Il Sannio in ginocchio ora vuole ripartire Cronaca

La Regione Campania ha riconosciuto lo stato di calamità naturale per le zone colpite dall'alluvione e richiesto al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.

La notizia giunge a pochissimi giorni dal tremendo disastro.

Ma intanto continua a piovere - tanto - e così dopo il giallo sul mancato allarme e le polemiche che avevano investito fin da subito il primo cittadino, che furibondo aveva sbottato: “Dalla Protezione Civile solo un allarme arancione”, ecco arrivare un nuovo avviso di criticità, sempre “arancione”.

Stavolta, però, si è pensato bene di avvisare telefonicamente i beneventani, la fascia tricolore ha ordinato la chiusura di tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado fino a sabato 24 ottobre (salvo eventuali modifiche in virtù delle variazioni meteorologiche), ed è stato chiesto ai residenti delle aree già colpite - in particolare modo ai residenti di Ponte Valentino, Pantano, Ponticelli, Santa Clementina e via Cosimo Nuzzolo - di mettersi in sicurezza utilizzando qualsiasi misura precauzionale a loro disposizione, allontanandosi dall’abitazione o salendo ai piani alti quando possibile.

Infine, agli altri cittadini è stato sconsigliato di recarsi nell’area bassa del capoluogo sannita.

La Procura frattanto ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti: il reato ipotizzato è quello di inondazione colposa. È stato già nominato un perito che effettuerà sopralluoghi anche nell'area della diga di Campolattaro, perché si sospetta che l'impianto non sia stato fatto funzionare in maniera regolare.

Ai 500mila euro per interventi urgenti e indifferibili annunciati dal governatore Vincenzo De Luca, in un summit presso la Prefettura di Benevento nel post alluvione, è notizia di queste ore che la cifra verrà portata al milione di euro.

Non solo la città di Benevento, ma tutto il Sannio ha pagato un prezzo altissimo ed in provincia, l'emergenza numero uno si chiama strade.

Degli oltre 1.300 km di rete stradale provinciale circa 700 km di arterie sono state maggiormente colpite dalle eccezionali precipitazioni ed in 5 diversi punti la strada provinciale è letteralmente sparita, risucchiata via dalla furia degli elementi naturali. Tale drammatica situazione si è verificata nell’area del Fortore, del Tammaro, delle Valli Vitulanese e Telesina e nel comprensorio dell'Ufita.

Per queste gravissime emergenze, che aggiungono pesanti disagi alla popolazione di numerosi centri, peraltro già duramente provata da quanto accaduto, il presidente della Provincia Claudio Ricci e il suo staff di dirigenti, tecnici e funzionari del Settore Infrastrutture stanno valutando l'entità del danno patito dal patrimonio stradale e contestualmente anche il costo del ripristino delle arterie.

Per quanto concerne, poi, il patrimonio edilizio della Provincia adibito alle Scuole della Secondaria Superiore, a seguito dei riscontri effettuati, risultano interessati dai fenomeni calamitosi l'Istituto “Rampone” e la succursale del “Guacci”, che peraltro insistono in via Scafa del capoluogo sannita, uno dei punti maggiormente colpiti dalla piena del fiume Calore. Sono stati comunque già ordinati i lavori di ripristino che si prevedono possano concludersi nei prossimi giorni sia per la succursale che per il “Rampone”.

Tra i tanti messaggi, poi, di solidarietà e vicinanza al popolo sannita per quanto sta soffrendo in queste ore, anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si è fatto sentire postando sulla sua pagina ufficiale di Facebook il seguente scritto: Siamo vicini col cuore e con i fatti, alle popolazioni del Sannio duramente colpite dall'alluvione dei giorni scorsi, con famiglie senza casa, industrie distrutte, piccole aziende sul lastrico.
Noi siamo lì e continueremo ad esserci anche nei prossimi giorni con i fatti.
Rivolgo anche un appello ai militanti e ai simpatizzanti di Forza Italia, dal Trentino alla Sicilia, a dimostrare concretamente la loro vicinanza a chi non ha più una casa né un lavoro”.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it

Altre immagini