Anche a Foglianise è esploso il tifo Enti

Per la finale dei play off di ritorno Benevento-Carpi, in Foglianise, già nella mattinata si attende la spasmodica attesa del fischio d’inizio al Ciro Vigorito. In giro per la Città di Foglianise non si rimane indifferenti alla vista di bandiere giallorosse sui balconi delle abitazioni, alcuni tifosi che hanno assistito a tutte le gare fremono e sperano di assistere alla partita della storia, per leggere nel calendario della A nella prossima stagione il nome degli stregoni.

Il Benevento, una squadra di provincia che dalla Lega Pro alla serie B, in modo inarrestabile è letteralmente ad un passo dalla massima divisione, contagia i tifosi foglianesari abituali e anche quelli lontani dagli stadi e dalle dirette di Ski.

Nel locale Petra Caffè, in Piazza Municipio, la sala si riempie di ragazzi, di tifosi accaniti, di famiglie e di parenti. Regna una particolare atmosfera carica di attese positive, la notte magica si tinge dei colori di giallo e di rosso, che si confondono con i bagliori della luna.

Prima della gara si discute e si incrociano le dita, i tifosi temono gli avversari emiliani per le fatali ripartenze. Seduti ai tavoli non si tralasciano le potenzialità del Carpi, tuttavia visti i valori in campo gli stregoni con la difesa granitica hanno dimostrato di fronteggiare gli assalti degli avversari, nella partita di andata davanti a Cragno, l’insuperabile Lucioni é il calciatore che infonde fiducia e squarcia davvero l’orizzonte della fondata speranza.

Il fischio iniziale di Pasqua di Tivoli e le immagini suggestive dello stadio Vigorito, provocano sensazioni indicibili. Il gol di Puscas al 32’ del primo tempo scatena il delirio collettivo e spiana la strada al trionfo, caratterizzato dalla fantasia, dall’equilibrio, dalla fisicità, dalla razionalità, dalla capacità di soffrire, dalla forza inesauribile di reagire nei momenti difficili. Una gioia irrefrenabile anima il locale, salti ed abbracci misurano le febbre alta del tifo calcistico, foriera di risultati e di nuove sfide da raccogliere. I sogni non sono impossibili, sebbene i pronostici designano altre squadre più blasonate per accedere in A.

Concludo con Gianni Rodari (1920-1980), pedagogista, scrittore, poeta e giornalista, che esalta il sogno con la rima baciata. Egli sottolinea: «Or che i sogni e le speranze/ si fan veri come i fiori,/ sulla Luna e sulla Terra/ fate largo ai sognatori./». Questi versi sono dedicati al presidente Vigorito Oreste, al compianto fratello Ciro, al tecnico Marco Baroni, ai tifosi che non hanno mai fatto mancare il sostegno e sospinto con il loro calore il Benevento nei campi del Meazza, del San Paolo, dell’Olimpico, del Dall’Ara, del Marassi e dell’Artemio Franchi, per proseguire la parabola ascendente dei giallorossi.

NICOLA MASTROCINQUE

nmastro5@gmail.com

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