Festa della Provincia di Benevento 2005 Cronaca

E’cominciata stamani la seconda Edizione della Festa della Provincia di Benevento che si chiude domani domenica 12 giugno 2005. Presso la Villa dei Papi, nella Sala “Raffaele Delcogliano”, si è tenuto, moderato dal Presidente dell’Assostampa Sannita dott. Giovanni Fuccio, il Convegno sul tema: “Itinerari dell’Innovzione”. Ha aperto i lavori il presidente del Consiglio provinciale Donato Agostinelli, il quale ha ricordato che la Festa, istituita proprio dal Consiglio, vuole valorizzare il contesto territoriale con la sue vitalità e con le sue peculiarità; non vuole nascondere i problemi ma esaltarne gli elementi positivi per lo sviluppo socioeconomico. Fortemente orientata alla solidarietà ed alla innovazione, ha proseguito Agostinelli, la Festa è il momento opportuno per sottolineare che la collaborazione con le forze vive della società locale e l’Università, ha detto Agostinelli, sono i nostri punti di forza. L’assessore alla cultura dott. Giorgio Nista, nel suo intervento non possiamo prescindere dalla nostra storia: la non condivisione storica del nostro territorio era percettibile sino a pochi anni fa. La Festa nella sua conformazione può essere il tentativo, insieme ad altri, per andare a questa sintesi della frattura storica tra la città di Benevento e tutto il territorio della provincia. Occorre assumere un destino comune nella nostra Regione Campania – ha proseguito Nista: ma è necessaria una unitarietà di idee e di progetti per un percorso comune di sviluppo; non bisogna erigere barricate, ma produrre innovazioni in termini di prodotti e in termini di servizi, grazie anche al contributo nelle attività della provincia dell’Università del Sannio. Il pro-Rettore prof. Filippo Bencardino ha ricordato che la Festa per la Provincia vuole presentare pubblicamente, con un percorso di trasparenza, a livello provinciale quanto svolto durante l’anno e guardando al futuro grazie ad azioni coerenti di sviluppo per inserirsi nella grande competizione che interessa tutti i territori a livello globale. E tutto questo non può essere fatto senza la collaborazione attiva della Università del Sannio – ha rimarcato il docente: essa infatti ha saputo mettere in collegamento le conoscenze locali con quelle internazionali, saldando le competenze locali territoriali con quelle più generali. Le nostre conquiste per il territorio e per le risorse umane devono, però, essere spese qui: ha detto Bencardino, cioè in quello stesso Sannio che tanto sta spendendo per costruirle. Il presidente della Provincia Carmine Nardone ha affermato che la Festa vuole mettere il rilievo il tema di un nuovo meridionalismo, fondato non più sul vecchio notabilato, ma sulla capacità di consentire a tutti i cittadini di proporsi quali soggetti autonomi ed attivi capaci di programmare e promuovere lo sviluppo. Nel rapporto complesso tra Istituzioni ed innovazione, ha proseguito Nardone, si deve realizzare un processo in cui entra in campo una forte apertura culturale, senza avere paura del nuovo. Il Mezzogiorno ha un futuro - ha proseguito Nardone - se riesce a determinare una strategia nuova rispetto alle qualità del territorio: la sfida è quella passare dalle imitazioni delle aree forti alle nostre progettualità sulla originalità locale. La originalità e l’innovazione però, ha avvertito Nardone, non sono neutrali, ma devono essere orientate verso le opportunità per i più deboli, che non hanno avuto mai accesso alle conoscenze e alle informazioni. La Festa della provincia nasce perché i cittadini hanno bisogno di scoprire le Istituzioni, ed un po’ di più anche la stessa Provincia, cioè un ente che diviene tavolo della competitività e focus di orientamento. Il presidente infine non ha mancato di fare un pubblico accenno alla difficile congiuntura politica che segna la sua Amministrazione: “Non credete alla storia delle mie dimissioni – ha detto: ognuno di noi nelle Istituzioni ha un proprio ruolo; il nostro è quello di aver presentato un programma, approvato da 73 cittadini su 100: e loro hanno il diritto di vederlo realizzato. Io intendo portare avanti il programma, discutendolo con chiarezza con le forze politiche, ma anche con senso di responsabilità rispetto al 100% dei cittadini sanniti”. Si sono svolte quindi alcune premiazioni. Infatti, la Festa ha voluto essere l’occasione per dare un riconoscimento a quanti nelle professioni e nella ricerca scientifica hanno introdotto novità nei processi prodottivi e nello stesso mondo scientifico.

Coinvolti in questo riconoscimento con richieste di indicazioni, l’Università del Sannio, le Organizzazioni sindacali, gli enti, sono stati dunque premiati i ricercatori e dipendenti del MARS, la Stazione di monitoraggio ambientale mediante rilevamento da satellite che ha sede proprio in Villa dei papi. Ecco i nomi:

1. Paolo Antonelli, coordinatore delle aree Telerilevamento e sviluppo amministrazione Hardware e Software.

2. Adele Fusco, analisi delle deformazioni superficiali tramite Radar ad Apertura Sintetica - SAR - Area Telerilevamento

3. Bruno Massa, analisi delle deformazioni superficiali tramite Radar ad Apertura Sintetica - SAR - Area Telerilevamento

4. Giuseppe Meoli, processing (elaborazione) dei dati MODIS ed AIRS e fire detection - Area Telerilevamento

5. Carmine Maffei, fire detection - Area Telerilevamento

6. Cristina Carrabba, inserimento dei dati satellitari nel GIS (Geographical Information Sistems) - Area Telerilevamento

7. Giulia Panegrossi, Microonde e di Numerical Weather Prediction.(Area Telerilevamento)

8. Pacifico Ciarlo, mantenimento e sviluppo della dotazione hardware

9. Costanzo Mercurio, mantenimento e sviluppo della dotazione hardware.

10. Giovanni Piacquadio, divulgazione scientifica

11. Teresa Nardone, divulgazione scientifica

12. Federica Rossi, divulgazione scientifica

13. Cinzia Cavalluzzo, area amministrativa

14. Carmen Francese, area amministrativa

15. Mario Venditto, area amministrativa.

16. Sabbatino Buonanno, sistemisti reti Linux e Windows

17. Sergio Minicozzi, sistemisti reti Linux e Windows

18. Bruna Marrone, sistemisti reti Linux e Windows

19. Paola Ballatore, analisi geofisica dei dati satellitari (SAR - Area Telerilevamento).

20. Mariano Focareta, monitoraggio frane con apparecchiature in situ (area Geofisico-Ambientale)

21. Rosaria Caterina, alta risoluzione spaziale nel visibile (Area Telerilevamento)

22. Giorgio Gaggia, alta risoluzione spaziale nel visibile(Area Telerilevamento)

23. Paolo Poulet, coordinatore area Energia e sviluppo sostenibile

24. Sebastiano Mucerino, area energia e sviluppo sostenibile

25. Angelo L'Abbate, area energia e sviluppo sostenibile

26. Quirino Morante, area energia e sviluppo sostenibile

27. Claudio Di Paola, area energia e sviluppo sostenibile

Quindi sono stati premiati gli “Attori dell’Innovazione”, cioè coloro che si sono distinti nella ricerca, nelle arti e nelle professioni. Questi i nomi:

1. Guido Barbieri, Maestro ceramista in San Lorenzello

2. Ludovico Giuseppe, Maestro meccanico, in Cerreto sannita

3. Vincenzo Gravina, Cultore di cose sannite

4. Pasquale Giantomaso, sindacalista in San Bartolomeo in Galdo

5. Dott.ssa Elena Silvestri, Ricercatrice del Dipartimento Scienze Biologiche ed Ambientali dell’Università del Sannio

6. Ing. Massimiliano Di Penta, Ricercatore Facoltà di Ingegneria Università del Sannio e del Centro di Eccellenza del software RCOST

7. Antonietta Iannelli, Responsabile di Azienda agrituristica

8. Nicola Ciarlo, Produttore della filiera agro-alimentare.

Infine, un riconoscimento è andato anche ai decani del giornalismo sannita: Giuseppe De Lucia, anche quale fondatore del settimanale “Messaggio d’oggi”, e Guerino Pietraroia, nonché al presidente dell’Assostampa sannita Giovanni Fuccio.