Approvato il Preliminare dell'area pilota Tammaro-Titerno per strategia nazionale aree interne Enti

Il Dipartimento delle Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato il “Preliminare di Strategia d’Area Tammaro-Titerno”, comprensorio territoriale del Sannio.

Lo comunica il sindaco di Santa Croce del Sannio e presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, nella sua qualità di referente dell’Area pilota Tammaro - Titerno, avendone ricevuto a sua volta formale notizia dal coordinatore del Comitato Tecnico Aree Interne Sabina Lucatelli.

Sono 21 i Comuni del Sannio dell’Area Tammaro-Titerno, oltre ai Comuni di Pietrelcina, Pago Veiano e Pesco Sannita, che hanno aderito all’Associazione Sannio Smart Land, quale soggetto attuatore territorio della sperimentazione SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne) e sin dal 30 giugno 2014 è stata presentata la relativa candidatura, cui oggi viene dato il via libera da parte della Presidenza del Consiglio.

Con l’approvazione del Preliminare si compie per l’area pilota Tammaro - Titerno un decisivo passo in avanti per l’attuazione della Strategia Nazionale per lo sviluppo delle Aree interne. Il fine del programma è quello di adeguare quantità e qualità dei servizi nei campi dell’istruzione, salute, mobilità, informatizzazione e di promuovere progetti di sviluppo, puntando anche su filiere produttive locali, capaci di valorizzare il patrimonio naturale e culturale delle aree interne cui il Governo nazionale ha voluto da tempo dedicare particolare attenzione.

Nell’ambito della politica regionale di coesione per il ciclo 2014-2020, infatti, lo strumento dello sviluppo delle aree interne è ritenuto strategico non solo per le ricadute locali, ma per l’intero Paese, la cui crescita si ritiene ostacolata o rallentata dalla marginalizzazione socio-economica della dorsale appenninica.

Il Preliminare per l’Area pilota del Tammaro-Titerno, approvato dal Dipartimento delle Politiche di Coesione, si fonda, come si legge nel documento del Coordinamento Tecnico, su “una descrizione vocativa di immagini, storia e tradizioni” dell’area pilota del Tammaro - Titerno e costituisce, si legge ancora, “la sintesi dei fabbisogni e delle esigenze emerse nella fase di ricognizione condotta attraverso l’attività di animazione svolta sul territorio”.

Nel contesto dell’Area, definita “omogenea” nel Documento del Dipartimento, si è determinata, nonostante i suoi straordinari pregi ambientali e paesaggistici, una condizione di “desertificazione inerziale”, dovuta ad una serie di fattori, tra i quali si annoverano “una criticità di connessione interna all’Area, dovuta ad un dato orografico e ad una viabilità obsoleta”.

Le conseguenze sono: “la limitata fruibilità/valorizzazione economica delle risorse territoriali; le scarse opportunità di applicazione per i sapevi e l'artigianato locale di eccellenza, la rarefazione umana, l'insufficiente dotazione di infrastrutture e servizi, la difficoltosa mobilità interna e basso grado di manutenzione della viabilità interna”.

La sperimentazione SNAI offre l’occasione per incardinare una “Strategia di territorio” costituente un vero e proprio Piano, autoprodotto ed autogovernato dalle Comunità protagoniste. Il Preliminare dell’area pilota Tammaro - Titerno, evidenzia il Documento del Dipartimento, si fonda su una idea guida che “poggia, dunque, su due dimensioni: una identitaria, legata ai suoi sapevi ed al suo territorio che è il risultato di un lavoro di secoli che ha modellato e fatto di questo territorio una eccellenza nel campo vitivinicolo e della zootecnia che si riflette anche nella conformazione del paesaggio rurale; quella geografica, di naturale cerniera con l'area metropolitana di Napoli da una parte e con il Molise dall'altra”.

La proposta dell’area pilota Tammaro - Titerno, attingendo al patrimonio, alle consistenze sedimentate e agli elementi di sviluppo già rinvenibili sul territorio, individua le opportunità di innovazione sociale, culturale ed economica in grado di invertire il trend negativo in atto: la Strategia dunque si focalizza su quattro Ambiti di intervento specifici: 1) Istruzione; 2) Mobilità e Digital Divide; 3) Sanità; 4) Sviluppo locale.

Antonio Di Maria, nel prendere atto con viva soddisfazione della decisione del Comitato Tecnico Aree Interne, in una dichiarazione ha voluto ringraziare vivamente del lavoro svolto in cinque anni i soggetti istituzionali, l’Università delò Sannio, la Scuola, l’Asl, i Gal, gli Esperti, l’assistenza tecnica dell’Associazione Sannio Smart Land, gli imprenditori agricoli e zootecnici e gli operatori delle filiere locali, le Organizzazioni Professionali Agricole, i portatori di interessi legittimi diffusi, che hanno prodotto, al termine di un lungo lavoro di studio, un documento condiviso e concertato a favore del territorio e delle collettività locali.

Il conseguimento dell’approvazione del Preliminare - ha detto Di Maria - è stato reso possibile dalla capacità di fare sintesi e gioco di squadra da parte di tutti i sindaci coinvolti in questo percorso condiviso di crescita. Tutti insieme abbiamo individuato obiettivi comuni ed utili alle collettività. Con l’unione delle forze e la rinuncia a grette logiche di campanile, dunque, si vince. Intendo esportare, quale presidente della Provincia di Benevento, questa stessa logica e questo stesso metodo di lavoro su scala provinciale, coinvolgendo così tutti i comprensori territoriali del Sannio”.

Di Maria ha così continuato: “Ringrazio la Regione Campania, il Comitato Tecnico Aree Interne ed in particolare il consigliere delegato del Presidente per le Aree Interne Todisco per il supporto, la collaborazione e la disponibilità al dialogo che in questi anni non sono mai venuti meno”.

Il sindaco referente e presidente ha quindi così concluso: “Si può dunque oggi cominciare il lavoro destinato a concretizzare in tempi brevi il Preliminare e far sì, dunque, che si possano attivare le risorse finanziarie legate al Programma, con l’obiettivo di formalizzare nel più breve tempo possibile l’accordo di Programma Quadro con la Regione e il Governo”.