Calcio, Serie B: l'incubo è terminato e la Strega torna al successo dopo 9 turni Sport

Circa settanta giorni dopo l’ultima volta, il Benevento è tornato ad assaporare il dolce gusto della vittoria. Dopo ben sei frustranti tentativi andati rovinosamente in fumo, mister Cannavaro ha centrato il primo successo in Italia nell’ostica trasferta di Ferrara, contro la Spal di Daniele De Rossi. Il duello a distanza tra ex Campioni del Mondo del 2006 ha sancito inesorabilmente il proprio verdetto: i giallorossi hanno prevalso 1-2 in rimonta, confermando le vibranti sensazioni positive che hanno accompagnato con fermento il gruppo squadra nella preparazione dell’ultima delicatissima sfida prima della sosta.

Il Benevento ha vinto e convinto. Certamente non dal punto di vista tecnico-tattico: la Strega targata Cannavaro è ancora troppo acerba ed ipotetica per esser valutata in maniera ponderata sotto l’aspetto del gioco. I giallorossi hanno digrignato i denti dinanzi alla sfortuna e ad un arbitraggio non impeccabile del direttore di gara Meraviglia. Nonostante il rocambolesco gol di Esposito - su calcio di punizione deviato, dopo appena 10’ - ed il gol negato dal Var a Capellini - una manciata di minuti dopo la mezz’ora -, il Benevento è rimasto stabilmente sul pezzo, palesando una reazione da squadra di carattere. Come nel match casalingo contro il Bari, i Sanniti hanno incassato a testa bassa un’immeritata batosta, senza precludersi la chance di ribaltarsi all’attacco con orgoglio e lucidità, in cerca del meritato pareggio.

Il campionato cadetto, è vero, sa essere “infame”: la sorte è sovente sembrata accanirsi contro la compagine di via Santa Colomba nel corso di questa sciagurata annata. Ma quando ci si crea con spirito ed abnegazione il distinto solco che conduce al bottino d’oro, neanche l’imprevedibilità della Serie B può nulla: prima o poi, il duro lavoro conduce al successo. Con merito. Così, dunque, come il più atteso dei lieto fine, il Benevento si è riappacificato con la dea bendata. Al quarto d’ora della ripresa, la Spal di De Rossi - schiacciata, fallosa e sfilacciata dopo il vantaggio - è rimasta in dieci uomini per il rosso diretto estratto a Peda per un’entrata fallosa che, a onor del vero, non sembrava da sanzionare con il più pesante dei provvedimenti. La lampadina si è accesa in casa Benevento. E così, con un uno-due rapidissimo, la Strega ha sfoggiato i colpi del k.o. tecnico. Ad un quarto d’ora dal termine, Capellini si è vendicato per la gioia negatagli nella prima frazione di gioco: punizione da sinistra battuta al centro da Farias, stecca grossolana di Tripaldelli e palla carambolata sui piedi del centrale giallorosso: colpo di tacco lesto ed elegante da due passi e gol del pari. Neanche il tempo di riportare la palla al centro, che il Benevento ha finito di stordire la Spal: La Gumina ha raccolto la sfera filtrata da Farias dentro l’area di rigore, esplodendo il sinistro e beffando l’impreparato Alfonso: rimonta completata e risultato stampato sull’1-2. Strega on fire. Nel finale, la Spal ha tentato l’arrembaggio ultraoffensivo, insidiando gli ospiti con una punizione pericolosa di Tunjov e poco altro: gli estensi non sono riusciti a ripristinare il punteggio di parità, concedendo la vittoria agli ospiti.

In seguito a strazianti montagne russe di emozioni, il Benevento ha finalmente centrato il tanto atteso terzo successo stagionale. Sono risultati necessari ben tredici turni per trainare i giallorossi al di fuori della zona retrocessione diretta. E gli scenari che si prospettano all’orizzonte - lo diciamo con estrema cautela - sono piuttosto rosei: con la sosta alle porte, il Benevento spera di recuperare qualche pedina fondamentale dall’infermeria, ma soprattutto di perfezionare la propria tenuta fisica, parsa in evidente rispolvero nelle ultime due settimane.

Con i tre punti di Ferrara, la Strega è approdata a 14 punti, aggrappandosi al cumulo di compagini che popolano la zona di classifica medio-bassa del campionato cadetto, a -6 misure dalla zona play-off. L’obiettivo dei giallorossi, però, resta concretamente un altro: la disputa di un campionato sereno. Certamente in un clima più disteso rispetto a quello torrido vissuto negli ultimi tempi. La Spal, a secco di successi da tre gare, resta di una misura avanti ai Sanniti: quota 15 punti.

TABELLINO E PAGELLE

SPAL (3-5-2): Alfonso 5; Dalle Mura 6,5, Meccariello 6, Peda 5; Celia 5,5 (13′ st Tripaldelli 4,5), Murgia 6, Esposito 6,5, Dickmann 5,5 (35′ st Tunjov 6,5), Maistro 5,5 (13′ st Rabbi 5,5); Moncini 5,5 (20′ st Almici 5,5), La Mantia 5 (1′ st Valzania 5,5). Allenatore: De Rossi 5,5.

BENEVENTO (3-5-2): Paleari 6, Leverbe 5,5 (20′ st Forte 5,5), Capellini 7, Glik 5,5, Letizia 6, Karic 6, Schiattarella 6,5 Foulon 5 (28′ st Masciangelo 6,5), Improta 5,5, Farias 6,5, La Gumina 6,5. Allenatore: Cannavaro 6,5.

Reti: al 10pt Esposito Sa. (Spal); 28′ st Capellini R. (Benevento); 31′ st La Gumina A. (Benevento).

Ammonizioni: al 12pt Dickmann L. (Spal), al 32pt Murgia A. (Spal), al 43pt Celia R. (Spal), al 45pt La Mantia A. (Spal) al 23st Schiattarella P. (Benevento), al 24st Glik K. (Benevento), al 41st Koutsoupias I. (Benevento).

Espulsioni: al 17st Peda P. (Spal).

FRANCESCO MARIA SGUERA

Foto di Arturo Russo per Realtà Sannita © 

Altre immagini