Finalmente si pensa al recupero del Castello di Cervinara Enti

Un protocollo di intesa tra vari enti per recuperare il Castello Medievale di Cervinara ed il Borgo sottostante. E’ questo l’obiettivo dell’iniziativa messa in campo per rivitalizzare quello che rappresenta il simbolo della cittadina caudina, che finito in mani private, versa in uno stato di abbandono e di degrado.

Interessati a porre rimedio sono il comune di Cervinara, la provincia di Avellino, la Comunità Montana del Partenio -Vallo Lauro, finanche il Parco Regionale del Partenio, tutti enti che fino ad oggi hanno praticamente ignorato il problema.

Allora viene spontaneo chiedersi come mai tutto questo interesse? Solo una presa di coscienza, oppure c’è dell’altro?

Pur salutando in maniera positiva la notizia, sono in tanti, ma soprattutto gli abitanti del Borgo Castello, a storcere il naso per questo improvviso interessamento, insomma i sospetti non mancano, nell’attesa evidentemente di essere smentiti.

Il protocollo di intesa sottoscritto prevede uno specifico studio di fattibilità attraverso l’utilizzo di fondi europei. Ma l’intervento si estende anche all’intero Borgo sottostante il castello, con il recupero degli storici vicoli, in maniera tale da rendere fruibile per gli itinerari turistici a cui si cercherà di accedere.

Posizionato in maniera strategica l’antico maniero di Cervinara risale al nono secolo, di fattura longobarda, domina l’intero paese ed è completato da diverse torrette che lo circondano. In passato alcuni amministratori hanno cercato di porre mano a progetti di recupero, il più significativo quello dell’ex sindaco Peppino Ricci che riuscì a realizzare una strada con tanto di illuminazione fino a ridosso del Castello, di costruire una scalinata in gradoni per l’accesso, di riprendere e rendere fruibili le tante sorgenti d’acqua presenti nella zona circostante al Castello, di sistemare i due torrenti che lo cingono a destra e a sinistra.

Interventi che poi non sono stati proseguiti da parte degli amministratori che subentrarono, tutto questo senza che Comunità Montana e Parco del Partenio battessero un colpo. Anche per questo regna qualche sospetto sull’iniziativa, sperando che non si tratti del solito annuncio ma di qualcosa di concreto fatto nell’interesse della comunità e non per qualche calcolo di diversa natura.

ALESSIA RUSSO