L'Amministrazione Tangredi legata a un filo Enti

Quindici giorni di colpi di scena a ripetizione, il sindaco Tangredi azzera ala giunta e poi rinomina la nuova, due consigli comunali rinviati, mozione di sfiducia al presidente del consiglio comunale, il Pdl fuori dalla maggioranza, i gruppi di opposizione ricorrono al Prefetto. E’ questa la precaria situazione politico-amministrativa di Cervinara, con il consiglio comunale letteralmente spaccato dieci consiglieri più il sindaco per la maggioranza contro i dieci seggi dell’opposizione.

Una situazione che fa dire a tanti che la maggioranza che tre anni fa elesse sindaco Filuccio Tangredi non esiste più. Sono ben quattro i consiglieri che hanno abbandonato il sindaco e sono passati all’opposizione, tra essi l’ex vice sindaco Giuseppe Ragucci e i tre appartenenti al gruppo Pdl: Domenico Cioffi, Antonio Marro e Giovanni Bizzarro. La situazione diventa incandescente con l’azzeramento della giunta da parte di Tangredi, che dopo qualche ora la rinomina confermando tutti gli assessori con l’esclusione dell’assessore del Pdl Domenico Cioffi.

La novità riguarda la carica di vice sindaco che va a Dimitri Monetti, fino a poche ore prima schierato con l’opposizione, passato con il sindaco Tangredi nonostante i pesanti scontri , anche di carattere personale, avuti con lo stesso in consiglio comunale.

Tutto questo poche ore prima di un consiglio comunale i cui lavori vengono monopolizzati dalla situazione politica creatasi. L’opposizione da battaglia, il sindaco e la giunta cercano di rispondere, davanti ad una sala gremita da oltre trecento persone. Lo snodo di tutta la vicenda diventa il presidente del consiglio comunale Pellegrino Casale, il suo voto è decisivo, e l’opposizione gli chiede pubblicamente di astenersi al voto, essendo lui una figura super partes, essendo stato eletto all’unanimità da tutto il consiglio.

La risposta arriva nell’ultima seduta del consiglio comunale con Casale che vota, risultando decisivo, con la maggioranza e scatenando l’ira dell’opposizione che presenta una mozione di sfiducia contro il presidente. Il clima politico si avvelena ulteriormente con una serie di manifesti fatti di accuse e contro accuse, che rende il futuro amministrativo di Cervinara abbastanza incerto. Amministrare con un voto di maggioranza non è affatto facile, quindi è facile prevedere che i prossimi mesi non saranno certamente dei migliori per la cittadina caudina.

Resta un dato politico evidente, la civica che tre anni fa vinse le elezioni amministrative di Cervinara ha perso pezzi importanti, i quattro consiglieri che hanno abbandonato la maggioranza da soli avevano portato in dote oltre 1.200 voti, un bottino che certamente peserebbe non poco in caso di ritorno anticipato alle urne.

ALESSIA RUSSO

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