''...ce ne andiamo di fretta, c'è la A che ci aspetta!'' Sport

Cremonese, Empoli, Juve Stabia e Crotone. Poi Venezia, Trapani, Livorno e Frosinone (con tanto di rima non voluta). Per concludere, infine, Chievo Verona ed Ascoli.

Queste le ultime dieci sfide che il Benevento avrebbe dovuto affrontare da qui alla fine del campionato ma, come si sa, il sopraggiungere del Coronavirus ha letteralmente scombussolato la vita di ognuno di noi, con pesanti ricadute in tutti i settori della vita personale e professionale.

Il mondo del calcio, di conseguenza, non ha avuto sconti.

Con 22 punti di vantaggio sulla terza in classifica - la prima a non accedere alla promozione diretta dalla serie B alla serie A - sarebbero bastati solamente altri tre successi agli stregoni per stappare con enorme e meritatissimo anticipo lo spumante messo al fresco per la festa d’approdo in massima serie dopo soli due anni dall’ultima apparizione.

Il campionato di cadetteria, tuttavia, come ogni altra manifestazione sportiva nazionale (e non solo) ha subito il brusco stop a causa del contagio pandemico da Covid-19.

È per questo, dunque, che non è possibile fare - al momento - attendibili previsioni sulla data della ripresa delle ostilità e sul rispetto del calendario che, a questo punto, sarà verosimilmente riorganizzato in funzione delle nuove contingenze legate ai recuperi post emergenza sanitaria.

Tuttavia, volendo azzardare una previsione quanto più possibilmente realistica circa la ripresa della competizione in serie cadetta, le due più probabili ipotesi sono quelle legate ad un posticipo delle due gare ad oggi ufficialmente rinviate (la trasferta di Cremona e quella in terra toscana ad Empoli) alla fine della stagione, così da non mutare il calendario già prestabilito per le 8 restanti giornate; oppure, come in un certo qual senso avvenuto con l’ultima giornata ad oggi disputata in serie A, si potrebbe addirittura immaginare una cristallizzazione dei turni previsti da calendario al momento dell’interruzione, riprendendo proprio dalla sfida in quel di Cremona, per poi concludere il campionato con la trasferta di Ascoli.

Certo è che, se così fosse, presumendo la sola praticabilità delle due ipotesi appena descritte (e senza mettere altra carne a fuoco), la Strega avrebbe, in entrambi i casi, la chance di potersi giocare, vincendo le prime due sfide al riavvio delle ostilità, la gara della matematica promozione fra le tanto amate mura amiche dello stadio “Ciro Vigorito”: conto il Venezia (nel caso in cui si dovesse optare per l’ipotesi numero 1) oppure contro la Juve Stabia (in caso in di ipotesi numero 2).

Si può certamente affermare che qualsiasi scenario, in un momento complicato come quello che stiamo vivendo, sarebbe ben accetto da tutto l’ambiente sannita: dalla tifoseria, in primis, ma senza ombra di dubbio anche da squadra e società.

La voglia di ricominciare a vivere la quotidianità è tanta…e la voglia di certificare sul campo quanto di magnifico è stato fin qui costruito dalla corazzata giallorossa è ancor più grande.

Per vincere quest’ultima sfida manca davvero poco; per trionfare sul virus, invece, ancora non è dato saperlo. Una cosa, però, è chiara: la forza e la determinazione del popolo sannita, dimostratesi così tanto efficaci nel sostegno ai propri beniamini, stanno già dando enormi risultati in termini di civiltà anche nella lotta al contagio.

Ci chiedono di aspettare? Noi siamo pronti! Perché Benevento e la sua gente sono già da serie A.

ANDREA ORLANDO