Fognatura a cielo aperto a San Giorgio la Molara Ambiente

Il tutto è realmente accaduto. Era un venerdì, primo giorno di marzo. Mentre un gruppo di giovani volontari della Prologos, un’associazione culturale Onlus, stava percorrendo in macchina la strada provinciale 52 nei pressi della Contrada Cardito, a San Giorgio la Molara.

Erano circa le ore 17:00 quando ad un certo punto uno dei ragazzi a bordo del veicolo, volendo prendere una boccata d’aria, aprì il finestrino convinto di respirare della fresca aria di campagna, ma in un attimo l’intero veicolo fu invaso da un odore nauseabondo. I ragazzi quindi, avendo molto a cuore, grazie anche alla loro associazione, la cura e la valorizzazione del territorio, ma anche spinti dalla curiosità e dal dovere civico, decisero di fermarsi per saperne di più.

Adiacente al luogo della loro sosta i ragazzi notarono che sul ciglio della strada, nei pressi di un’abitazione ci fosse un ponticello sotto al quale defluiva un piccolo torrente: il putrido odore non poteva che derivare da lì. Quindi i ragazzi, pur non avendo nessuna autorità legale, da liberi cittadini si permisero di chiedere al proprietario qualche informazione in più in merito.

I ragazzi, contrariamente alle loro reali aspettative, furono accolti in modo molto caloroso dai residenti: questo semplice gesto sta ad indicare che non sono tutti veri i numerosi pregiudizi, riferiti all’indifferenza dei cittadini, che affliggono le nostre terre ed in particolar modo le piccole realtà rurali. Superati dunque probabili inconvenevoli, il padrone di casa fece presente ai ragazzi una sconcertante situazione: il nauseabondo odore proveniente dal ruscello vicino la sua abitazione perdurava da circa due anni e si ripresentava varie volte durante la giornata.

L’uomo spiegò ai ragazzi che il torrente proveniva da una sorgente in località Forlito: a monte e non troppo distante della sua proprietà; e che defluiva a valle fino alla zona residenziale dove un tempo i depuratori erano funzionanti. La vera e propria scoperta scioccante fu quando i ragazzi, ottenuto il permesso dal proprietario, facendo una passeggiata lungo il decorso del ruscello videro che in esso c’erano dei tubi di scarico attivi provenienti dai terreni confinanti: insomma una vera e propria fognatura a cielo aperto. Inoltre il problema è che a San Giorgio nelle zone rurali le abitazioni sono sprovviste di fognature pubbliche. Ad aggravare la situazione, e non è di certo una novità se si pensa alle recenti notizie riguardanti le nostre terre, ci hanno pensato rifiuti dei più svariati generi abbandonati lungo il decorso del ruscello. Come si può capire si tratta di una situazione molto incresciosa e non più accettabile che il sindaco e l’amministrazione comunale restino inerti di fronte a questo scempio.

FRANCESCO RUGGIERO