Si profila il de profundis della Fondazione Iacocca Enti

La Fondazione Iacocca è un Ente nato dall’iniziativa dell’Amministrazione sammarchese in carica nel lontano 2000, con obiettivi ambiziosi di rilancio e sviluppo del territorio in termini economici e sociali.

Le azioni che sarebbero dovute partire e la cui natura è dettata dagli scopi ed obiettivi inseriti nello statuto, avrebbero dovuto, nel corso degli anni, agevolare un percorso economico, sociale, formativo ed esperienziale a tutto favore dell’area territoriale del fortore, vantando il riferimento importante ad un autorevole conterraneo originario di San Marco, Lee Iacocca, manager internazionale inserito nell’elenco dei più influenti industriali di livello internazionale, già Presidente della Ford U.S.A. e della Chrysler.

A distanza di tre anni dalla uscita della Regione Campania dalla Fondazione omonima, che deteneva una parte sostanziale di partecipazione insieme alla Provincia di Benevento, al Comune di San Marco e ad altri professionisti con partecipazioni minori, lo scorso 30 settembre, in occasione della riunione periodica di consiglio, si è voluto discutere dell’opportunità di mantenere in vita questo legame, anche alla luce delle vicende e dei risultati di questi diciassette anni, messi a consuntivo e di cui dover dare conto alla voce “discussioni e valutazioni”, punto inserito tra gli ultimi nell’Ordine del Giorno ma trattato poi in primis.

È un onere di approfondimento, quest’ultimo, imposto dalle leggi vigenti e dettato in particolare dal D.L. 175/2016, dove all’art. 24 si prevede per gli Enti locali l’obbligo di effettuare una ricognizione delle partecipazioni esistenti nelle varie associazioni e società, individuando oltremodo quelle da alienare quando ciò venga ritenuto opportuno. Al riguardo si discuteva della fuoriuscita del Comune dalla Fortam S.r.l., società di servizi nata nel 2012 ma mai attivata, su cui si è disposta e deliberata l’uscita. Trattazione a parte si voleva dare alla valutazione ed eventuale decisione sul futuro della Fondazione Iacocca, vista la longevità e le vicissitudini anche politiche attraversate da questo organismo, in considerazione altresì della presenza, nelle fila dell’opposizione, del Presidente della Fondazione stessa.

Tuttavia si è stabilito di affrontare, almeno in modo preliminare, una discussione immediata dalla quale è emersa, attraverso i vari interventi, la sostanziale distanza tra obiettivi realizzati per il territorio, da parte di quest’Ente nel corso degli anni e attività concrete.

Questo senza che ciò riportasse validi temi di smentita da parte della stessa opposizione, astenutasi dal voto ed anche dello stesso Presidente della Fondazione, Dr. Francesco Cocca che, pur elencando e vantando le sporadiche attività svolte, risalenti ai primi anni di attività, non ha probabilmente voluto forzare e coinvolgere troppo l’aula ad immaginare una convincente prospettiva su un futuro possibile della Fondazione come strumento di rilancio per il territorio. Dalle osservazioni emerse in aula pare che la stessa famiglia Iacocca, rispetto alla titolazione concessa a suo tempo, voglia rimettere una sua riserva, forse proprio a causa delle modalità e dei percorsi assunti nel tempo da questo organismo statutario. Si è deciso così di predisporre al più presto una seduta ad hoc, nella quale mettere ai voti la delibera per l’uscita dalla Fondazione da parte del Comune che, sostanzialmente, ne potrebbe decretare, con questo atto, la fine.

È facile prevedere che a giorni si andrà a concludere un’esperienza contrastante e ricca di vicende protrattesi negli anni, con strascichi anche di tipo giudiziario.

LUIGI RUBINO

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