A Pietrelcina si sta disegnando una città nuova Enti

Nei giorni scorsi, nella Sala G. Forgione del Centro sociale di Pietrelcina, si è tenuto il primo incontro con la popolazione relativo al Forum sul Puc (piano urbanistico comunale), ex Piano regolatore generale. Presenti: assessori, consiglieri, tecnici e impiegati comunali, tecnici e professionisti locali, cittadini. Al banco dei relatori: il sindaco Gennaro Fusco e l'arch. Maria Cerreta, componente del Gruppo Vas (valutazione ambientale strategica).

Vale la pena di ricordare che gli architetti Cerreta e De Toro sono entrambi ricercatori c/o la Facoltà di Architettura dell'Università Federico II di Napoli.

Il sindaco Fusco nell'introdurre i lavori così si è espresso:

A voi tutti chiedo di fornire delle proposte, dei suggerimenti ai tecnici, per dare loro la possibilità, con la vostra partecipazione, di elaborare un contesto, tipo un contenitore da riempire con delle cose. Il Puc è lo stesso strumento del vecchio Prg, rappresenta il governo del nostro territorio, determina le scelte che riguardano lo sviluppo, la conservazione e l'ambiente.

Attualmente disponiamo di un Prg che fu approvato nel 1994, quindi ha tredici anni, che non sono tantissimi. Però, in questi anni, a Pietrelcina si sono verificate alcune cose importanti: crescita, sviluppo e abbiamo la necessità di conservare i luoghi di Padre Pio.

Queste esigenze ci hanno indotti a redigere il Puc. Ora siamo pronti perché sono stati approvati: sia il Piano provinciale che quello regionale. Se lo avessimo redatto prima, ora sarebbe già obsoleto.

Il sindaco Fusco ha anche voluto spiegare come si svolge l'iter burocratico di approvazione ed ha ricordato che quando bisognava approvare il Prg, c'erano due passaggi in Consiglio comunale: adozione e approvazione delle osservazioni.

Con la nuova legge è la Giunta comunale che lo approva, però viene imposta la consultazione, i termini per le osservazioni, il periodo di valutazione, le variazioni e poi si va in Consiglio comunale per l'approvazione definitiva. Dopodiché avviene la trasmissione alla Provincia, e, se questa non si esprime, vale il silenzio assenso. Così il Puc può partire. Se la Provincia si esprime in termini positivi - ha continuato il sindaco Fusco - , brevi saranno i tempi per l'esecutività. Per il Puc, abbiamo costituito un Ufficio di Piano, con a capo l'ing. Crafa, che si avvale della collaborazione del Gruppo Vas, del prof. Cerami, del geol. Piacquadio e di altri professionisti e tecnici.

Queste persone faranno il Puc di Pietrelcina.

C'è poi da tener conto che il Puc dovrà tenere conto dell'aviopista, che verrà realizzata tra i confini di Benevento, Pesco Sannita e Pietrelcina; delle aree protette; dei sistemi di insediamenti produttivi; del Pit Pietrelcina; della Cit, che attualmente è in amministrazione controllata e che una grossa società è interessata ad acquisirla. Ha poi preso la parola l'arch. Maria Cerreta la quale dopo aver ringraziato il sindaco Fusco per la chiarezza e per l'entusiasmo, ha precisato: Noi faremo un percorso che parte oggi, poi ci saranno altre tappe che accompagneranno l'elaborazione del Puc, come: lo studio degli impatti ambientali; la valutazione partecipata con il coinvolgimento degli interessati come categorie e non come singole parti, quindi l'identificazione dei bisogni e la formulazione delle risposte; la raccolta delle proposte e la conseguente trasmissione ai tecnici professionisti. A noi interessa conoscere il territorio elaborare una nostra visione del futuro di Pietrelcina da qui a 10 anni.

ANTONIO FLORIO