Passione giallorossa - Il libro sul Benevento Calcio nel ricordo di Nicola Russo Sport
Immaginate una scenografia - dal tocco squisitamente femminile - tutta all’insegna dei colori del Benevento Calcio: quel giallo saturo e luminoso e quel rosso acceso e vibrante, che in un tiepido pomeriggio di primavera rivoluzionano l’austera aula del Consiglio provinciale di Benevento, con annesso stanzone attiguo.
Bandiere, bandierine, sciarpe, mini soccer ball, fiori, fiocchetti - persino bicchieri di carta e tovaglie - e poi tanti, ma tanti giornali della gloriosa testata giornalistica “Sannio Sport” hanno accolto e avvolto i tantissimi beneventani, e non solo, che hanno voluto partecipare alla presentazione del libro sportivo “Il Benevento e la sua storia 2010-2020” (Edizioni Sannio Sport), settimo volume dell’omonima collana ideata e realizzata dall’indimenticato giornalista Nicola Russo (scomparso nel 2018), innamorato della “Strega”, del giornalismo e della gente, che per lui venivano al primo posto, sempre e comunque.
Il libro è un omaggio postumo della moglie, Immacolata Fiscarelli, la quale avvalendosi della stretta collaborazione del grafico Pino Fusco, ha completato la monumentale opera di Nicola.
Il libro è un concentrato di fatti, aneddoti, testimonianze e protagonisti degli anni più esaltanti della storia giallorossa, quelli che vanno, appunto, dal 2010 al 2020; il tutto, poi, corredato da numerosi tabellini e da una poderosa documentazione fotografica. Con un pensiero speciale alla prima promozione in Serie A, che Russo aveva previsto e vissuto con grande emozione nonostante il precario stato di salute.
“Ci ho messo soprattutto il cuore - ha dichiarato una raggiante Imma Fiscarelli -, è questa la chiusura di un cerchio. Quando mio marito morì, presi l’impegno di continuare. Allora ero lontana dal mondo sportivo, per cui ho dovuto imparare in fretta, prendendo anche il tesserino di giornalista pubblicista”.
Tutti i relatori intervenuti alla presentazione hanno conosciuto e apprezzato le doti umane, morali e professionali di Nicola Russo ed ognuno di loro lo ha ricordato con stima ed affetto.
Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha sottolineato di aver dedicato sia a Nicola Russo che al giornalista Antonio Buratto la Sala Stampa dello Stadio.
Antonella Tartaglia Polcini, assessore comunale alla Cultura, nonché nipote di Immacolata Fiscarelli, ha affermato: “E’ giusto che Nicola Russo venga ricordato come colui che, con il sorriso, si è preso cura della propria città e della propria comunità, in tanti particolari. Peraltro la fede calcistica è forse tra le attività che più rappresentano un popolo”.
Per Alfredo Pietronigro, direttore di “Gazzetta di Benevento”, Russo è da considerarsi un editore puro, il quale, per portare avanti per decenni la sua creatura giornalistica “Sannio Sport”, non si è mai risparmiato, rimettendoci anche di tasca propria.
Il giornalista e conduttore televisivo Giuseppe Iannicelli ha rimembrato con nostalgia le telefonate di Nicola, soprattutto quelle del lunedì: “Giorno complicato per chi si occupa di sport, ma che ora invece mi mancano tanto”.
Anche i giornalisti Bruno Marra e Mario Pedicini hanno spinto sull’acceleratore dei ricordi, mentre chi scrive ha avuto il gradito compito di leggere una bellissima lettera di saluto ed augurio indirizzata ad Immacolata Fiscarelli, da Salvatore Campitiello, presidente dell’Assostampa Valle del Sarno e tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.
Un eclettico Mario Collarile, delegato provinciale del Coni, ha condotto tutto l’evento con la verve che lo contraddistingue, chiudendo la serata con una frase che avrebbe fatto piacere a Nicola ascoltare: “Nicò abbiamo parlato, tranquillo è tutto a posto”.
Ad impreziosire ulteriormente la soirée due bei momenti: Pasquale Venditti, presidente dell’Associazione “Figurine che Passione”, ha offerto - in primis ad Immacolata e poi a tutti i presenti - uno special sticker da collezione (il numero 3) dedicato a Nicola Russo, invece, Daria Bollo, figlia di Carmine, fotoreporter di lungo corso, ha donato ad Imma un ritratto a carboncino di suo marito Nicola.
ANNAMARIA GANGALE