Calcio Serie B: la ferocia di Forte regala il primo successo stagionale alla Strega Sport

Il Benevento Calcio ha finalmente assaporato il primo bottino pieno di una stagione cominciata in maniera particolarmente tortuosa. Ci è riuscito prevalendo su una squadra arcigna ed ostica come il Frosinone, che non ha lesinato scontri e duelli in mezzo al campo, spaventando a più riprese la formazione campana. Alla fine, però, all’esito di una gara apertissima e vivace, i giallorossi hanno apposto sul piatto della bilancia grinta e tenacia, accaparrandosi con prepotenza 3 punti fondamentali.

Tre gare disputate: 4 misure e posizione di metà classifica condivisa con altre 5 compagini del campionato cadetto. È quanto recita il bottino raccolto dalla formazione di Fabio Caserta praticamente a metà di un filotto di match davvero ingrato. Il Benevento, infatti, non avrà neanche il tempo di voltarsi alle spalle per godersi un successo scaccia-fantasmi, perché all’orizzonte si paventa un nuovo trittico di match pericolosissimi: Venezia in trasferta; Cagliari di Lapadula in casa e nuovamente Brescia in trasferta.

Se la corazzata sannita, dunque, ha già da voltare pagina e pensare alla prossima gara, spetta a noi compiere un’analisi su quanto accaduto al “Vigorito” a pochi giorni dalla chiusura del mercato.

Contro i ciociari, il Benevento ha sciorinato nuovamente un 3-5-2 di base, modulo sul quale il tecnico sembra aver virato con fermezza e stabilità. Anche senza addentrarsi nei meandri di un match delicatissimo, però, i limiti tecnici della rosa sono presto venuti a galla: la formazione campana ha da sùbito rinunciato ad un palleggio verticale tra le linee, prediligendo il gioco sugli esterni, prodromico ad un’abbondanza (smisurata) di cross al centro o di lanci lunghi indirizzati alle due punte. Nulla che non si sia già visto in cadetteria, ma certamente un segnale incoerente rispetto a quanto ci si aspetti da un tecnico che, nelle proprie corde, avrebbe la proposizione del bel gioco.

Nonostante uno schema tattico non brillante, però, l’estro dei singoli ha quasi messo in discesa la gara dopo 18’. Quasi, appunto, perché dopo una brillante giocata di Forte in area di rigore - smarcatosi da Lucioni con un controllo di tacco per poi essere atterrato dallo stesso ex centrale giallorosso -, l’attaccante ha clamorosamente sciupato il tiro dal dischetto concessogli da Pairetto: tiro debole e centrale, che Turati ha respinto senza alcuna difficoltà in due tempi. Ma la garra di Forte non si è certo azzerata con un errore grossolano: l’ex centravanti del Venezia si è prontamente rifatto dopo la mezz’ora, anticipando nuovamente Lucioni su un cross di Masciangelo ed insaccando di testa da pochi passi. Un gol da centravanti puro quale lui è.

Dopo un gol annullato per parte a fine primo tempo - a Garritano e allo stesso Forte -, sempre per offside, il Frosinone ha aggredito la ripresa, riesumando i fantasmi giallorossi del passato. Al quarto d’ora, una combinazione dinamica degli ospiti ha colto impreparata l’intera retroguardia sannita: finta e backdoor di Garritano - sfilato davanti ad un disattento Barba e tenuto in gioco inspiegabilmente da un addormentato Letizia - che, imbeccato da Rohden, ha battuto Paleari da pochi metri. Brividi.

Ma, dopo aver preoccupato i propri calorosi supporter con una fase difensiva tutt’altro che impeccabile, il Benevento ha lasciato prevalere l’orgoglio, gettandosi in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio. Neanche 3’, infatti, ha retto il pari dei laziali: tiro di La Gumina non bloccato da Turati; Forte si è avventato sulla respinta corta e, praticamente senza un angolo di tiro invitante, ha superato l’estremo difensore ciociaro con uno scavetto delizioso, riportando in vantaggio la Strega. Due i gol in campionato della Strega, entrambi firmati dal proprio attaccante più prolifico, che con due gemme ha regalato il successo finale ai danni del Frosinone.

Trionfo fondamentale, quello della Strega, che raffredda violentemente la bollente panchina di Fabio Caserta, che resta comunque ancora sulla graticola. Il 2° match casalingo stagionale - a ridosso della chiusura del mercato - ha lanciato segnali positivi ed altri molto meno incoraggianti.

Tra i fattori dei quali il Benevento può sorridere c’è un Francesco Forte davvero inarrestabile: rigore a parte, il numero 88 ha fatto praticamente reparto da solo per tutto l’arco della partita, segnando due grandissimi gol. Altresì, i giallorossi hanno positivamente reagito al gol subìto, lanciandosi con grinta alla ricerca del successo, evidenziando un’importante crescita caratteriale rispetto al debutto col Cosenza.

A preoccupare, però, sono alcuni dettagli, che tanto minuziosi in realtà non sono. La fase difensiva va decisamente ultimata: gli esterni che scalano in linea con i 3 centrali fanno ancora fatica a muoversi all’unisono.

A centrocampo, invece, le lacune sono due: manca un leader d’esperienza che detti i ritmi di gioco, specialmente contro difese schierate. Viviani come metronomo sembra non rendere al massimo, mentre Acampora come mezz’ala - rispetto ad un centrocampo a 2 - sembra controllare meno il pallino del gioco. La seconda tangibile mancanza a cui si accennava è quella di un terzo di centrocampo che concluda l’azione e che si inserisca: Karic ha grandi potenzialità e qualità che in rosa non sono replicate da alcun elemento, ma è ancora tatticamente indisciplinato per ricoprire tal ruolo.

Insomma, vedremo se - last minute - il Benevento si regalerà qualche ultimo colpo di mercato, dopo aver ingaggiato Veseli e Ciano, che hanno già esordito nel finale di gara. Prossimo all’arrivo Kubica, centrocampista di mole e spessore, ma si parla di due ritorni rumorosi come quelli di Caldirola e Schiattarella. Le trattative proseguono anche per ingaggiare una nuova punta che completi il parco attaccanti: Simy sembra essere quasi del tutto sfumato, ma la società sannita non molla la presa.

TABELLINO E PAGELLE:

BENEVENTO (3-5-2)

Paleari: 6,5 - Incolpevole sui 3 gol (di cui 2 annullati) del Frosinone, ma risponde presente su un paio di interventi da distanza ravvicinata, nonché in tutte le uscite alte sui piazzati degli avversari. Una garanzia.

Capellini: 6 - Ha ancora da adattarsi ad un sistema di gioco che, contando di 3 elementi lì dietro, potrebbe esaltare le sue caratteristiche. Qualche sbavatura di troppo, ma il classe 2000 promette davvero bene.

Glik: 6,5 - Senza dubbio il migliore dei tre. Roccioso: vince l’80% dei duelli aerei a cui approccia (8). In questo avvio di stagione sembra tornato leader come non mai.

Barba: 5,5 - La finta e l’imbucata di Garritano sul gol subìto gli fanno venire il mal di testa. Nonostante una buona fase di impostazione palla al piede, sarebbe da insufficienza grave. Si riscatta, però, sul tiro a porta vuota di Caso, a cui si oppone col corpo, salvando la Strega.

Letizia: 6 - Come esterno di centrocampo sembra avere molto più margine di spinta. L’esperienza si nota nella gestione delle energie: sa quando affondare, sa quando rifiatare. La dormita sul gol del Frosinone, però, è grave: tiene tutti in gioco senza seguire il movimento in avanti della linea di difesa. (78’st improta: s.v.)

Karic: 6,5 - Potenzialità? Tantissime. Tattica? Ancora grossolana. Caserta dovrà lavorare molto su di lui, perché al Benevento manca una mezz’ala che ricami e che occupi saggiamente l’area di rigore avversaria, chiudendo le azioni… “alla Khedira”. Può farlo, deve farlo.

Viviani: 5,5 - Risulta timido, molto timoroso. Il regista di una squadra che ambisce a giocare a calcio come si deve ha bisogno di cercare maggiore verticalità; di pulire più palloni sporchi e di imbeccare con più rapidità gli esterni per trasformare le azioni da difensive in offensive.

Acampora: 6 - La sensazione è che abbia meno licenze di spingere rispetto all’anno passato. Meno sgroppate, molti meno inserimenti. Insomma: meno appariscente, più conservativo, ma non per questo fuori dal fulcro del gioco sannita. (64’st Foulon: 6)

Masciangelo: 6,5 - Le scorribande sulla fascia di sinistra ci fanno capire come il quinto di centrocampo sia il suo ruolo naturale. Perfetto l’assist per Forte. Se solo sapesse di possedere anche il piede destro sarebbe un esterno davvero completo. (64’st Tello: 6,5 - Tanta linfa e freschezza. Quando c’è da dare verve, con il risultato già sbloccato, è davvero preziosissimo. Se fornisse lo stesso apporto quando il risultato è ancora da acquisire Caserta non lo leverebbe più dal campo.)

La Gumina: 6 - Si sbatte. Tanto. Disputa una partita più che dignitosa e gli viene annullato anche un gol per fuorigioco. Deve lavorare sulla maggiore ricerca del dialogo con il partner d’attacco, ma Antonino c’è. (dall'84 Ciano: s.v.)

Forte: 7,5 - Se quel tiro dagli undici metri avesse sbloccato la partita sarebbe stato da 9 in pagella. A quell’erroraccio, però, risponde comunque con una tenacia che in pochi hanno in questa categoria. Dimostra di saper fare reparto praticamente da solo. Lotta, conquista e segna. In tutti i modi. Completo, Fortissimo.

All. Caserta: 6,5 - Il 3-5-2 deve essere ultimato in entrambe le fasi. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma il margine di crescita della squadra e le potenzialità ci sono. Necessita impellentemente, però, di un uomo a centrocampo che gestisca meglio i possessi, evitando così una ricerca forsennata e deleteria del lancio lungo.

FROSINONE (4-2-3-1): Turati 5,5, Oyono 5,5 (dall'81'st Bocic), Lucioni 4,5, Szyminski 5,5, Cotali 5,5, Boloca 5,5 (dal 69’st Lulic 6), Kone 6, Rohden 6,5 (dal 69’st Ciervo 5,5), Garritano 7, Caso 5,5 (dal 69’st Mulattieri 5,5), Moro 6 (dall’84 Borrelli s.v.). All.  Grosso: 5,5.

Arbitro: Luca Pairetto della sezione di Nichelino

Assistenti: Michele Lombardi di Brescia e Fabrizio Lombardo di Cinisello Balsamo

4° Uomo: Adolfo Baratta della sezione di Rossano Calabro

VarMarco Serra della sezione di Torino Avar: Damiano Di Iorio della sezione di Verbania-Cusio-Ossola

Marcatori: 35pt Forte, 59st Garritano, 62st Forte

Ammoniti: 18’pt Lucioni, 38’pt Boloca, 57’st Forte, 79’st Cotali, 87’st Foulon, 94'st Garritano

Note8418 spettatori di cui 282 ospiti Recupero 7’pt/5’st

FRANCESCO MARIA SGUERA

Foto di Arturo Russo per Realtà Sannita © 

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