Conclusi a Guardia i festeggiamenti in onore di San Filippo Neri Enti

La festa di san Filippo Neri, patrono di Guardia Sanframondi, ricaduta questo anno nel 350° anniversario dell’affidamento della Parrocchia ai Padri Filippini e parimenti della morte di padre Marzio Piccirillo – fondatore della Congregazione di Guardia – ha spinto tutti a dare una maggiore solennità ai festeggiamenti in onore del “ Santo. “della gioia e della perfetta allegria” Dal punto di vista prettamente civile, si deve sottolineare la felice scelta del Parroco di evitare i classici concerti canori con ospiti famosi. Solo gli orchestrali di “Città di Conversano” hanno accompagnato il Santo in processione e poi hanno tenuto un concerto in piazza San Filippo. Nel giorno della vigilia si è svolta una rappresentazione teatrale sulla vita del citato padre Marzio Piccirillo, a cura dei ragazzi della Parrocchia. Ottimo il testo (scritto dal parroco don Filippo) ed altrettanto ottima l’interpretazione dei ragazzi. Eccellente il messaggio e la coreografia finale: in simultanea al “dimitte me, aurora est” del morente padre Marzio, sono esplosi i fuochi di artificio ed il canto solenne dell’Alleluja, amplificato molto bene, ha invaso la piazza. Nel giorno seguente la festa, nel cortile della parrocchia, la proiezione di un film su San Giovanni Bosco. Un programma molto semplice, come si vede, come fu la vita e lo spirito di san Filippo. Di tutto ciò va dato atto al solerte don Filippo Di Lonardo che con vera abnegazione, sulla scia dei suoi predecessori, guida questa Parrocchia. Il programma religioso si incastona, in modo ancor più rilevante, nella primizia storica di un evento. Il clero della diocesi è solito riunirsi ogni ultimo venerdì del mese, per il ritiro spirituale. L’ultimo ritiro spirituale mensile del clero della Diocesi, cadente in questo giorno festoso, si è tenuto nella Basilica Pontificia Minore di Guardia Sanframondi, dedicata appunto a San Filippo e all’Assunta. Quarantasei preti hanno concelebrato con il Vescovo la solenne liturgia eucaristica, allietata dai canti della Corale Parrocchiale “Cantate Domino in Laetitia”, diretta con magistralità da Maria Grazia D’Angelo. Il Vescovo, all’omelia, tra l’altro così si è espresso: “Il classico Servite Domino in laetitia” –- “fu la nota dominante della sua vita. La gioia sana è purificatrice, dunque costruttiva e a questa norma molti si ispirano trovando in tale clima la forza di purificazione e di superamento di sé”… “L’allegria o letizia serena costituì un elemento fondamentale del suo vivace carattere” , ha ancora continuato mons. Vescovo, “e anche i rapporti con il Signore erano improntati a questo clima familiare…” In chiusura, rivolgendo ai “carissimi sacerdoti e fedeli laici” il suo pensiero augurale li ha spronati ad interiorizzare “l’esempio di San Filippo, il Santo di quella gioia che è capace di riempire il cuore dell’uomo…” , per essere “….uomini e donne di gioia …” Questi temi, con quelli svolti dal padre Giancarlo Giannasso, nel corso dei primi vespri solenni e riguardanti il rapporto di san Filippo con la penitenza, con l’Assunta e, di riverbero, con i nostri Riti, hanno dato la giusta chiave di lettura per una rivisitazione del proprio essere cristiano oggi. Altra bella novità: al termine del Rito eucaristico, tra i suoni della banda musicale, in piazza sono state distribuite caramelle ai bambini ed agli adulti un aperitivo, servito dalle catechiste.
CARLO LABAGNARA