Boom di presenze per 'Rosso Immaginario' Enti
Dopo l’eccezionale afflusso di persone venute a visitare la mostra “Rosso immaginario. Il Racconto dei vasi di Caudium” ed il Castello nelle cui sale è allestito il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, nella giornata del 1° maggio, anche in occasione della Notte dei Musei, è continuato l’interesse per il complesso monumentale che sovrasta la città di Montesarchio.
Per l’occasione, il sindaco ha messo a disposizione anche una navetta per accompagnare da piazza Umberto I, e la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, in collaborazione con il Conservatorio Statale “N. Sala” di Benevento ha organizzato nelle sale del Castello, un concerto di musica classica.
Da quando è stata inaugurata nel mese di settembre, la Mostra dei crateri attici, che narra le leggende e gli aneddoti dei personaggi mitologici raffigurati sullo sfondo rosso dei 25 crateri in esposizione nelle celle ristrutturate del carcere del Castello, sta facendo registrare un boom di presenze.
Miti, leggende e realtà, una realtà che nelle stanze, nelle teche del Museo e con “Rosso immaginario”, racconta la storia di un territorio, l’antica Caudium, dove sono state ritrovate tombe nel cui interno erano stati seppelliti, insieme ai corpi dei defunti, suppellettili di semplice fattura, acromici, oppure con decori ed incisioni che raffigurano i personaggi della mitologia.
Di particolare interesse, infatti, è l’eccezionale corpus di crateri figurati di produzione attica ed italiota, provenienti dalle necropoli di Caudium che sono stati solo in minima parte studiati e pubblicati. Il cratere rappresenta, a partire dalla metà del V secolo a.C. e fino alla fine del secolo successivo, l’unico oggetto di corredo, deposto enfaticamente ai piedi del defunto.
La mostra “Rosso Immaginario” resterà aperta fino al prossimo mese di settembre, ma tutti sperano che la data di chiusura possa essere prorogata ancora di qualche mese in modo da consentire a più persone di conoscere attraverso i crateri la storia di Caudium, Telesia e Saticula.
LUCIA DE NISI