Calcio, Serie B: la Strega rimonta al ''Granillo''. Reggina fermata sul 2-2 Sport
Grinta, sudore e appartenenza. Quando tutto sembrava perduto, esattamente quando il Benevento pareva essere nuovamente sull’orlo del baratro, uno scatto d’orgoglio ha scosso i giallorossi. Un secondo tempo di personalità ha rimediato ad una prima frazione di gioco integralmente da cestinare: i Sanniti, imprecisi ed impacciati nei primi 45’, hanno rimontato nella seconda parte di gara grazie alle reti di Improta ed Acampora. La sfida a distanza tra Campioni del Mondo del 2006, che ha visto coinvolti Inzaghi - grande ex di giornata - e Cannavaro, si è conclusa con il punteggio di 2-2.
Il Benevento può dirsi certamente soddisfatto del punto strappato in Calabria contro una compagine in evidente slancio come quella amaranto. Specialmente in seguito al disastro confezionato nel primo tempo. Complici errori individuali grossolani ed una buona dose di timidezza, la Strega ha via via concesso campo e fiducia ai padroni di casa. E la Reggina, quest’anno indiscussa rivelazione del campionato cadetto, forse molto più di una semplice outsider, si nutre letteralmente di fasi favorevoli della gara, essendo provvista di un organico piuttosto modesto e in grado di rendere, finora, ben oltre le aspettative. A seguito forcing offensivo parzialmente limitato da un paratone di Paleari su Canotto, è stato un goffissimo intervento aereo di Pastina a spianare la strada ai padroni di casa: fallo di mano in area; arbitro Zufferli, autore - specialmente nella ripresa - di una direzione insufficiente e non all’altezza, richiamato al Var. Inevitabile calcio di rigore. Hernani, dal dischetto, ha siglato il proprio 3° gol consecutivo, portando in vantaggio la Reggina al 21’. Un quarto d’ora più tardi è toccata a Canotto, decisamente indemoniato, l’occasione di raddoppiare il vantaggio: l’ex Juve Stabia ha sfruttato uno svarione difensivo patetico per infilare Paleari da pochi passi con un prezioso colpo di tacco. 2-0.
Il Benevento ha concluso la prima frazione di gioco palesandosi sottotono, sfiduciato e a tratti spaesato, tra le sbracciate insoddisfatte di Cannavaro. Ma è proprio mentre sembravano definitivamente riaffiorare i fantasmi del passato che la squadra dell’ex capitano campione del mondo ha reagito con tenacia. Tre cambi ad inizio ripresa organizzati dal mister giallorosso ed accenni d’interpretazione del match diametralmente opposti rispetto a quelli sciorinati fino ad allora. Dopo un quarto d’ora, una lesta girata di Improta, in seguito ad una mischia rocambolesca in area di rigore, ha regalato al pubblico un nuovo match, accorciando le distanze. Il Benevento ha preso progressivamente campo e coraggio, assediando la Reggina. Il tentativo del direttore di gara Zufferli di affossare gli ospiti, mediante la folle concessione di un calcio di rigore inesistente e fischiato senza riflettere, si è rivelato vano: il Var è intervenuto, facendo notare all’arbitro come il tocco in area di Improta fosse non solo troppo ravvicinato per concedere un penalty, ma perfino assolutamente regolare, poiché effettuato inequivocabilmente con la coscia. E allora si è passati ad un nuovo assalto del Benevento, ormai galvanizzato. A 8’ dalla fine, un corner corto di Farias ha liberato Acampora, neoentrato, dal limite dell’area: bomba di mancino e palla all’angolino. Delirio Strega: match agguantato sul 2-2.
Nel finale, un paio di tentativi insidiosissimi di Hernani sono stati sventati con merito dal solito enorme Paleari. Neanche l’atteggiamento ostruzionistico degli amaranto, con Camporese - ex dal dente inspiegabilmente avvelenato ed eccessivamente fuori luogo - è riuscito ad incidere sul punteggio finale di parità.
La Strega ha raccolto dal match del “Granillo” un punto preziosissimo, condito da segnali positivi particolarmente incoraggianti e - com’é giusto che sia - da note dolenti. Partendo dai primi, i rientri dall’infermeria di El Kaouakibi, Viviani, Acampora e Kubica, tutti gettati nella mischia nella ripresa (insieme a Forte), hanno inciso nell’economia della rimonta. Viviani ha pesato tantissimo, giostrando alla grande palloni scottanti, impostando con autorevolezza ritmi e geometrie; poi il gioiello di Acampora è valso un pareggio pesantissimo. Il Benevento ha confermato il sentore delle ultime settimane precedenti alla sosta: è una squadra sulla via della rinascita, che sta forgiando un carattere ben definito, in grado di esaltarne coraggio e personalità nei momenti cruciali del match. C’è, però, indubbiamente da correggere un paio d’aspetti: l’approccio alla gara non può essere flebile al punto tale da scemare in qualche decina di minuti, soffocandosi e regalando il pallino del gioco agli avversari. In secundis, gli svarioni difensivi della prima frazione di gioco, con Pastina e Capellini - su tutti - colpevoli, gridano vendetta: se la Strega intende rovesciare una classifica finora insufficiente, non può più permettersi ulteriori scivoloni di tal calibro.
Con il 2-2 di Reggio Calabria, il Benevento ha raggiunto quota 15 punti dopo 14 partite: appena al di fuori della zona retrocessione. La Reggina di Pippo Inzaghi, il quale ha riservato parole dolci alla propria ex squadra, ha tutelato il 2° posto, approdando a 26 misure: ha però steccato l’opportunità di accorciare il distacco che la separa dal Frosinone, capolista in solitaria.
TABELLINO E PAGELLE
REGGINA (4-3-3): Ravaglia 5,5; Pierozzi 5,5, Camporese 5,5, Gagliolo 6, Di Chiara 6 (72′ Cionek 5,5); Fabbian 6 (85′ Liotti sv), Majer 6, Hernani 7; Canotto 7 (72′ Giraudo 6), Ménez 6,5 (72′ Gori 6), Cicerelli 5,5 (61′ Rivas 6,5). Allenatore: Inzaghi 6.
BENEVENTO (3-5-2): Paleari 7; Leverbe 5,5, Capellini 5,5, Pastina 5 (46′ El Kaouakibi 6); Letizia 6, Improta 7, Schiattarella 6,5 (46′ Viviani 6,5), Karic 6 (75′ Acampora 7), Foulon 5 (46′ Forte 5); Farias 6,5 (89′ Kubica sv), La Gumina 5. Allenatore: Cannavaro 6,5.
ARBITRO: Zufferli
L. 4,5.
RETI: 21′ rig.
Hernani, 36′ Canotto,
59′
Improta, 82′ Acampora
NOTE: pomeriggio
nuvoloso, terreno di gioco in discrete condizioni.
AMMONITI: Leverbe,
Karic, Fabbian, Majer, Cionek, Ravaglia, Acampora,
Camporese
ANGOLI: 3-5
RECUPERO: 4′ pt - 7′ st
FRANCESCO MARIA SGUERA
Foto: fonte strettoweb.com