Ora devi volare, Strega! Sport

Nuovo corso Cannavaro, otto gare in due mesi, condizione psicofisica dell’organico da recuperare e nuovi automatismi per uno schieramento vincente: questi sono i quattro temi fondamentali da cui dovrà necessariamente ripartire il Benevento post-sosta per le nazionali.

Su tutti, ovviamente, non può che spiccare il cambio di guida tecnica in panchina: l’addio a mister Caserta, materializzatosi - certamente - anche sin troppo in ritardo rispetto alle tante occasioni (tra la fine dello scorso campionato e l’inizio di questa stagione) in cui poteva esserci il cambio di passo, costituisce chiaramente il tema principale che anima l’ambiente giallorosso. L’aver affidato la conduzione del team a Fabio Cannavaro, capitano della nazionale campione del mondo 2006, nonché ultimo pallone d’oro italiano, coadiuvato nel suo staff anche dal fratello Paolo, rappresenta, al momento, sicuramente un fattore di entusiasmo mediatico prima ancora che squisitamente tecnico.

Tuttavia, come da più parti evidenziato, la squadra sannita necessitava sempre più urgentemente di una rivoluzione in panchina…e l’aver individuato un profilo come Cannavaro costituisce un elemento di spinta emotiva e di autorevolezza che può far bene a tutto l’ambiente più di ogni altra considerazione di carattere tattico.

Poi c’è il calendario che, nei prossimi due mesi di ottobre e novembre, vedrà la Strega impegnata in otto gare già definite in giorni ed orario: i primi quattro incontri alterneranno una partita in casa con una in trasferta (Ascoli e Ternana al “Vigorito”, Sudtirol e Como lontano dalle mura amiche); i successivi quattro match, invece, vedranno i sanniti di scena prima per due sfide casalinghe consecutive (contro Pisa e Bari), poi in due trasferte di seguito, in casa di Spal e Reggina, quest’ultima trascinata in panchina dall’ex Pippo Inzaghi. Un percorso non semplice in cui, tuttavia, occorrerà dimostrare il reale valore della compagine allestita dal DS Foggia e da tutta la dirigenza giallorossa.

Infine, c’è da attenzionare il focus che riguarda condizione atletica dell’intera rosa e meccanismi di gioco scelti dal nuovo tecnico: i due punti in questione, infatti, vanno di pari passo poiché, come spiegato dallo stesso Cannavaro in occasione della sua presentazione alla città, il modulo a lui più congeniale (il 4-3-3) necessita di una spinta sulle fasce che, al momento, le ali del Benevento non sono in grado di garantire.

Per questo si dovrebbe, almeno inizialmente, andare avanti in continuità con il 3-5-2 adottato da Caserta nelle ultime uscite. Una cosa, però, appare certa: il lavoro che dovrà fare il blasonato staff del tecnico napoletano, più che incentrarsi sugli schemi, dovrà concentrarsi sulla testa e sull’amalgama fra i giocatori.

Ciò che è mancato agli Stregoni in quest’anno e mezzo, difatti, è stata soprattutto un’idea corale di gioco; una manovra che latitava e che, se ha prodotto qualche risultato, l’ha fatto solo per merito di giocate individuali.

La tifoseria è pronta ad un nuovo, immenso affetto, per il mister, per la sua squadra e per la società: è giunto, però, il momento di ricambiare questo sentimento!

ANDREA ORLANDO