Calcio Serie B, dopo un fantastico Campionato per il Benevento un finale da dimenticare Sport
Sembra quasi che in questo finale di torneo nella testa dei giallorossi ci sia una sola cosa: chiudere al più presto, pensare alla prossima serie A e staccare la spina.
Non si capiscono facilmente le ultime prestazioni con altre due sconfitte, tanto da raggiungere quota tre. Dopo una Calabria amara, con la sconfitta di Crotone che poteva anche starci, ecco quella, netta e meritata, contro il Trapani, con Maggio e compagni che anche questa volta sono stati completamente in balia dei padroni di casa di Castori, che hanno fatto un passo in avanti per la salvezza forse attraverso i play out.
Ed alla fine anche Inzaghi è rimasto male per la nuova pessima prestazione, dichiarando: “Adesso basta, non è più il mio Benevento, bisogna tornare a vincere”. Assolutamente non possiamo dargli torto.
Anche in Sicilia un Benevento praticamente con la testa altrove, nullo sotto il piano fisico e mentale. Inzaghi ha pensato di dare una scossa facendo scendere in campo alcuni giovani come Di Serio e Basit e presentando di nuovo Gyamfi, ma praticamente nulla è cambiato, anzi, forse, le cose sono peggiorate, anche se ad un certo punto proprio i giovani hanno cercato di cercare di fare qualcosa.
Per il resto seconda gara per Manfredini che ha preso il posto di Montipò, poi centrali difensivi Barba e Caldirola, Maggio e Gyamfi sulle fasce, Tello ed Hetemaj a centrocampo con l’aiuto di Basit, Kragl e Di Serio esterni con Moncini una unica punta. Nella ripresa sono entrati Insigne per Basit, Volta per Gyamfi, Insigne per Basit, Del Pinto per Hetemay ed Improta per Barba. Però non è cambiato nulla, ed i giallorossi mai hanno impensierito gli avversari. Praticamente la porta del Trapani non ha corso alcun pericolo per tutti i 90’.
Ora il breve ritiro in Sardegna con la speranza che la squadra si ritrovi soprattutto con la mente, poi venerdì sera al “Vigorito” arriva il già condannato Livorno.
Sarà la prima delle ultime quattro gare ancora da disputare, con Livorno e Chievo Verona in casa, Frosinone ed Ascoli in trasferta. Mancano 10 punti per cancellare l’ultimo record, quello dell’Ascoli. Perché non tentarci? Occorre, però, ritrovare la giusta mentalità.
GINO PESCITELLI