Grande festa per la riapertura di Palazzo Bozzi Enti
In una cornice di entusiasmo e di festa si è tenuto a battesimo il I° Convegno dell’Archeoclub, dal titolo ”Dall’Irap ai giorni nostri: quarant’anni di ricerche”. Nello splendido Palazzo Bozzi, interamente ristrutturato, situato nel cuore del centro storico di Pietrelcina in Via Riella, i soci dell’Archeoclub, in occasione dell’apertura ufficiale del Palazzo che è anche la sede del club, hanno voluto esporre i reperti di epoca raccolti in 40 anni di ricerche, tutti catalogati ed illustrati, di concerto con la Sovrintendenza ai Beni Culturali. .
Lo scopo del Convegno è stato proprio quello di far sapere a tutti che a Pietrelcina ha operato, anche se in silenzio, e continua ad operare un gruppo di volontari che si adopera per ricercare e custodire reperti significativi della nostra storia passata, a partire dall’età classica.
L’occasione ha visto sfilare nel Palazzo diverse personalità del mondo culturale della Provincia nonché autorità civili, religiose e militari. Pietrelcina poi, si sa, attira sempre tanti personaggi, perché è il paese di P.Pio e tutti, quando sono invitati, intervengono volentieri. Alle sei del pomeriggio, come preventivato, si sono aperti i battenti del Palazzo Bozzi, dopo tantissimi anni durante i quali era caduto in uno stato di degrado tale che difficilmente si ipotizzava il ritorno all’uso. Invece, grazie ad un intervento mirato di fondi, i pietrelcinesi hanno potuto riassaporare la gioia di frequentare le sale di questo Palazzo che per la verità sono state, in maniera lodevole, riportate all’antico splendore.
L’edificio si articola su tre piani uno dei quali seminterrato. Ed è proprio in esso che sono stati allocati i più importanti reperti storici, alcuni dei quali i più antichi, risalgono ad epoche prima di Cristo. Sarcofagi, pezzi di colonne, statue, vasi di terracotta, e monete di epoca romana sono dal giorno dell’inaugurazione a disposizione del pubblico che vuole osservarli da vicino. Al piano terra vi sono diverse sale, comunicanti tra loro per mezzo di aperture ad archi senza porte, le quali saranno adibite ad accogliere il Museo che verrà. Al primo piano altre sale perfettamente restaurate, alcune delle quali si affacciano sulla Via Riella ed altre su una magnifica balconata coperta, il cui tetto è retto da un colonnato in pietre squadrata ed artisticamente sagomata.
Queste stanze ospiteranno l’archivio comunale, sale di studio e una Biblioteca. Dal primo piano si accede ad un sottotetto, la cui pavimentazione poggia su delle travi di ferro che è possibile vedere in quanto il piano presenta larghe aperture per osservare l’area sottostante.
Merito va dato ai progettisti ed agli esecutori. Dopo i convenevoli di rito e la presentazione degli intervenuti, ha preso la parola l’assessore alla cultura Andrea Cardone, grazie al quale l’Archeoclub può vantare una sede cosi bella.
Andrea Cardone nel suo intervento ha voluto porre l’accento soprattutto sulla opportunità di riprendere il dialogo con la cultura a Pietrelcina. ”Primo passo -ha detto- la necessità della sede che finalmente abbiamo potuto rendere una realtà. L’Amministrazione è sensibile al discorso cultura e che questa sede sia l’Agorà di Pietrelcina. Sono sicuro che tutti coloro che praticheranno questo luogo avranno la sensibilità di saper coniugare la modernità con la tradizione.
Mi auguro che questa sede possa essere ricordata come “la Casa della Cultura” pietrelcinese e che questo Palazzo possa ospitare presto il Museo di Pietrelcina, patrimonio di tutti i pietrelcinesi ”Segue l’intervento del Presidente onorario Sig. Alfonso Feleppa, cui va riconosciuto da tutti il merito di essere stato il promotore dell’Archeoclub.
Interviene anche l’archeologo dott. Italo Iasiello, il quale illustra attraverso numerose diapositive i reperti in custodia dell’Archeoclub. Interviene poi il giovane Presidente dell’associazione arch. Paolo Tresca, il quale si dichiara commosso per la grande gioia di aver visto coronare un sogno: la sede dell’Archeoclub!
Ringrazia tutti i pietrelcinesi presenti, le autorità, la Sovrintendenza, l’Amministrazione Comunale e quanti hanno voluto credere in questo gruppo di volontari, gruppo che in questi ultimi tempi si è arricchito di altre presenze molto significative sul piano culturale.
Ha chiuso la serie degli interventi il sindaco Mimmo Masone
ANTONIO BONAVITA
(Realtà Sannita anno XXV – n.9 / 16-31 maggio 2002 pag.6)
Lo scopo del Convegno è stato proprio quello di far sapere a tutti che a Pietrelcina ha operato, anche se in silenzio, e continua ad operare un gruppo di volontari che si adopera per ricercare e custodire reperti significativi della nostra storia passata, a partire dall’età classica.
L’occasione ha visto sfilare nel Palazzo diverse personalità del mondo culturale della Provincia nonché autorità civili, religiose e militari. Pietrelcina poi, si sa, attira sempre tanti personaggi, perché è il paese di P.Pio e tutti, quando sono invitati, intervengono volentieri. Alle sei del pomeriggio, come preventivato, si sono aperti i battenti del Palazzo Bozzi, dopo tantissimi anni durante i quali era caduto in uno stato di degrado tale che difficilmente si ipotizzava il ritorno all’uso. Invece, grazie ad un intervento mirato di fondi, i pietrelcinesi hanno potuto riassaporare la gioia di frequentare le sale di questo Palazzo che per la verità sono state, in maniera lodevole, riportate all’antico splendore.
L’edificio si articola su tre piani uno dei quali seminterrato. Ed è proprio in esso che sono stati allocati i più importanti reperti storici, alcuni dei quali i più antichi, risalgono ad epoche prima di Cristo. Sarcofagi, pezzi di colonne, statue, vasi di terracotta, e monete di epoca romana sono dal giorno dell’inaugurazione a disposizione del pubblico che vuole osservarli da vicino. Al piano terra vi sono diverse sale, comunicanti tra loro per mezzo di aperture ad archi senza porte, le quali saranno adibite ad accogliere il Museo che verrà. Al primo piano altre sale perfettamente restaurate, alcune delle quali si affacciano sulla Via Riella ed altre su una magnifica balconata coperta, il cui tetto è retto da un colonnato in pietre squadrata ed artisticamente sagomata.
Queste stanze ospiteranno l’archivio comunale, sale di studio e una Biblioteca. Dal primo piano si accede ad un sottotetto, la cui pavimentazione poggia su delle travi di ferro che è possibile vedere in quanto il piano presenta larghe aperture per osservare l’area sottostante.
Merito va dato ai progettisti ed agli esecutori. Dopo i convenevoli di rito e la presentazione degli intervenuti, ha preso la parola l’assessore alla cultura Andrea Cardone, grazie al quale l’Archeoclub può vantare una sede cosi bella.
Andrea Cardone nel suo intervento ha voluto porre l’accento soprattutto sulla opportunità di riprendere il dialogo con la cultura a Pietrelcina. ”Primo passo -ha detto- la necessità della sede che finalmente abbiamo potuto rendere una realtà. L’Amministrazione è sensibile al discorso cultura e che questa sede sia l’Agorà di Pietrelcina. Sono sicuro che tutti coloro che praticheranno questo luogo avranno la sensibilità di saper coniugare la modernità con la tradizione.
Mi auguro che questa sede possa essere ricordata come “la Casa della Cultura” pietrelcinese e che questo Palazzo possa ospitare presto il Museo di Pietrelcina, patrimonio di tutti i pietrelcinesi ”Segue l’intervento del Presidente onorario Sig. Alfonso Feleppa, cui va riconosciuto da tutti il merito di essere stato il promotore dell’Archeoclub.
Interviene anche l’archeologo dott. Italo Iasiello, il quale illustra attraverso numerose diapositive i reperti in custodia dell’Archeoclub. Interviene poi il giovane Presidente dell’associazione arch. Paolo Tresca, il quale si dichiara commosso per la grande gioia di aver visto coronare un sogno: la sede dell’Archeoclub!
Ringrazia tutti i pietrelcinesi presenti, le autorità, la Sovrintendenza, l’Amministrazione Comunale e quanti hanno voluto credere in questo gruppo di volontari, gruppo che in questi ultimi tempi si è arricchito di altre presenze molto significative sul piano culturale.
Ha chiuso la serie degli interventi il sindaco Mimmo Masone
ANTONIO BONAVITA
(Realtà Sannita anno XXV – n.9 / 16-31 maggio 2002 pag.6)