Montesarchio è fuori ed è polemica Enti
La città di Montesarchio è stata esclusa, dopo circa vent’anni, dalla Comunità Montana del Taburno. E’ stato deciso nel disegno di legge regionale inerente le “norme in materia di Comunità Montane” che nell’ottica di una riorganizzazione e razionalizzazione di questi enti, prevede una riduzione del numero delle Comunità, l’esclusione di alcuni comuni e l’inclusione di altri. Nello stesso disegno di legge, invece, viene inserito in questa Comunità Montana, il comune di Airola. Ancora una volta, la cittadina caudina viene scippata, ed ancora una volta ciò che viene tolto a Montesarchio viene dato ad Aiola, vedi la sezione del Tribunale. Intanto, anche se in ritardo, i consiglieri comunali presenteranno la richiesta di rivisitazione degli atti e la modifica dello Statuto per favorire il reinserimento del comune caudino fra i comuni appartenenti alla Comunità Montana.
Viene spontanea la riflessione che evidentemente, i politici airolani sono più attenti alle vicende di casa propria. In questa vicenda interviene l’ex assessore montano, Giuseppe Mauriello, che attribuisce questa esclusione al modo approssimativo con cui viene svolta l’azione politica. “La esclusione del nostro comune, precisa il consigliere comunale Mauriello, secondo l’assessore regionale dell’Udeur Abbamonte, va inquadrata nel riassetto della l.r. n.6 del “98. Tale riassetto prevede la riduzione del numero dei comuni partecipanti alle Comunità Montane campane, da 365 a 313, e del numero complessivo delle Comunità Montane che passano da 27 a 25. Se tutto ciò, chiosa Mauriello, è ispirato all’azione di economicità e le procedure adottate rispecchiano la equità, tutto potrebbe rientrare nei canoni delle operazioni e considerazioni del legislatore che punta al riordino degli enti sopracomunali, ma soprattutto al risanamento economico dell’ente finanziatore, ed allora, dovremmo plaudire ad una proposta del genere. Nostro malgrado, però, continua Mauriello, dobbiamo registrare che alcuni politici decidono di legiferare in assenza della conoscenza del territorio e delle ripercussioni che queste producono in danno all’economia, sviluppo e politica”. Viene spontaneo chiedere, sottolinea il consigliere Mauriello, all’assessore ai rapporti con il sistema delle autonomie e dei piccoli comuni Andrea Abbamonte, ed al responsabile del settore rapporti con province, comuni, comunità montane, e consorzi, “se nelle linee guida approvate dalla conf. Permanente regione-autonomie locali, è prevista la deroga dell’affermazione “Si fanno salvi i comuni non montani che risultano interclusi in una Comunità montana o tra due comunità montane, o che, per la loro posizione, ai fini dell’esercizio associato di funzioni comunali, sarebbero danneggiati da una mancata inclusione in una comunità montana”. Ciò che si è verificato, in effetti, nell’includere nella Comunità Montana del Taburno, il comune di Airola escludendo Montesarchio, che Mauriello definisce “quanto di più obbrobrioso la politica distratta abbia potuto produrre. Se la motivazione assunta per includere il comune di Airola è quella della interclusione, considera ancora Mauriello, il nostro comune oltre ad essere posizionato territorialmente come il comune di Airola tra le Comunità Montane Taburno e Partenio, ha nel ventre del monte Taburno, terreno demaniale, collinare, pedemontano, che costeggiando vari comuni si inerpica fino alla struttura dell’ex Ostello posizionato a quota 1.100 sul livello del mare. Inoltre, precisa ancora Mauriello, il nostro comune è incluso nel parco regionale del Taburno Camposauro e vanta una presenza ventennale di consiglieri comunali in seno al consiglio dell’Ente montano”.
LUCIA DE NISI