Zarro: Il traguardo dell'Università fu il frutto di un impegno corale de Enti
Nel 1983, precisamente il 16
novembre, lei presentò alla Camera dei Deputati una proposta
di legge per l'Istituzione dell'Università del Sannio.
Come nacque quella iniziativa?
Era una delle tante
iniziative! Prima di me, già l'On.le Vetrone ed il Sen.
Ricci avevano presentato proposte di legge sul tema! La società
sannita, nelle sue componenti più avvertite e responsabili,
chiedeva, insistentemente, un impegno ed un lavoro in quella
direzione: secondare l'insediamento nel Sannio, così si
diceva allora, della Terza università della Campania.
E' vero che gli
altri deputati DC della Campania si rifiutarono di controfirmare la
proposta di legge?
Non so se si può
dire..
ifiutarono! Formalmente si! Invero la Campania non è
mai esistita né esiste, oggi, come entità morale! A me
così pare! Si può dire, viceversa, ... con più
sicura aderenza al vero, che, intanto, era sorta una certa
competizione tra i territori campani; tutti, in particolare gli
operatori politici, consideravano la università una forte
decisiva leva di sviluppo capace di mutare l'equilibrio delle forze
in campo! In conseguenza... Alcuno intendeva lasciare al concorrente,
pur se amico di partito, un qualche vantaggio. E l'Università
era un vantaggio; lo era e come!
Ma perché
questa avversione così netta negli altri ambienti campani per
l'insediamento dell'Università nel Sannio?
Io non parlerei di
avversione! Si innescò una sana competizione tra i territori,
anche se alcuni aravano nella sua gestione; nella gestione
della competizione. Avellino, ad esempio, godendo una posizione
politica di favore, sia in sede governativa che regionale giocò
le sue carte, con intelligenza o con furbizia, non saprei dire,
tuttavia....lavorò sulla localizzazione della università
di Salerno. Si decise all'epoca che la sede universitaria non
dovesse interessare la città di Salerno; si parlò in
conseguenza della valle del Sele ma anche di Sala Consilina, di Vallo
del Diano. Alla fine si decise per Mercato S. Severino a un tiro di
schioppo da Avellino!
Nel Senato
Accademico Partenopeo lei godeva dell'amicizia e del sostegno del
Rettore prof. Giliberto...ma questo non bastò, è così?
Non rileva come non rilevava avere o no
buoni rapporti con il Rettore di questa o di quella università.
Le università non potevano e non possono nascere se non a
seguito di un provvedimento legislativo. La localizzazione,
viceversa, lo Stato, anche qui per una ragione di competenza, l'aveva
assegnata alla Regione.
E regionale fu la decisione di
localizzare nel Sannio la terza università della Campania!
Dopo un periodo di
stallo, ma anche di sfiducia generale, lei a un certo puntodecise di
ridare vigore al dibattito sull'Università e convocò
una conferenza stampa all'Hotel President..con quali risultati
successivi?
L'idea fu quella di
rilanciare il dibattito. I sanniti si erano convinti del loro buon
diritto di vedersi riconosciuto l'insediamento universitario. Lei
fa riferimento alla conferenza del 1984! Era dagli anni sessanta che
la intelighentia sannita si interrogava sull'università!
Forse molti lo hanno dimenticato! Tante personalità sannite,
tanti Presidi, fra questi l'ottimo Preside Prof. Matarazzo
Raffaele, organizzavano incontri tra i giovani studenti ed i
parlamentari ed i politici dell'epoca per parlare dell'Università
e delle sue ricadute sul territorio. Si fondarono associazioni,
organizzazioni sociali per sostenere lo sforzo della politica in
direzione della istituzione della università del Sannio!
E in Regione come era la
situazione? Si guardava con simpatia a questa nostra aspirazione o
anche lì le solite avversioni? Il presidente dell'epoca
Fantini come si comportò?
La Regione sul punto si
lavò le mani, un po' come Pilato! Il Governo aveva
richiesto alla Regione il suo parere sulla localizzazione della nuova
università campana e la Regione sul punto avrebbe dovuto
esprimersi! Come si comportò la Regione? Non si espresse in
via diretta! La Regione avrebbe dovuto convocare il Consiglio
Regionale e sulla base degli indirizzi di assetto del territorio,
avrebbe dovuto dibattere e decidere. Non fu così! Venne,
viceversa, convocata la Conferenza Universitaria che si svolse nella
sala Isveimer in via Marina per dibattere e decidere! Il Governo
interpellò la Regione; a sua volta la Regione interpellò
gli enti locali e le forze sociali. Questi si espressero appunto con
la Conferenza universitaria regionale!
E' vero che a un
certo punto in quella sede per l'istituzione della III Università
Campana stava prevalendo Caserta a discapito di Benevento?
Quali furono le
posizioni di partenza? Benevento chiedeva l'Università,
Caserta chiedeva l'università! Napoli aveva una
sovrabbondanza di istituti universitari e pativa il sovraffollamento
della università di Napoli Federico II. Salerno aveva la sua
università; Avellino si sentiva appagata per aver ottenuto la
localizzazione della Università di Salerno nella Valle
dell'Irno a Mercato S. Severino. Restavano in lizza Benevento e
Caserta!
Quali furono i
risultati? E chi altro si impegnò in modo particolare?
Dopo una discussione
molto tormentata e confusa venne presentato ed approvato un ordine
del giorno che passò, nella vulgata della politica, come
ordine del giorno Zarro Santonastaso che recava la seguente antifona:
nuova o terza università a Benevento, sdoppiamento
dell'Università di Napoli su Caserta. Così vennero
chiusi i lavori. Così deliberò la Giunta Regionale dopo
pochi giorni e così decise il Governo. Con quel lodo Zarro
Santonastaso si definì quella parte del procedimento di
istituzione della Università del Sannio che va sotto il nome
di localizzazione; e si aprirono gli altri endoprocedimenti in
particolare quelli dei finanziamenti: su questi ebbero una parola
importante Mastella per le funzioni che egli svolgeva a Palazzo del
Gesù, la senatrice Falcucci, il Sen. Zecchino nella loro veste
di ministri al ramo. Poi la istituzione della Università,
anche se nella forma della gemmazione, ed il suo primo funzionamento.
Fu essenziale l'opera di altro sannita Perlingieri! L'endo
procedimento localizzazione si chiama Conferenza universitaria, si
chiama ordine del giorno Zarro - Santonastaso, si chiama delibera di
localizzazione della Regione Campania. Questa parte, la
localizzazione, la rivendico per me e per Tedeschi per Pietrantonio
per De Lucia e per tutti quelli che parteciparono a quella confusa
ed affollatissima assemblea dell'Isveimer, la cui presenza ora non
ricordo!
Secondo lei, oggi a
distanza di tempo, questa aspirazione del Sannio ad ottenere
l'università è stata gestita bene dalla classe
dirigente sannita o furono commessi degli errori?
Il Sannio capì
da subito il carattere strategico che nelle politiche di sviluppo il
tema dell'Università portava con sé. Per questo
profilo nessun errore! Quanto alla capacità organizzativa ed
esecutiva del disegno istituzione della Università, scontò
le conseguenze della ressa e della rissa dei partiti, forse la
ingordigia di potere di certi partiti, già allora, come
sempre! Ma questo è altro argomento!
E l'on Mastella all'epoca cosa fece per l'Università?
L'on. Mastella sul
tema ebbe un atteggiamento abbastanza defilato sulle prime.
Addirittura qualcuno affermava che Clemente fosse contrario alla
localizzazione; la polemica nasceva all'interno del suo stesso
raggruppamento. L'assunto non era assolutamente vero! Scelse una
posizione defilata, ripeto sulle prime, questo è vero! Non si
spese nelle forme che egli sapeva e sa fare! Ma da qui a dire che
fosse contrario ce ne passa e ce ne passava!
Non pensa lei che
avremmo dovuto muoverci sin dal 1964-65 quando si cominciava a capire
che l'Ateneo partenopeo scoppiava e c'era bisogno di nuovi
insediamenti universitari in Campania?
Lo facemmo! Le ricordo
l'iniziativa del consorzio universitario locale. La politica locale
dell'epoca non trovò l'accordo sull'organigramma.
E' vero, però,
che i partiti non furono pari all'atto di generosità che
quel tema ci chiedeva. Poi vorrei ricordare.. non a discolpa ma per
dare un di più di informazione a chiarimento delle note
inquadrative del tema universitario, davvero il Governo ed il
Parlamento si mossero con estrema rapidità sulla riserva di
legge. In qualche modo la rapidità di azione del Governo e del
Parlamento ci presero in contropiede; presero in contropiede il
Sannio!
C'è chi
ritiene che all'on. Vetrone ed al suo entourage, tutti espressione
del mondo agricolo, non solo non interessava l'Università ma
addirittura l'avversavano. Lei di che parere è?
Non è così!
Anche all'epoca nella quale l'On.le Vetrone rendeva il suo
servizio in politica, in rappresentanza del Sannio, veniva brandita
questa taccia! Il Leone del Mediterraneo, così lo
appellavano affettuosamente i suoi colleghi parlamentari europei, per
come lo ho conosciuto io, era e restava fondamentale un uomo di
scuola e come tale conosceva benissimo il significato e l'impatto
della istituzione universitaria e si batté tenacemente per
ottenerla. La prova concludente si rinviene nella presentazione di
apposita proposta di legge per la istituzione della Università
del Sannio!
E sempre a proposito di
itardi
lei a chi altro si sentirebbe di attribuire responsabilità?
Non parlerei di
ritardo! A parte la via del Consorzio che pur venne intrapresa con
celerità, epperò, non ci portò al traguardo,
non parlerei di ritardo. L'Università rappresentò, fu
una riforma strutturale della società sannita che ha chiesto
il tempo necessario per potersi realizzare! I tempi vennero battuti
dal Governo nazionale e dalla Regione. Vorrei anche dire che quella
fu una epoca di entusiasmo creativo e di grande impegno.
Ricordiamola, anche, per questo! Azzarderei ....forse non sarebbe
sbagliato se l'Università si impegnasse a rileggere con le
armi della ricostruzione storica quell'esaltante periodo. Sarebbe
un'opera meritoria utile per noi ed anche per i nostri figli. I
Sanniti avrebbero tra le tante consapevolezze della loro storia
contemporanea anche quella dell'impegno profuso per una
realizzazione di tale importanza come l'Università del
Sannio!
Il sen Zecchino, Perlingieri e
Pietrantonio santi patroni dell'Università...lei
concorda o dissente?
Concordo; ma ci furono
altri santi patroni. I giornali sbagliano quando per ragioni emotive
assegnano un ruolo decisivo come quello di santo patrono
dell'Università a questo ed a quello! La istituzione
dell'Università è stata una lunga impresa alla quale
tanti hanno lavorato e meritoriamente e tutti vanno ricordati per
quello che hanno fatto! Nel rispetto della verità storica. Ci
fu un santo patrono per ogni fase del complesso procedimento che
portò alla istituzione dell'Università! A me sembra
viceversa che qualcuno, devo dire non molto colto, cade nell'errore
di volersi accaparrare in via esclusiva i meriti della istituzione
dell'Università del Sannio. E magari, nel merito delle cose,
è quello che ha meno fatto, meno operato! L'università
del Sannio è stato il portato di un lavoro di una intera
classe dirigente di questa terra e speso per molti lustri. Ed a tutti
va dato il giusto merito a partire da Vetrone e Ricci.
Un suo giudizio sull'Università del
Sannio oggi...quali consigli o suggerimenti o proposte indirizzerebbe
all'attuale rettore Bencardino?
Le università
per potersi consolidare hanno bisogno di tempo! La nostra è
ancora giovanissima! Per mia educazione non scaglio le pietre a
nessuno; e, contestualmente, non mi esimo da critiche motivate! E
cerco di non confondere le persone con il ruolo che svolgono!
Bencardino sta facendo bene! Apprezzo il suo lavoro! Se potessi gli
dare un consiglio, so che Filippo non ne ha bisogno,... direi...di
spingere la nostra Università verso la specializzazione.
Quando si discusse la configurazione dell'Università di
Benevento dicemmo ...a Benevento vanno costituite quelle cattedre e
quegli indirizzi di studio che non si trovano sul mercato regionale.
L'originalità e la rarità! Ritengo ancora valido
questo criterio! Insieme, e certamente mutatis mutandis, con
l'altro: la qualità! Specializzazione e qualità! Se
Bencardino farà il miracolo di tenere lontano dall'università
non la politica ma il politichese, non la politica ma l'infiltrazione
partitica avrà fatto, davvero, il miracolo! Ed avrà
reso all'Università del Sannio tra gli altri, un grande,
impagabile, servigio!