Ritornerà all'antico splendore l'Eremo di S. Michele Enti

Nell'immaginario collettivo, l'Eremo dell'Arcangelo Michele, in Foglianise, appare come una perla incastonata nella roccia, una quinta scenografica davvero stupefacente che cattura immediatamente l'occhio del visitatore che giunge nel paese, noto per la Festa del Grano.
Il 29 Febbraio 2008, la Giunta Provinciale, presieduta dall'On. Carmine Nardone, ha approvato un progetto per riqualificare e valorizzare il Santuario, edificato tra l'VIII e il XI sec., dopo la conversione al Cristianesimo dei Longobardi.

E'doveroso ricordare che, il 20 Dicembre 2007, è stato siglato un accordo di programma tra Don Nicola Filippo Della Pietra, Parroco di San Ciriaco Martire, il Sindaco di Foglianise, Giovanni Mastrocinque, ed il Presidente della Provincia Nardone. Il documento evidenzia il ruolo preminente del Santuario di San Michele; in esso è scritto: - Il complesso edilizio e l'aria necessitano di interventi volti al recupero e alla loro valorizzazione come luoghi di culto e di cultura di valore ed interesse esorbitanti nell'ambito comunali, investendo nei fatti l'intera Valle Vitulanese e gli altri territori provinciali ad essi connessi-.

L'esecutivo della Rocca ha approvato il primo lotto di lavori per un importo di 1,5 milioni di euro, in riferimento alle misure del Por Campania 4.12 e 4.20.
Gli interventi riguarderanno, oltre il restauro dell'Eremo, anche il recupero di due sentieri, che i pellegrini, l'8 Maggio e il 29 Settembre, percorrono per giungere all'edificio sacro.
Una relazione della Dott.ssa Giuseppina Torriero Nardone, della Soprintendenza per i BB.AA.AA.AA.e SS. di Caserta e Benevento, inquadra i sentieri del Monte Caruso, alla cui sommità è sito l'Eremo, in una rete di tracciati, alcuni dei quali risalenti all'età neolitica, abbandonati dalla grande viabilità antica dopo la caduta dell'Impero Romano.

Sarebbe auspicabile che l'Amministrazione Comunale colga l'occasione per incrementare, in una visione strategica, le potenzialità turistiche dell'area; l'inserimento dell'Eremo negli itinerari di fede, collegati con i percorsi micaelici del Sud, potrebbe favorire lo sviluppo della comunità e dei paesi limitrofi. Questo sarebbe un passo, da parte degli amministratori, verso un cambiamento di mentalità nella gestione del territorio, che consenta di avere una visione prospettica della realtà locale


Il recupero dell'Eremo dovrebbe, però, essere seguito anche da un restauro del centro storico, opera che avrebbe un valore decisamente più importante rispetto ad altre che appaiono più futili e vanagloriose, come ad esempio il progetto della funivia. Gli antichi casali di Palazzo e Barassano, percorsi dai pellegrini e dai visitatori, oggi versano nel degrado, mortificati da abusi edilizi e turpi costruzioni. Nessun intervento è stato compiuto per riportarli al loro antico splendore e, con il passare degli anni, sempre più pezzi della storia foglianesara rischiano di scomparire.

Tuttavia, anche se la valorizzazione del centro storico non fosse attuata nell'immediato, l'importante, per ora, è che le attività di restauro dell'Eremo siano severamente controllate, in modo tale da evitare spiacevoli sorprese ed interventi che deturperebbero l'edificio, così come già avvenuto in passato.

NICOLA MASTROCINQUE