Occorre unire le forze Cronaca
“Uniamo le forze”. È questo l’invito lanciato dal questore di Benevento Giuseppe Bellassai alla classe dirigente di Benevento e del Sannio, per fronteggiare insieme i vecchi e nuovi fenomeni criminosi. La manifestazione promossa dalla Questura di Benevento è stata il coronamento di un percorso di sensibilizzazione svolto da donne e uomini della Polizia di Stato negli ultimi mesi tra la gente, nelle scuole e nelle piazze, su temi di grande attualità come ad esempio la violenza nei confronti delle donne. Una due giorni, 13 e 14 dicembre, ricca di eventi che hanno ulteriormente animato il centro storico cittadino. “Quello che abbiamo voluto lanciare è un messaggio di coesione: un invito ad unire le forze. Ogni singolo attore sociale, a vario titolo, può incidere positivamente sulla risoluzione dei problemi, che in questo caso è il problema della violenza sulle donne ma che, in maniera più ampia, è il problema del rispetto dell'altro e quindi del rispetto della legge”.
A distanza di poco più di un anno dal suo arrivo a Benevento, cosa più di altro l’ha sorpresa in positivo di questa terra?
“Quello che più mi ha sorpreso in positivo è sicuramente il trovare una realtà che ha davvero poco degli stereotipi delle realtà campane; una realtà sociale sana, fatta di persone con dei valori e, quindi, anche difficile da penetrare da parte di certe organizzazioni criminali, che infatti stanno ai margini di questo territorio”.
Fenomeni criminosi si registrano pure qui nel Sannio.
“Bisogna stare sempre attenti. Ci sono fenomeni criminosi che possono riuscire a ramificarsi anche in una terra come questa, che è comunque una terra - anche per la sua economia - “appetibile” per chi mira ad ottenere risultati in termini di interessi economici e finanziari illeciti. Certamente la mentalità di questo popolo, la sua cultura e la sua storia, si ergono come barriera ad una penetrazione da parte di certi fenomeni criminali, ma bisogna - ripeto - stare sempre particolarmente attenti”.
Mentre in negativo cosa più l’ha colpita?
“Che il Sannio sia una terra troppo poco valorizzata rispetto alle sue bellezze, alla sua storia, alla sua cultura… alle sue ‘potenzialità’. Ma questo è un fatto che riguarda larghe parti del Meridione d'Italia, si lega secondo me anche ad una certa posizione geografica di questa provincia, si lega ad una penuria di infrastrutture che valorizzino quel tanto di buono che la terra sannita possiede”.
Uno dei limiti di questo territorio è stato il far prevalere i personalismi piuttosto che il lavoro di squadra. Le sfide del futuro si vincono con la partecipazione e la collaborazione, quindi la governance dei problemi: ci riusciremo?
“Il far prevalere gli individualismi, penso non sia un fatto solo di questa provincia ma sia un fatto che riesce, probabilmente, ad accomunare molte realtà della nostra penisola: io vengo dalla Sicilia e le posso dire che non è molto differente. Credo però, che il mondo che si muove intorno a noi e le necessità che promanano da uno stile di vita completamente differente rispetto al passato, alla fine riusciranno ad avere il sopravvento e faranno comprendere che bisogna superare questo modo di pensare, bisogna superare questa mentalità. Una mentalità che probabilmente poteva essere finanche produttiva qualche tempo fa, ma certamente ora non lo è più”.
Un pensiero sul nuovo anno per i lettori di Realtà Sannita.
“Mi auguro che sia, per tutti i vostri lettori ma in generale per tutti i beneventani e sanniti, un anno ricco di belle sorprese. Non voglio dire cose assolutamente banali, ma credo che questa terra e questa provincia abbia molto da dare e molto da dimostrare. Ed io mi auguro che il 2018 sia un anno nel quale si cominci veramente a mostrare 'il tanto di buono' che c'è in questo territorio e nei suoi abitanti e che magari, per i motivi più vari, fino ad adesso non è riuscito ad emergere”.
GIUSEPPE CHIUSOLO