Ritornano i Riti Settennali Enti

Così padre Filippo Di Lonardo, parroco di Guardia Sanframondi, alla grande folla che assiepava la Basilica Pontificia Minore il 15 agosto scorso.

Un applauso scrosciante, spontaneo, ha salutato questo tanto atteso, solenne annuncio ufficiale ed ha apprezzato la delicata e decisa omelia del Parroco.

Essere ei Riti, non apparire nei Riti deve essere l'impegno di ogni devoto della Madonna, se si vuole celebrare con sincerità d'animo questa grande manifestazione di fede, ha detto padre Filippo.

Concetto ribadito più volte da diverse angolazioni, che è sfociato in un altro forte discorso: on abbiamo bisogno di turisti, ma di persone che vengono qui per pregare con noi e per aiutarci a pregare. Il che equivale a dire che questo grande giubileo di penitenza non è niente affatto un momento di folklore; che ogni tentativo, palese od occulto che sia, di ridurlo a tanto, va debellato in partenza perché - è ancora padre Filippo a parlare - quando verrà meno la fede verso la Madonna, i Riti non si celebreranno più.. E' la fede, infatti, che ha fatto nascere e tiene in vita i Riti e non l'opposto.

Discorso forte, preludio alla preparazione spirituale cui sono chiamati i guardiesi e coloro che vivono intensamente questo evento. Impegno che si sostanzia, in particolare, nella continuazione della veglia del primo sabato di ogni mese; nella catechesi che sarà fatta nei Rioni; nel solenne novenario agostano e, infine, nella partecipazione alle processioni settimanali dei rioni, che sfoceranno, poi, in quella generale di domenica 22 agosto.

A metà primavera, padre Filippo ha pubblicato un interessante libro Festa dell'Assunta.

Al di là di indicazioni puramente pastorali, vi sono specifici suggerimenti su come agire, per far vivere e rinvigorire i Riti. Spicca l'invito ai Comitati Rionali (che lui presiede) a rivedere il numero dei quadri plastici ( o misteri) e razionalizzarli nel numero dei componenti, senza nulla togliere all'essenza del messaggio che si vuole proporre, evitando al massimo la teatralità dell'evento presentato.

Sfugge a questo invito il mistero San Girolamo Penitente, più conosciuto come quello dei attenti. Il motivo è semplice: i battenti, espressione più alta della penitenza a cui ci si possa sottoporre nella celebrazione dei Riti (ma non l'unica), guardati con occhio particolare dalla Chiesa, vivono la loro processione nel più rigoroso anonimato ed il quadro si compone al momento.

Probabilmente si assisterà ad una processione più snella, con rappresentazione di eventi più moderni. Ciò contribuirà, certamente, a leggere i Riti anche in chiave di perenne attualità ed i messaggi derivati potranno essere più incisivi.

A Guardia, nella settimana 16-22 agosto 2010, con lo spirito del pellegrino e non del turista, dunque.

CARLO LABAGNARA