Incendiava le automobili. Nei guai 52enne di San Giorgio del Sannio Cronaca

Questa mattina, all’esito di un’indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Benevento hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Benevento, nei confronti di un 52enne di San Giorgio del Sannio per i reati di tentata estorsione e di incendio di più autoveicoli.

Le attività d’indagine, avviate nel mese di settembre 2017, sono scaturite  da alcuni gravi attentati incendiari di autovetture, fenomeno purtroppo diffuso nel capoluogo di provincia e nell’intero territorio sannita; l’attento e continuo monitoraggio del territorio in uno con le certosine investigazioni dei carabinieri, hanno consentito l’individuazione di una matrice unitaria degli attentati effettuati, consentendo di attribuire diversi incendi ad un unico soggetto e di ricostruirne il movente costituito da futili motivi ritorsivi e dissidi dell’indagato con le vittime.

In particolare, le attività d’indagine anche di natura tecnica, hanno consentito di far piena luce su tre incendi di auto: due verificatisi nel capoluogo cittadino il 29.11.2017 ed un terzo sempre verificatosi a Benevento il 28.12.2017. Le indagini hanno evidenziato che in un caso l’incendio era diretto a costringere la vittima a consegnare al soggetto arrestato la somma di 2.500,00 euro, indebitamente reclamata da anni; in un altro caso a scatenare l’incendio era stata una violenta discussione avuta dall’indagato con l’autista dell’auto poi bruciata.

I gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato sono stati raccolti sulla base delle attività tecniche effettuate dagli investigatori nonché dello studio analitico degli itinerari e delle soste presso le aree di servizio per procurarsi la benzina e appiccare, in piena notte, il fuoco alle autovetture. Il giudice con il provvedimento cautelare ha riconosciuto la gravità e l’allarme sociale scaturente dai fatti commessi ed in particolare, la circostanza che l’indagato, a seguito delle sue azioni delittuose, reiterate approfittando delle ore notturne, ha creato non solo pericolo per l’incolumità pubblica e privata, ma ha soprattutto seminato ansia, angoscia e paura, creando un clima di insicurezza collettiva e di instabilità delle relazioni sociali e interpersonali.