Calcio, Serie C: rovinosa figuraccia del Benevento alla prima nei playoff: 1-5 con la Juve ed è subito eliminato! Sport

Coerenza. Tanta coerenza. Dopo un percorso di ritorno così scadente, che ha segnato un’incessante inevoluzione della squadra nel girone di ritorno, non poteva che finire con una rovinosa figuraccia la stagione del Benevento. Una singola gara dei playoff è riuscita a rievocare con violenza tutto il marciume che ha alterato il percorso della Strega dal giro di boa in avanti. Un inesorabile 1-5 contro i ragazzini della Juve Next Gen di mister Brambilla, che con non-chalance hanno scorrazzato al ‘Vigorito’, prendendo a pallonate gli uomini di Auteri.

Inevitabile la protesta del pubblico, già di per sé non particolarmente folto. Dopo l’ora di gioco, primi cori a ripetizione contro calciatori e dirigenza, senza lesinare canti contro il presidente Oreste Vigorito. Dopodiché, la tifoseria organizzata ha abbandonato anzitempo gli spalti, dirigendosi nei pressi della tribuna, al di fuori della quale ha atteso un confronto con qualunque membro della società giallorossa. Prima in maniera pacata, poi leggermente più accesa; ma mai maleducata o violenta. Nulla: nessuno si è fatto vivo. Nessuna scusa dopo un’autentica umiliazione; nessuna parola che giustificasse un simile pasticcio, neanche in conferenza (disertata).

D’altronde, commentare una debacle simile sarebbe stato pressoché inopportuno. Non vi sarebbero state parole. Contro la Juve, Auteri ha confermato in blocco la formazione di Giugliano, “panchinndo” Manconi e Lanini e spedendo in tribuna Tosca, seduto accanto allo squalificato Veltri.

Il copione del ‘Vigorito’ ha rispettato il leitmotiv del girone di ritorno: gol degli ospiti alla prima discesa. E infatti al 14’ un pessimo meccanismo difensivo giallorosso ha permesso a Pietrelli di ricevere in area, smarcarsi tra Talia e Simonetti, e sfondare Manfredini con una conclusione potente ma non certo irresistibile. Quattro giri di lancette sono stati sufficienti a Berra per confermare una stagione da incubo dal termine del girone d’andata in poi: fallo da ultimi uomo su Gyan e rosso diretto; Strega abbandonata in dieci uomini dal proprio capitano. Al 31’ i padroni di casa hanno completato la disfatta: Guerra ha imbucato Cudrig, che ha agevolmente sopraffatto il leggerissimo Capellini per poi concludere a rete, battendo Manfredini. Ospiti avanti 0-2. L’unico tiro in porta dei giallorossi, a volerlo chiamare così, ha portato la firma di Pinato: la palla gli è carambolata sul mancino, sollecitando l’attento Daffara in respinta. Nel recupero del primo tempo, tris bianconero: corner di Faticanti e gol sottoporta di Guerra, completamente - e colpevolmente - lasciato solo. Moto d’orgoglio, tardivo e alquanto inutile, appena qualche istante dopo: cross rasoterra di Lamesta per Perlingieri, girata mancina e palla nell’angolo. Esultanza inspiegabile, quasi fosse una rivincita personale, dopo un primo tempo gravemente insufficiente: immediati i fischi assordanti del ‘Vigorito’, già in protesta.Nella ripresa ci si attendeva una reazione della Strega, quantomeno emotiva, ma non v’è stata. La prima palla-gol, quella del poker, l’hanno avuta gli uomini di Brambilla dopo cinque minuti: assistenza di Comenencia per Guerra, respinta di piede da un prodigioso Manfredini. Appuntamento solo rimandato di qualche minuto: su corner di Faticanti, Guerra ha bruciato Simonetti in marcatura e bucato la rete giallorossa, siglando il poker della Juve. Strega ancora umiliata su calcio piazzato: un tormentone durato un’intera stagione. Il pokerissimo si è prenotato per il minuto 74: Turco ha sfondato a destra, servendo Cudrig in mezzo, tutto solo; tap-in agevole e doppietta personale. Benevento 1, Juventus NG 5.

La prima gara dei playoff, per la verità mai in equilibrio, ha sancito la conseguente fine della stagione dei giallorossi. Una sconfitta umiliante e bollente, dal punteggio rotondo, che però sa quasi di liberazione, dopo un girone di ritorno che ha confezionato una autentica catastrofe sportiva.

Il tempo dei confronti è finito. O meglio: non v’è mai stato. Sarebbe stato opportuno dopo l’ultima figuraccia contro la Juventus NG, ma tutto ha taciuto. Come sempre. Stavolta, però, un domani non c’è: al ‘Vigorito’ è già calato il sipario. E chissà i tifosi, quest’anno completamente scoraggiati e abbandonati da una società spesse volte colpevolmente assente, nella prossima stagione saranno disposti a rimboccarsi le maniche, a imbracciare i vessilli giallorossi e tornare sugli spalti a sostenere la maglia.

A meno di repentine rivoluzioni, la crepa stavolta pare insanabile.

TABELLINO

Benevento (4-2-3-1): Manfredini; Simonetti, Berra, Capellini, Sena (17′ st Oukhadda); Talia, Prisco; Lamesta (1′ st Lanini), Pinato (30′ st Acampora), Starita (22′ pt Viscardi); Perlingieri (17′ st Manconi). All.: Gaetano Auteri.

Juventus Next Gen (3-4-2-1): Daffara; Turco (37′ st Poli), Scaglia F., Turicchia; Comenencia, Macca, Faticanti (37′ st Owusu), Pietrelli (16′ st Villa); Guerra (29′ st Amaradio), Cudrig; Afena-Gyan (29′ st Mancini). All.: Massimo Brambilla.

Arbitro: Edoardo Gianquinto della sezione di Parma .

Assistenti: Giuseppe Lipari della sezione di Brescia e Edoardo Maria Brunetti della sezione di Milano.

Quarto Ufficiale: Fabrizio Ramondino della sezione di Palermo.

Var: Giacomo Camplone della sezione di Palermo.
Avar: Leonardo Mastrodomenico della sezione di Matera.

Marcatori: 14′ pt Pietrelli (J), 30′ pt, 28′ st Cudrig (J), 46′ pt, 12′ st Guerra (J), 48′ pt Perlingieri (B)

Note: Ammoniti: Pietrelli (J), Prisco (B), Viscardi (B), Sena (B) Espulsi: 18′ pt Berra per fallo da ultimo uomo. Angoli: 4-3. Recupero: 3′ pt, 1′ st.

FRANCESCO MARIA SGUERA