Avremo vini profumati, armonici, capaci di resistere al tempo Economia

Che annata si prospetta per i vini del Sannio? È la domanda che molti operatori del settore si stanno ponendo in questi giorni, per programmare lavoro e investimenti. Diciamo subito che le avversità atmosferiche non hanno inciso sulla produzione, in termini quantitativi e in termini di resa: resta confermata, pertanto, l’eccellente qualità del vino sannita sia per i vitigni precoci che per quelli tardivi. Avremo, dunque, vini con una bella struttura e complessità, particolarmente profumati, armonici, capaci di resistere al tempo. Vini di qualità, oggi richiesti anche dai mercati internazionali come confermano i dati positivi dell’export, nonostante la crisi economica causa pandemia. Della proiezione internazionale del “vitigno Sannio”, il principale artefice è il Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio, guidato dall’imprenditore vitivinicolo Libero Rillo, che abbiamo intervistato per conoscere lo stato dell’arte della vendemmia appena iniziata.

Veneto e Toscana sono state fortemente colpite dal maltempo... estremo, con gravi danni per la viticoltura. In Campania e in particolare nel Sannio com'è la situazione ad oggi?

Molto buona perché le piogge dei giorni scorsi hanno aiutato molto e i danni causati da grandine ed altro sono stati molto, ma molto limitati.

Poca acqua fino a metà agosto, poi in abbondanza in questi giorni: che vendemmia si prevede per l'annata in corso?

Un buona vendemmia. Nonostante il caldo eccessivo abbiamo avuto grandi escursioni termiche tra notte e giorno e, quindi, grandi profumi.

E le rese?

Anche le rese saranno in linea con gli anni precedenti.

I tanti eventi legati al vino stanno accrescendo la notorietà e la reputazione di molte aziende sannite impegnate nel settore. Agire locale, proiettati al globale...

Ci auguriamo solo una cosa: la tenuta dei prezzi. La viticoltura sannita, con una caduta della redditività già troppo bassa, non può permettersi un calo dei prezzi in aggiunta all’aumento dei costi energetici.

GIUSEPPE CHIUSOLO