Il Sannio sotto la neve ha saputo reagire Ambiente
Svegliarsi una mattina circondati da un silenzio assordante e vedere con gli occhi semiaperti uno strano chiarore filtrare dalle fessure della persiana ti fa intuire: eccola è arrivata!
Certo, la neve in tutta Italia, Sannio compreso, era stata ampiamente preannunciata: in televisione - dal colonnello Tal dei Tali passando per la “squinzia” preposta al meteo fino ai vari contenitori di intrattenimento pomeridiano - così come dagli altri media: radio, siti web, giornali ecc., ma poi, quando effettivamente quell'immenso manto, adagiato morbidamente sull'intero circondario, ha “invaso” le pupille di ognuno di noi, i pensieri preponderanti sono stati essenzialmente tre: “Che bello, posso giocare a palle di neve e fare un pupazzo” (i bambini), “Finalmente... non si va scuola” (gli adolescenti), “Incantevole, ma speriamo che passi presto) (gli adulti).
Così copiosa non la si vedeva dal 1985, e a questo punto sottolineiamo pure come sia divenuta più duratura di quella degli anni Ottanta, inoltre gli esperti si sono anche affannati a spiegarci in questi giorni che “temperature in picchiata libera come quelle che hanno attanagliato il nostro Bel Paese non si registravano da circa settant'anni”.
“Wow - ha scritto in proposito Lilai su un social network - sarà mica questo un preludio della profezia Maya?”.
UNA VERA E PROPRIA STRAGE NELLA VILLA COMUNALE
A Benevento e provincia, dopo i primi attimi di infantile contentezza, si sono registrati una lunga serie di disagi e problemi: impraticabilità delle strade, scuole e uffici pubblici chiusi, così come banche e svariati esercizi commerciali, sospensione del servizio raccolta dei rifiuti, per non parlare, poi, della mancanza di acqua e luce di cui hanno sofferto tantissime famiglie.
Ma ciò che sicuramente ha colpito molto i beneventani è stata la grande moria degli alberi (tanto per parafrasare un famoso film di Totò, ndr) che sotto il peso della neve sono andati giù come le pedine del domino.
Dal viale Principe di Napoli alla Pacevecchia, dozzine i rami spezzati e gli alberi caduti che hanno invaso i marciapiedi e la carreggiata, alcuni purtroppo sono finiti anche su delle vetture lasciate in sosta.
Disastrosa la situazione al viale Atlantici... dove per qualche ora è stato inibito il traffico alle automobili per permettere agli operai, coordinati dal Corpo di Polizia Municipale, il taglio e la rimozione della vegetazione.
E sempre per lo stesso motivo, la Villa Comunale è ormai chiusa da giorni e non è facile pronosticarne la riapertura: molte stradine del parco, infatti, sono sbarrate ed inaccessibili.
Il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, al termine di un sopralluogo effettuato nel “polmone verde” della città, insieme all'assessore regionale alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza, al prefetto Michele Mazza e al sindaco Fausto Pepe, ha dichiarato: “La Villa Comunale può essere considerata il simbolo dell'emergenza neve che ha colpito l'intero Sannio. Essa rappresenta uno spazio carico di valori e di significati, oltre che un luogo ricco di essenze arboree pregiate e rare, la gran parte messe a dimora anche da un secolo e mezzo, ed è estremamente positivo, dunque, il fatto che la Regione Campania, d'intesa con il Comune, interverrà per salvarla e restituirla alla sua straordinaria bellezza e dignità”.
La notizia ci rincuora, però, francamente non è facile dimenticare quello che alcuni hanno chiamato “un vero e proprio disastro ambientale” e soprattutto non chiedersi perchè alberi dal diametro di 40/50 cm non abbiano resistito alla neve...
A tal fine abbiamo contattato un esperto in potature che ci ha spiegato: “Quando la manutenzione del verde pubblico non viene affidata a personale qualificato, ma semplicemente a ditte munite di autocarri con gru e tanta ignoranza in materia, questi sono i risultati deplorevoli. Quelle orride capitozzature che sempre più spesso si vedono in giro per la città ne sono l'esempio lampante. Il taglio indiscriminato dei rami equivale ad una potatura errata, di conseguenza i funghi riescono a penetrare nel fusto dell'albero direttamente dai tagli sbagliati, eseguiti da quelli che io chiamo “i boia del verde”, i funghi, poi, fanno marcire l'albero senza che all'esterno ci si renda conto di ciò che sta accadendo. Con il tempo, basterà un po' di peso o un po' di vento per far cadere anche alberi secolari di alto fusto”.
ENCOMIABILE L'IMPEGNO DI COMUNE, PROVINCIA E PREFETTURA
Il Centro Operativo Comunale (COC) di Protezione Civile attivato per l'emergenza neve a Palazzo Mosti, a onor del vero, ha lavorato da subito alacremente per risolvere le tante problematiche che ora dopo ora sono “fioccate” sulla città.
Plurime riunioni quotidiane da cui sono scaturite importanti decisioni, alcune delle quali prese di concerto con la Prefettura e la Provincia, presso i cui Enti erano stati istituiti dei Tavoli di crisi parimenti molto attivi.
Lungi da noi tediare il lettore con un mero elenco di ordinanze, si badi, però, tutte degne di nota e di cui vi abbiamo dato contezza giornalmente sul nostro sito, vogliamo, comunque, ricordarne un paio singolari.
In due occasioni centinaia di camionisti sono stati assistiti con coperte e pasti caldi nel piazzale alle spalle dello stadio comunale “Ciro Vigorito”.
In seguito alla chiusura dell'autostrada al traffico pesante, infatti, i tir erano stati deviati a Benevento.
Più che soddisfatti per l'accoglienza ricevuta gli autotrasportatori che prima di ripartire hanno voluto esprimere gratitudine al sindaco Pepe e al delegato alla Protezione Civile, Enrico Castiello - che avevano fatto loro visita - sottolineando, altresì, come molti di loro in occasioni simili fossero rimasti bloccati in altre località della penisola senza, però, ricevere la stessa accoglienza.
“100 pale per la città”, invece, è stata l'iniziativa promossa dall'assessorato alla Partecipazione, presieduto da Mirna Campone, che ha messo a disposizione dei comitati di quartiere, delle associazioni cittadine e dei cittadini pale e raschiafango per la rimozione della neve.
Gli attrezzi sono andati subito a ruba!
LA STAFFETTA DI BUONE PRASSI DELLE FORZE DELL'ORDINE
Incessante ed encomiabile il lavoro delle Forze dell'Ordine, che al fine di fronteggiare l'emergenza neve sono state al servizio dei cittadini 24 ore su 24, impegnate in operazioni di assistenza ed aiuto alle popolazioni tanto per le situazioni di criticità, quanto per i consigli e le parole di conforto che hanno saputo dispensare.
Nella città capoluogo, come nell'intero Sannio - dal profondo Fortore all'Alto Tammaro - gli uomini della Questura di Benevento, della Guardia di Finanza, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, i Vigili Urbani che, lo ricordiamo, in qualsiasi abitato rappresentano le Forze dell'Ordine più di prossimità, e gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno compiuto una vera e propria staffetta di buone prassi.
Migliaia gli interventi effettuati!
A San Bartolomeo in Galdo, ad esempio, i Carabinieri sono intervenuti con un gatto delle nevi cingolato ed una motoslitta equipaggiata con un carrellino porta-barella dotato di pattini da neve per aiutare un'ambulanza della Misericordia a soccorrere un uomo infortunatosi mentre spalava la neve.
A San Giorgio del Sannio, i Vigili del Fuoco hanno posto in salvo una signora che era finita fuori strada con la sua autovettura e rischiava di cadere in una brutta scarpata.
L'unità specializzata del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza ha portato viveri ad alcuni nuclei familiari di Castelpagano che, dopo giorni di isolamento, avevano ormai esaurito le scorte di alimentari ed i generi di prima necessità.
Il Corpo Forestale dello Stato ha aiutato il personale dell'Enel a raggiungere i luoghi più impraticabili per effettuare le riparazioni dei numerosissimi guasti.
Trasporto di persone bisognose di cure mediche e di medicinali sono stati effettuati anche dagli agenti della Questura di Benevento che, muniti di una jeep, hanno raggiunto più volte le contrade cittadine, inaccessibili ai veicoli ordinari per l'eccezionale ondata di neve e gelo.
Un plauso è doveroso anche agli agricoltori della Coldiretti, i quali hanno utilizzato i propri trattori come spalaneve ed hanno adattato gli spandiconcime per la distribuzione del sale contro il gelo, consentendo così la circolazione di molti km di strada nelle campagne e nei centri urbani.
MONTAGNE DI NEVE NEL FORTORE
La Valle del Fortore, con le sue quote altimetriche di tutto rispetto che raggiungono anche gli 830 metri slm come nel caso di Montefalcone, è stata l'area sannita in cui si sono registrate le maggiori criticità a causa di un vento fortissimo e delle abbondanti nevicate che in alcuni tratti hanno superato i 5 metri di altezza.
Per cui il sindaco di Castelfranco in Miscano, Antonio Pio Morcone, ha inoltrato una nota al responsabile regionale della Protezione Civile, Edoardo Cosenza, per chiedere ancora una volta al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il riconoscimento dello stato di calamità naturale di tipo “A” a tutti i Comuni maggiormente colpiti dal maltempo.
LA POLEMICA DE GIROLAMO - BARBIERI
Durante l'emergenza neve, scoppia la polemica tra la coordinatrice provinciale del Pdl, Nunzia De Girolamo, ed il vicepresidente della Provincia di Benevento, Antonio Barbieri (Pd), circa gli interventi dell'Ente sulle strade di propria competenza dopo i disagi creati dalle copiose nevicate.
“Intempestivi” secondo la De Girolamo, “Tempestivi” secondo Barbieri che sfida, dunque, la parlamentare con le seguenti parole: “Se l'on.le De Girolamo è in grado di indicare quale tratto di strada provinciale risulta ad oggi intransitabile per neve lo dica. In mancanza chiederò all'Autorità Giudiziaria di accertare se, nelle parole dell'on.le De Girolamo, siano ravvisabili gli estremi di diffamazione aggravata a mezzo stampa perchè le sue affermazioni sono non solo false, ma tendono anche a diffondere ingiustificato allarme nei cittadini”.
Al posto della De Girolamo, bloccata a Roma per il maltempo, raccolgono il guanto della sfida i pidiellini Luigi Barone, Giovanna Razzano e Giuseppe Cataldo che inoltrano un esposto-querela contro ignoti ai Carabinieri di Benevento, teso a denunciare lo stato difficile ed impraticabile di diverse strade provinciali, subito dopo elencate in una conferenza stampa all'uopo convocata: Località Medina, nel Comune di Sant'Angelo a Cupolo, la strada che da Ceppaloni porta alla frazione di San Giovanni e poi a Tufara, le viabilità di Cerreto Sannita, Castelpoto, Santa Croce del Sannio, Campoli del Monte Taburno.
Barbieri dal canto suo non ci sta e nella stessa giornata effettua un sopralluogo delle strade incriminate e con tanto di foto smentisce le dichiarazioni degli esponenti del Pdl.
La chiosa più calzante sull'emergenza neve nel Sannio l'ha certamente proferita il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, quando in uno dei tanti comunicati stampa diramati dall'Ente in questi giorni ha giustamente affermato: “Per ora pensiamo a lavorare bene per risolvere i problemi, dopo faremo il bilancio!”.
ANNAMARIA GANGALE