La tradizione del Carnevale è sempre viva nella Valle Telesina Enti

Siamo in Quaresima, periodo cristiano di riflessione e penitenza, nel quale andrebbero aborrite le carnevalesche ostentazioni di qualunque natura, che si chiudono e tramontano col festoso martedì grasso. Carnevale è appena trascorso, scioltosi come l'ultima neve del Sannio.

A Telese e dintorni non è stato certo un periodo di immobilità, dato che diverse manifestazioni volte a rinnovare la tradizione del carnevale si sono susseguite nel periodo tra il 16 e il 26 febbraio. Rivolte ai più piccoli o agli adulti, non sono certo mancate le evocazioni e le feste in maschera, basti pensare all'ormai celeberrimo Carnevale amorosino, quest'anno sul tema del Far West.

A Puglianello, invece, la decima edizione di “'A fest' du puorc'”, incentrata sul recupero di tutte quelle tradizioni che una volta ruotavano intorno all’evento dell’uccisione del maiale, si è svolta un po' sottotono rispetto alla fastosità degli scorsi anni, ma sempre con un grande impegno della cittadinanza del magnifico borgo sannita.

D'altronde in tempo di crisi economica ci si arrangia come si può, tant'è che i comuni di Faicchio, Cerreto Sannita e San Lorenzo Maggiore hanno messo insieme le loro forze creando il “Carnevale Titernino”. I tre comuni della Valle Telesina hanno così proposto una nuova idea per i comuni locali, mettendo da parte rivalità e campanilismi e collaborando nello svolgimento dei festeggiamenti di Carnevale. Hanno tracciato una strada nuova, spesso non considerata dai nostri amministratori e concittadini, ossia che insieme si possono raggiungere obiettivi altrimenti irraggiungibili, dividendosi costi e benefici. L'idea della collaborazione intercomunale in occasione delle manifestazioni, si spera, dovrebbe essere ripresa per altre occasioni, a voler sottolineare la convenienza di un'unità di intenti e della sintonia tra i comuni sanniti.

Unico neo del periodo delle maschere e dei coriandoli, forse, lo si può trovare nella chiusura di alcune scuole. Non per fini didattici ma prettamente ludici, anche se dai risvolti culturali. L'apertura delle scuole può far vivere ai bambini la magia del carnevale: la preparazione delle maschere, le mani sporche di cartapesta e colori, il chiassoso e allegro vociare. Può essere una semplice idea, questa di mantenere la scuola aperta nel giorno del martedì grasso, che infonderebbe nei bambini (soprattutto nei più piccoli) l'amore per una tradizione che va purtroppo scemando in favore delle americaneggianti zucche di Halloween.

GIUSEPPE GUARINO

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