Quando Padre Pio era soldato dell'Esercito Italiano Enti

Recentemente, in Pietrelcina, nella Chiesa della Sacra Famiglia, si è svolta una toccante cerimonia religiosa e militare allo stesso tempo, difatti è stato consegnato nelle mani di fr. Marciano Guarino, guardiano dei Frati Cappuccini di Pietrelcina, dal col. Luciano Iannetta, comandante del Centro Documentale ex Distretto Militare di Caserta, il Foglio Matricolare del soldato Francesco Forgione, che verrà sistemato nell’attiguo Museo delle reliquie di San Pio da Pietrelcina, meta obbligata e strategica per i tantissimi pellegrini che affluiscono, quotidianamente, nel suo paese natale. Dopo la cerimonia, abbiamo avvicinato il col. Iannetta, il quale, con molta disponibilità, ha accettato di rispondere ai nostri quesiti.

Colonnello, chi ha avuto l’idea di portare questa mattina a Pietrelcina il Foglio Matricolare del soldato Francesco Forgione?

Io e il reverendo fr. Marciano abbiamo voluto questo evento, in pratica entrambi abbiamo deciso e poi organizzato questa operazione, e non ci siamo sbagliati. A me piace dire che questa mattina è avvenuto un gemellaggio visto come collante storico tra Padre Pio e noi militari. Inoltre, tengo a precisare che una cerimonia identica si è svolta presso la nostra Caserma Sirtori di Caserta, sede dell’ex Distretto Militare, oggi Centro Documentale, lo scorso 2 febbraio.

Abbiamo osservato la presenza di diverse autorità, tra cui un generale dell’Esercito Italiano, ce lo può presentare?

E’ il generale di brigata Guido Landriani, comandante militare della Regione Campania, che è anche intervenuto, come ha potuto ben vedere e ascoltare, in Chiesa concludendo la cerimonia. Voglio anche aggiungere che questa manifestazione di oggi vuole essere anche l’occasione per dare risalto alla permanenza del militare Padre Pio nell’Esercito Italiano.

Il Foglio Matricolare, che è stato consegnato nel bel quadro dalla cornice dotata, è proprio quello originale?

No! Si tratta di una copia anastatica del Foglio Matricolare originale redatto il giorno 16 Aprile del 1907, quando il giovane seminarista Francesco Forgione venne chiamato a visita di leva militare. Naturalmente, questa copia anastatica l’ho autenticata sul retro in qualità di Capo Centro del Centro Documentale di Caserta, ex Distretto Militare, che, dal 1870, conserva tutta la documentazione di quanti ebbero a svolgere il servizio militare.

Cosa è il Foglio Matricolare?

E’ un documento cartaceo che riporta tutte le varie fasi riguardanti il servizio militare svolto da un cittadino. E questo di Padre Pio non rappresenta solo un foglio di carta, bensì un prezioso documento storico di una persona di fede, quindi votata alla Chiesa, che, allora, nessuno avrebbe potuto immaginare che sarebbe stata santificata, elevata, come si suol dire agli onori degli altari.

Vuol essere così cortese da indicarci i passaggi cruciali contenuti nel Foglio matricolare?

Il 16 aprile del 1907, Francesco Forgione venne giudicato idoneo di Prima Categoria e lasciato in riserva perché seminarista; il 6 novembre 1915 si presentò al Distretto militare di Benevento per compiere il suo dovere di militare perché l’Italia era entrata in guerra e il 6 dicembre, dello stesso anno, fu assegnato alla Decima Compagnia di Sanità di Napoli. Pochi giorni dopo, il 18, gli venne concessa la licenza di convalescenza della durata di un anno per gravi motivi di salute, difatti gli fu riscontrata una broncopolmonite e al rientro svolse circa 4 mesi di servizio attivo. Il 15 marzo del 1918 viene riformato dall’Ospedale Militare di Napoli per bronco alveolite doppia e il 18 luglio, dello stesso anno, viene collocato in congedo con la seguente motivazione: “Di aver tenuto buona condotta e di aver servito la Patria con fedeltà ed onore” nei suoi 182 giorni di servizio militare effettivo.

Lei ha analizzato il Foglio Matricolare del militare Francesco Forgione, che tipo di soldato è stato il Forgione?

Da un esame tecnico posso asserire che il soldato Forgione è stato un militare che ha fatto del sacrificio, riscontrabile nella buona condotta, e del rispetto al servizio e ai superiori gerarchici la sua arma vincente per servire la Patria con fedeltà ed onore! Tra le altre cose, è motivo di orgoglio per noi militari che Padre Pio ha fatto parte dell’Esercito Italiano.

Come si manifesta nella sua Caserma la devozione per San Pio da Pietrelcina?

Nella nostra Caserma non c’è stanza, ufficio dove non c’è un’effigie di Padre Pio.

Alla fine della cerimonia religiosa, ha presentato sullo schermo gigante, posto ai piedi dell’altare maggiore, anche una gigantografia inedita di Padre Pio in divisa militare, ce ne vuole parlare?

Nel 1960, il quotidiano Roma pubblicò una foto di Padre Pio in divisa militare insieme a due suoi commilitoni che poi sono diventati, rispettivamente: i monsignori Antonio Guerriero e Antonio Zaza. Evidentemente i due monsignori, dopo oltre 40 anni, fornirono alla redazione del quotidiano Roma quella foto storica scattata quando erano in forza alla Decima Compagnia di Sanità di Napoli nel 1915 e negli anni successivi, e, presumibilmente, sino al 18 luglio del 1918 quando il soldato Forgione venne riformato e poi congedato, definitivamente, perché dichiarato inidoneo al servizio militare.

ANTONIO FLORIO 

Altre immagini