Stop all'unificazione della Valle Caudina Enti

La notizia ufficiale che la Regione Campania ha accolto la richiesta dei comuni di San Martino e Rotondi di entrare a far parte dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Benevento per quanto attiene la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ha sorpreso un po’ tutti. Non per la scelta operata dai due piccoli comuni caudini, ma per il fatto che la stessa cosa non è stata fatta da Cervinara e Roccabascerana.

Insomma i quattro comuni irpini della Valle Caudina vanno in ordine sparso verso la gestione comune dei servizi, ciò in netto contrasto con la più volta richiamata volontà di dare concretezza alla nascente Unione dei Comuni del Valle Caudina. La possibilità contenuta nelle norme che regolano la fine della provincializzazione del ciclo dei rifiuti, con la gestione che torna nelle mani dei comuni, è un’occasione da sfruttare per i cittadini dell’intera Valle Caudina.

Infatti deve essere utilizzata la possibilità, contenuta nel provvedimento, che comuni ricadenti in un territorio omogeneo per continuità territoriale possano scegliere un ATO diverso da quella della propria provincia, opportunità per l’appunto sfruttata da San Martino e Rotondi. Successivamente i due comuni del versante irpino insieme agli altri comuni caudini daranno vita all’STO, il sistema territoriale ottimale tutto caudino, che consentirà di gestire direttamente all’interno dell’ATO il ciclo integrato dei rifiuti.

La scelta di San Martino e Rotondi è stata certamente influenzata oltre che dai costi, che per i comuni sanniti rispetto a quelli irpini, sono molti inferiori, anche dalla forte volontà di costituire la tanto dibattuta Unione dei Comuni della Valle Caudina. Unione che tutti vogliono, ma che quando poi si deve passare ai fatti non si è conseguenti.

E dopo la questione 118, la vicenda Piano di Zona Sociale, è la questione rifiuti a dividere ancora i quattro comuni irpini della Valle Caudina, Cervinara e Roccabascerana hanno infatti deciso di rimanere con l’ATO della provincia di Avelino.

Eppure se si prendono i dati ufficiali della raccolta differenziata relativi al 2012 essi non sono affatto confortanti, Cervinara si ferma ad un 51, 04%, nella media Roccabascerana, mentre le cose non sono andate bene a Rotondi 13,46% e nemmeno a San Martino 21,74%.

La possibilità di costituire un STO, sistema territoriale ottimale, tutto caudino potrebbe portare alla possibilità di risparmiare oltre 500.000 euro sui costi attuali del servizio, oltre ad un miglioramento del servizio e di conseguenza di questi dati. Sarebbe tutto in coerenza con gli obiettivi dell’Unione dei Comuni della Valle Caudina, che proprio della gestione comune dei servizi fa il suo cavallo di battaglia.

ALESSIA RUSSO

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