Riconosciuto a Foglianise il titolo di città Enti
Lei è amministratore cittadino da oltre trent’anni. Come ci presenta la realtà in cui è Sindaco?
Foglianise è un paese che ha raggiunto insieme a me in questi anni sempre più importanti traguardi attraverso varie esperienze amministrative e si contraddistingue per la voglia di crescere. È un paese ricco di tradizioni che conserva con orgoglio e che riesce a proiettare in una dinamica moderna. In questi anni ho cercato nelle varie consiliature di focalizzare l’attenzione sulle principali risorse del territorio che sono appunto l’agricoltura (nella cittadina si trova la Cantina sociale del Taburno) e le tradizioni come quella della Festa del Grano. In questo modo il paese è riuscito ad intrecciare anche una fitta rete di scambi sociali, culturali ed economici a livello nazionale ed internazionale fino a conseguire il prestigioso titolo di Città conferito con apposito decreto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
La sua Città, come si confronta con un momento di congiuntura economica e finanziaria plasmata su scala internazionale?
Foglianise appunto, oggi è una cittadina dinamica che in un momento di crisi globale cerca di trovare nelle sue radici e nella sua peculiarità le ragioni di uno sviluppo economico.
È vero che il suo numero di cellulare è a disposizione di tutti. Come riesce a coniugare la carica di Sindaco con quella di vicepresidente della Blpr e con il ruolo di nonno, padre e marito?
Guardi, il fatto che tutti abbiano il mio numero di cellulare testimonia la mia piena disponibilità ad essere vicino ad ognuno. Più che una trasparenza dovuta ad un adeguamento alla normativa vuole essere un segno di vicinanza ai concittadini. È garantire la sicurezza nell’avere un punto di riferimento in qualsiasi momento della giornata e per ogni eventualità. Per quanto riguarda la Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio il mio impegno in questi anni non è venuto meno. Anzi, si è consolidato ed è una realtà in cui cerco di dare il meglio della professionalità e della competenza acquisita in tanti anni di operatività nel mondo della finanza. Per il resto, sono contento di essere soprattutto nonno di due splendidi bimbi: Maristella e Giovanni. L’attenzione di tutti ora è rivolta su di loro.
Lei è antonomasticamente il Sindaco che dona la spiga d’argento. Da cosa nasce la consegna di questo omaggio?
Si tratta di un segno beneaugurale che lo scorso 11 settembre ho portato in omaggio al Santo Padre Francesco nel corso dell’Udienza Generale insieme allo stemma pontificio realizzato in paglia. Un’emozione grandissima che porterò con me per tutta la vita insieme a quella vissuta nel 2000 quando ebbi l’onore di consegnare la sua icona al Beato Giovanni Paolo II. La spiga è il simbolo della nostra Festa del Grano che è divenuta negli anni Grande Evento di rilevanza internazionale della Regione Campania. Ogni anno vengono riprodotti, con la tradizionale arte dell’intreccio, i monumenti principali delle diverse regioni d’Italia. Le opere realizzate, frutto di un grande impegno comunitario, sempre più artisticamente valide, in parte vengono donate ai comuni di appartenenza dei monumenti riprodotti, altre vengono conservate dagli stessi artisti o a volte, per mancanza di spazio, scomposte. Ecco perché è nata l’idea del Museo della Paglia che attende il suo completamento. Ma per farlo siamo in attesa di finanziamenti.
Come ha annunciato a chiusura dell’edizione 2013 della kermesse, l’anno prossimo la Regione rappresentata sarà la Lombardia. Conferma o ha già cambiato idea?
Assolutamente confermo quanto anticipavo. Nel 2014 la Festa del Grano toccherà la Lombardia anche in vista dell’Expo 2015 che si terrà a Milano. E’ inoltre un modo per dare valore all’azione governativa del Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Nunzia De Girolamo che titolare di un così delicato dicastero sta dimostrando professionalità e competenza esprimendo al contempo i sani valori e la cultura del Sannio che affonda le sue radici proprio nel mondo agricolo.
Qual è secondo Lei la principale virtù della sua gente?
Direi che la caratteristica dei miei concittadini è la capacità imprenditoriale, il dinamismo, la voglia di non piangersi addosso ma di cercare soluzioni ai problemi. Ed è in fondo quello che ho cercato di fare in tanti anni sul piano personale, amministrativo e lavorativo. Questo mi rende particolarmente orgoglioso di essere sindaco di una realtà che, nel corso di questa legislatura, è stata elevata al grado di Città.
RINO DELLA PIETRA