A Benevento si torna a parlare di alluvione a tre anni dall'esondazione del Calore Ambiente
Sono trascorsi tre anni dall’evento alluvionale che ha interessato la città di Benevento, mostrando la vulnerabilità del capoluogo sannita ad alcuni fenomeni (in)naturali: i danni sono ancora ben evidenti, come se il tempo non fosse passato da quel giorno.
Sabato 20 ottobre, in occasione della sesta edizione della «Settimana del Pianeta Terra», si torna a parlare di rischi geologici e antropici in città con il convegno «Benevento: fotografia di un territorio», che si terrà a partire dalle 9 di mattina al Convitto Giannone in Piazza Roma.
Benevento, infatti, non è esposta solo al pericolo di esondazione, ma anche a quello sismico. Le testimonianze del passato, spesso trascurate, riportate alla luce da attività di scavo archeologico, permettono di ricostruire la successione degli eventi naturali che hanno interessato nel corso dei secoli sia la città che la provincia di Benevento.
Da allora l’urbanizzazione spinta, la cementificazione di aree a vocazione prettamente agricola e l’insediamento di attività industriali, unitamente alla vetustà delle strutture, ha aumentato il livello di esposizione al pericolo, di cui la percezione rimane scarsa e ancora a un certo inconsapevole fatalismo.
L’incontro (a cui sarà associata una mostra fotografica della fotogiornalista Angela Varricchio sull’alluvione tre anni dopo e sullo stato in cui versano le zone di Contrada Pantano e Parco Cellarulo) si avvarrà del contributo di docenti dell’Università del Sannio, di Salerno e del Molise.
Il convegno si aprirà con una considerazione sul sottosuolo di Benevento come «archivio di dati per la valutazione del potenziale archeologico e della vulnerabilità del territorio» (relazioneranno i docenti Vincenzo Amato, Alfonso Santoriello e gli archeologi Cristiano De Vita e Daniela Musmeci). A parlare di «Disastri naturali o umani?» sarà il professor Benedetto De Vivo, che opera tra università italiane, statunitensi e cinesi. Di pericolosità sismica e idrogeologica (e vulnerabilità delle costruzioni) si occuperanno i docenti Maria Rosaria Pecce e Francesco Maria Guadagno, già membro effettivo della Commissione “Grandi Rischi” del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale.
La giornata si concluderà con un’escursione geoarchoelogica dal centro di Benevento al Parco “dimenticato” di Cellarulo a cura di archeologi, geologi e sezione «Lipu» Benevento.
L’evento ha il patrocinio della «Settimana del Pianeta Terra», del Convitto Giannone, dell’Ordine degli Architetti, del Collegio Geometri, del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno e delle associazioni Cai, Lipu, Wwf, Lerka Minerka e Gas Arcobaleno.
Il comitato scientifico organizzatore è composto dai docenti Vincenzo Amato, Domenico Cicchella, Alfonso Santoriello e dai geologi Vincenzo Briuolo e Vincenzo Portoghese.