E' un sannita il nuovo capo della Squadra mobile di Napoli Cronaca

Il nuovo capo della Squadra Mobile di Napoli è il beneventano, Fausto Lamparelli, ha 51 anni sposato con un figlio proviene dalla Questura di Genova.

Durante l’incontro con i giornalisti ha dichiarato: “sono orgoglioso di essere, qui a Napoli, a dirigere la squadra mobile, che è un po’ come frequentare il corso di laurea per eccellenza della polizia giudiziaria italiana. Qui, sono sicuro, di poter contare su grandi e qualificatissime eccellenze investigative, dai funzionari, agli ispettori, agli agenti: so bene che sarà un lavoro complesso ma dico sin d’ora due cose: saremo un presidio al contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata e soprattutto faremo di tutto per infondere sicurezza nei napoletani. Insomma, tolleranza zero”.

Il dr. Lamparelli, come nuovo capo della Squadra Mobile di Napoli, ha già avuto modo di verificare, in questi pochi giorni, la triste e difficile realtà del territorio napoletano concludendo con successo eventi di microcriminalità avvenuti nel pieno centro cittadino di cui se ne sono occupati giornali e Tv di stato.

Felicemente sposato e padre di un bambino il dr. Lamparelli è un beneventano doc ed è proprio nel capoluogo sannita che vivono i suoi familiari, oltre alla mamma e alle sorelle. Tuttavia a dire il vero, proprio per i suoi trasferimenti e difficili incarichi ai quali è stato chiamato, si è fatto vedere poco in città; però... Napoli non è lontana e, quindi, l’auspicio di tutti i suoi amici compreso chi scrive, è di poterlo rivedere presto per prendere insieme il solito caffè.

Auguri Fausto e... ad maiora semper

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Il dr. Fausto Lamparelli è laureato in Giurisprudenza e in Scienze delle Pubbliche amministrazioni. Entrato nella polizia nel 1990 alla giovane età di 27 anni, ha iniziato la sua brillante carriera a Bologna dove si è interessato di furti, rapine, truffe e omicidi; poi, nel 2000 è diventato responsabile della squadra mobile di Ascoli Piceno e nel 2008 di quella di Latina. Nel settembre del 2008 diventato capo della Squadra Mobile di Bari si è distinto in importanti operazioni e indagini su traffici di droga, criminalità organizzata e comune e contro alcuni gruppi di malviventi stranieri. Inoltre, ha continuato la sua carriera diventando capo della Squadra Mobile di Genova, (altra Questura difficile) dove venne trasferito due anni fa, laddove ha coordinato alcune importanti operazioni investigative di successo come la cattura degli attentatori dell’amm.re delegato di Ansaldo nucleare, Roberto Adinolfi; sua è stata la recente indagine che ha portato alla cattura di Bartolomeo Gagliano, il serial killer di prostitute e transessuali evaso dal carcere di Marassi e arrestato dopo quattro giorni di fuga in Francia, suo è stato l’arresto, avvenuto circa un mese fa del “killer delle forbici”, responsabile dell’uccisione di un’anziana a Borgoratti nel genovese.

NICOLA AMOROSO  

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