Nuove elezioni a Cervinara ma si vota solo in due sezioni Enti

E’ diventata operativa la sentenza del Consiglio di Stato che ha deciso il ritorno parziale alle urne degli elettori di Cervinara nelle sezioni 7 e 12.

Nei giorni scorsi il sindaco Filuccio Tangredi ha provveduto a convocare i comizi elettorali e ad indicare la data delle elezioni che si terranno il prossimo 23 marzo.

E’ arrivata finalmente a conclusione dopo diciotto mesi il lungo braccio di ferro iniziato tra opposizione e maggioranza, all’indomani  delle elezioni del maggio del 2015. 

Almeno così dovrebbe essere anche se i ricorrenti della lista “Cervinara Bene Comune” hanno annunciato l’impugnazione della sentenza davanti ad un’altra sezione sempre del Consiglio di Sato.

Altro intervento dei legali dei ricorrenti riguarda la poi la diffida alla Prefettura di Avellino a nominare il commissario prefettizio per il tempo necessario allo svolgimento delle votazioni, non potendo a loro dire il sindaco Tangredi gestire questa fase, che invece richiede una gestione super partes.

Ma intanto  la procedura si è messa in modo e riguarda il ritorno alle urne di circa 1.500 elettori, delle sezioni 7 e 12, due delle dodici complessive in cui vota l’elettorato cervinarese.

Resta comunque qualche incognita, si tratta di aspettare e vedere se il contesto giudiziario è definitivamente chiuso e la data fissata resta quella definitiva.

Intanto la campagna elettorale si anima, ma se per la elezione del sindaco le cose non potranno mutare, considerato l’ampio scarto di voti con cui il sindaco Filuccio Tangredi si affermò su Vincenzo Iuliano, i giochi si riaprono per  la elezione dei consiglieri, la corsa alle preferenze  è già partita e qualcuno degli eletti, in ambedue le liste, certamente rischia.

Il consiglio comunale di Cervinara è composto da 12 consiglieri più il sindaco, otto per la maggioranza e quattro per la minoranza. Il ritorno alle urne è anche l’occasione per sistemare le cose all’interno dei due schieramenti.

A guardare i numeri in maggioranza sono diversi quelli che rischiano: Luigi Romano, Raffaella Cioffi e Pellegrino Casale devono stare attenti. Ma anche nella minoranza che nel frattempo si è divisa in due gruppi, non sono al sicuro Massimo Marra e Pierpaolo Porcelli.

ALESSIA RUSSO

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