letizia - prima dell’infortunio - su tutti: sintomo di quanto l’organico, intriso di giovani, necessiti sempre di una cospicua dose di esperienza in campo per rendere al meglio delle proprie possibilità. L’età media dell’undici giallorosso è in costante aumento - quasi 30 anni quest’oggi -, ma, in tutta onestà, si fatica ad immaginare una Strega sprovvista delle proprie colonne portanti.

Con il pesantissimo successo in infrasettimanale, il Benevento è riuscito ad archiviare il dolorosissimo k.o. rimediato contro il Palermo appena domenica scorsa, riaffacciandosi al di fuori della zona retrocessione ed approdando a quota 18 punti, dopo 16 partite disputate. Contro il Cittadella - sfida in programma tra pochissimi giorni: già domenica 12 - servirà un’urgente riconferma dei giallorossi per dichiarare definitivamente terminato lo “stato d’emergenza”.

TABELLINO E PAGELLE

PARMA (4-2-3-1): Chichizola 6; Hainaut 5 (dall’85' Sohm s.v.), Osorio 5, Valenti 5,5, Oosterwolde 6; Juric 5 (dal 46' Bonny 6,5), Bernabé 5,5; Man 6,5 (dal 74' Estevez 6), Vazquez 4,5, Mihaila 5,5 (dal 25' Tutino 5); Inglese 4,5 (dal 46' Benedyczak 5,5). All. Pecchia: 5,5.

BENEVENTO (4-3-3): Paleari 7; Letizia 6,5 (dal 44' El Kaouakibi 5), Glik 6,5, Capellini 6, Masciangelo 5,5 (dall’84' Foulon s.v.); Improta 5,5 (dal 57' Acampora 5,5), Schiattarella 7, Karic 6; Tello 6 (dal 57' Koutsoupias 5,5), Forte 6,5, Farias (dall’84' Pastina s.v.). All.: Cannavaro: 6,5.

Arbitro: Matteo Gariglio della sezione di Pinerolo. Voto: 4.

Assistenti: Secchi di Sassari e Barone di Roma 1.

IV uomo: Colombo di Como.

Var: Di Martino di Teramo. Voto: 4,5.

Avrà: Paganessi di Bergamo.

Ammoniti: Valenti (P), Bonny (P), Vazquez (P), Karic (B), Koutsoupias (B), Pastina (B).

Espulsi: 80' El Kaouakibi (B).

Marcatori: 20' Forte.

Note: Angoli: 13-0.

FRANCESCO MARIA SGUERA

Foto di Arturo Russo per Realtà Sannita ©