Con 3 voti in più, Pino Bruno presidente della Camera Irpinia Sannio Economia

Non è andato a buon fine l’appello all’unità per eleggere il presidente della neonata Camera di Commercio Irpinia Sannio. A spuntarla con soli 3 voti di differenza, 18 contro 15, è stato l’imprenditore Giuseppe Bruno sul docente universitario Piero Mastroberardino. Determinanti, per il risultato finale, i voti di Confindustria Benevento, che ha accolto l’invito della consorella di Avellino per eleggere un rappresentante dell’industria alla guida dell’Ente, che ha dimostrato sul campo il suo valore in Italia e soprattutto all’estero.

Mi preme innanzitutto ringraziare Confindustria Benevento, visto il numero di preferenze a mio favore. La mia candidatura non era contro l’amico Piero e mi auguro che questa vicenda non incida sui nostri rapporti. Mettiamoci subito al lavoro, insieme, perché sarò un presidente inclusivo”.

I prossimi giorni saranno dedicati alla composizione della nuova Giunta camerale e alla nomina del vice presidente, che a questo punto sarà un sannita: “Sono legato non solo all’Irpinia, ma anche al Sannio. È mia intenzione - ha concluso il presidente Bruno - incontrare ed ascoltare tutti i consiglieri camerali espressione del mondo imprenditoriale, affinché ognuno possa dare il suo notevole contributo”.

Conosco personalmente il neo presidente Giuseppe Bruno - fondatore di aziende nel settore dei generatori elettrici ed automotive, con siti produttivi sparsi in Italia e nel mondo - per averlo intervistato sia in veste d’imprenditore che di presidente di Confindustria Avellino. In entrambe le conversazioni, ad incuriosirmi è stata la sensibilità e l’attenzione che da anni riserva al tema “innovazione”, intessendo relazioni e avviando strette collaborazioni con le Università del territorio. Il suo obiettivo, era di realizzare progetti di alta formazione e preparare quadri intermedi specializzati in un’area strategica per lo sviluppo delle imprese, come quella della meccatronica, fondamentale per governare e sfruttare appieno il potenziale delle soluzioni di Industria 4.0.

La nostra ambizione - affermò in un’intervista - è di orientare la ricerca, pubblica e privata, verso i reali bisogni tecnologici delle Pmi presenti nelle nostre diverse aree industriali, in modo da facilitare le soluzioni, rendere le imprese maggiormente competitive, trattenere i nostri migliori cervelli, valorizzarne le competenze e provare a salvaguardare ed anzi aumentare i posti di lavoro”.

Buon lavoro, presidente.

GIUSEPPE CHIUSOLO