“No a Benevento come una Pompei 2” è il grido d'allarme lanciato da Tibaldi   Politica

“Benevento è una città ricca di monumenti e di preziose testimonianze storico-artistiche, ed al contempo, costellata da tantissime perle di architettura romana e longobarda. Ma è anche una città che sta letteralmente lasciando morire i suoi tesori!”.

Con queste parole, il candidato a sindaco per la coalizione di centrodestra, Raffaele Tibaldi, ha concluso una lunga passeggiata operata tra le più importanti emergenze storico-artistiche-architettoniche di cui il nostro capoluogo sannita è ricco ed orgogliosamente custode.

Visitando in loco, diversi beni culturali presenti in città, Tibaldi, ha purtroppo potuto constatare il grave rischio, lo stato di imminente cedimento e l’abbandono cui essi sono esposti e che invece, i nostri avi lasciarono al nostro fruibile godimento futuro.

Lo stesso Tibaldi, ha così asserito: “Con queste premesse ed appurando di persona lo stato delle cose, il rischio di ritrovarci in una Pompei 2 con importanti sfaceli è imminente! Qui non si tratta di una “cronaca di una morte annunciata”, ma di una triste realtà! Prima tra tutte le possibili vittime, svetta la storica Torre della Biffa, ninnolo dell’architettura della nostra città, lasciata nell’incuria e nella penuria più notevole. Celata da maxi-cartelloni pubblicitari che ne offuscano la visione ed oppressa da scritte vandaliche in vernice e fili di ferro, essa in più punti, necessita di esser restaurata. Erba, muffa, cartacce, ruggine ed umidità la stanno logorando in più parti ed è a serio rischio crollo. Ma essa non è la sola a subire tutto ciò; infatti, basta vedere in che condizioni è ridotta la zona dei Santi Quaranta, complesso che gli storici ritengono essere stato un prestigioso criptoportico romano. La zona giace in uno stato penoso, sommersa dalla terra ed ingabbiata da vecchie recinzioni metalliche. Se i nostri avi vedessero in che condizioni è finita, si rivolterebbero nella tomba!”

A seguire, la mesta passeggiata tra le perle monumentali del nostro capoluogo sannita è proseguita con la visita da parte del Tibaldi, al Teatro di più recente costruzione, ma non meno significativo per la città, ubicato nei pressi del piazzale Catullo.

“Anche qui - ha asserito Tibaldi - regna ed impera una catastrofica mortificazione dell’arte e dell’operato umano! Tra siringhe, bottiglie di plastica, detriti e pattume vario, pure quest’opera dimostra ancora una volta, come i tanti soldi spesi per realizzarla e di cui molti cittadini beneventani ne ignorano perfino l’esistenza, non è servita e non ha prodotto nulla alla città se non un’altra ed ennesima incompiuta dalle stratosferiche dimensioni! Ennesimo esempio lampante di scempio e scelleratezza amministrativa di cui la città di Benevento, ne avrebbe fatto volentieri a meno!”.

Non diverso è lo stato di abbandono subito dal Teatro Romano, con reperti lasciati alle intemperie, folta vegetazione che cresce prosperosa ovunque, evidenti lesioni strutturali che lasciano temere per il peggio.

Il Tibaldi, dopo avere elencato le possibili soluzioni per ridar lustro a cotale monumento, ha poi sostenuto che, come prima cosa, il Teatro Romano, dovrebbe esser celermente restaurato da esperti del settore che ne possano preservare al contempo, sia la struttura che le fattezze originarie.

Poi, il candidato a sindaco per la coalizione di centrodestra ha concluso: “La situazione è davvero tragica ovunque: così facendo, stiamo affossando non sono questi importantissimi reperti archeologici, ma anche la possibilità di dare a Benevento ciò che si merita: un turismo di qualità che possa attrarre nella nostra città sempre più visitatori provenienti sia dall’Italia che dal mondo intero. Basterebbe un serio progetto di recupero, di salvaguardia, di tutela e di valorizzazione per ridare lustro a questi nostri preziosi gioielli che silentemente stanno morendo giorno dopo giorno, senza che nessuno se ne accorge! Benevento non può permettersi tutto ciò! I nostri monumenti costituiscono una vera risorsa per la città e per i suoi cittadini! E’giunta l’ora di cambiare e di fare cose serie. Basta aspettare! Stacchiamo la spina allo sperpero di denaro pubblico e diamoci da fare per salvare il nostro capoluogo che appalesa morte e disagio proprio sotto gli occhi di noi tutti! Aiutiamola a riprendersi ed a salvarsi dalla sua autodistruzione e proteggiamo quello che la storia ci ha regalato e che il mondo intero ci invidia: i nostri preziosissimi monumenti, testimoni di una Benevento che fu e di cui oggi nessuno sembra più importarsene e ricordarsene!”.

Altre immagini