Tra mercato e avvio di stagione... un primo bilancio sullo Stregone Sport

L’ultima settimana in casa Benevento è stata vissuta in un clima di festa misto a riposo, senza tralasciare, tuttavia, la preparazione in vista del derby di Salerno del prossimo weekend (in posticipo, lunedì sera).

Festa da un lato, per l’appunto, per i 90 anni compiuti dalla Strega, celebrati con un gran bell'evento in piazza aperto a tutti i tifosi giallorossi dove s’è respirata una magica atmosfera creata dai dolci ricordi del passato e dalle aspettative per un futuro ancor più roseo e glorioso.

Riposo dall’altro lato, in virtù della sosta forzata per tutti i club (anche di B), imposta dagli impegni delle Nazionali.

Momento ideale, dunque, per tirare le prime somme di una stagione che, pur essendo appena iniziata, ha già messo in mostra molte luci della truppa guidata da mister Inzaghi ma, tuttavia, anche qualche ombra.

I primi due impegni in campionato, difatti, sono stati una sorta di due facce di una stessa medaglia: la trasferta all’esordio, in quel di Pisa, aveva presentato al campionato cadetto un Benevento un po’ troppo contratto che non ha brillato né in fase offensiva (tranne qualche spunto isolato del solito bomber Coda) né, tanto meno, in fase difensiva. Enormemente disastrosa, soprattutto, poteva rivelarsi la sbavatura di Del Pinto che (errore non da lui), aveva atterrato in piena area di rigore ed in pieno recupero l’avanti nerazzurro Marconi.

Fortunatamente per i colori giallorossi, un super Montipò ha ipnotizzato lo stesso Marconi, intercettando la sua conclusione dagli undici metri e permettendo così al Benevento di portare a casa il suo primo punto della stagione.

Tutt’altra storia, invece, lo spettacolo messo in scena alla prima gara casalinga dallo Stregone: il match fra le mura amiche contro il Cittadella ha, infatti, permesso ad un Benevento completamente trasformato rispetto alla gara d’esordio di conquistare agevolmente i 3 punti, surclassando la formazione veneta (4-1 il risultato finale) e vendicando, così, almeno parzialmente la sciagurata semifinale playoff dello scorso maggio.

Il reparto difensivo, ad esclusione dell’unica pecca in occasione del momentaneo 3-1 di Diaw, ha dimostrato piena affidabilità e concentrazione; la linea mediana s’è comportata egregiamente supportando ad alti livelli entrambe le fasi di gioco; l’attacco giallorosso ha dato tutte le risposte che ci si poteva aspettare mandando in gol due uomini e mezzo su tre (Coda, Insigne e “quasi” Sau, comunque autore dell’azione che ha propiziato l’autorete valevole per il momentaneo 1-0).

Con un calendario che inizia a farsi complicato, con ben quattro incontri che la Strega dovrà disputare in soli 14 giorni, avremmo tutti auspicato un avvio a punteggio pieno da parte dei giallorossi. L’aver comunque racimolato 4 punti sui 6 disponibili nelle prime due gare, considerando anche le classiche insidie dell’avvio di campionato, costituisce comunque una partenza soddisfacente che, tra l’altro, in termini di risultati ottenuti, eguaglia quanto già fatto alla partenza della scorsa annata (anche lì i punti ottenuti dopo due giornate furono quattro, grazie al rocambolesco 3-3 interno con il Lecce ed al successivo exploit di Venezia).

A far accrescere, inoltre, la fiducia c’ha pensato un mercato chiuso con un colpo dell’ultimo giorno davvero di gran spessore per il team sannita. Ai già stimolanti acquisti di piena estate Kragl, Sau e Schiattarella, difatti, va a sommarsi l’arrivo di un ulteriore centrocampista che nemmeno necessiterebbe di presentazioni: Përparim Hetemaj. Il finlandese ex-Chievo, dopo ben 9 stagioni vissute da pedina inamovibile in serie A, ha deciso di sposare il progetto della compagine sannita per una cadetteria da condurre al vertice.

Il 32enne va così, dunque, a completare un quartetto di innesti che innalza notevolmente il tasso tecnico e d’esperienza della rosa giallorossa.

Con questa prima sosta finalmente alle spalle la parola, ora, può tornare al campo…e speriamo sia dolce e rincuorante così come lo è stata questa prima analisi sul cammino (ancora tutto in salita) della nostra vecchia, cara ma sempre amata Strega.

ANDREA ORLANDO