Il trasporto pubblico locale verso la paralisi Ambiente

La malattia è conclamata, la cura è nebulosa, la diagnosi è infausta: i trasporti pubblici nel Sannio sono in agonia. È colpa, certo, dei tagli selvaggi ai trasferimenti finanziari, statali e regionali; ma è colpa pure di una mancanza di coraggio e di programmazione. Enormi sono i disagi per i cittadini, mentre le forze politiche e sindacali, spaccate al loro interno, sono l'una contro l'altra armate, incapaci di decidere.

È questa, in sintesi, la conclusione che si può ricavare dal convegno voluto da Gianvito Bello, assessore provinciale ai Trasporti, sul tema: «II nuovo Piano del Trasporto pubblico locale per la provincia di Benevento. Sono anni, ormai, che va avanti una progressiva riduzione di corse su gomma e su ferro all'interno del Sannio e tra il Sannio e l'esterno; ma questa corsa al ribasso ha subìto una formidabile accelerazione negli ultimi tempi a causa della contrazione della spesa pubblica a sostegno del settore. In più, la Regione Campania ancora non si decide a bandire la gara per il gestore unico del Trasporto pubblico locale (Tpl): lo vorrebbe il buon senso, prima ancora che la legge. Le conseguenze di tutte queste inadempienze, è sotto gli occhi di tutti, sono devastanti. I pendolari, soprattutto coloro che vivono nel Fortore, non potranno più raggiungere il luogo di lavoro o di studio a Benevento; il Sannio intero rischia di essere isolato. La gara europea per la scelta del gestore unico, doveva essere bandita da tempo; l'ultima proroga, fissata a fine giugno di quest'anno, è ora slittata in autunno. La Regione Campania al convegno di Benevento, nella persona dell’assessore Sergio Vetrella, non si è nemmeno presentata per spiegare le ragioni di questo ennesimo rinvio, che, dice Bello «porta l`intero sistema del Tpl nella crisi più nera: perché gli attuali 19 contratti di servizio, gli stessi da 50 anni, vanno avanti di proroga in proroga. Occorreva da tempo resettarli». Bisognerebbe dare attuazione, con il bando di gara, al Piano del Tpl che con molta diligenza e lungimiranza la Provincia di Benevento ha redatto - insieme all'Università del Sannio e la condivisione piena del territorio - ed approvato col voto del Consiglio provinciale. «Con il Piano ci sarebbero state linee più efficienti e servizi migliori per i cittadini, ma ora è di nuovo tutto fermo». La colpa, però, non è dell'assessore regionale che non ha risposto all'appello della Provincia disertando l'incontro. «Anche i sindacati sono distanti da noi e sono divisi: perché a Napoli sostengono il governo regionale, qui a Benevento ci attaccano imputandoci i drammi del Tpl sannita, dimenticando che abbiamo anticipato 2 milioni di euro ad inizio 2012 per tenere in piedi la baracca. Soldi che la Regione non so se mai ci restituirà: un danno enorme e una beffa altrettanto grande! Molte aziende hanno già interrotto il servizio: siamo riusciti a salvare le corse per l'anno scolastico appena conclusosi, ma già da luglio non ci saranno più. È un vero disastro».

Il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, nel corso del convegno è letteralmente sbottato, a testimoniare la gravità di questa situazione incredibile: «Hanno tagliato tutto - ha urlato - allora tagliateci anche i binari! Toglieteli: a cosa ci servono? Abbiamo poche speranza che le cose cambino. Ma noi sosterremo con forza il Piano di rientro della Regione Campania, nel quale si chiede al governo Monti di risanare il buco del settore».

Un 'buco', per il trasporto su ferro, di 500 milioni di euro! Il problema, però, è che il Governo non ha né i soldi e né l'intenzione di pagare il debito della Regione.

Secondo Guido Improta, sottosegretario di Stato ai trasporti (il quale è venuto a Benevento rispondendo volentieri all'invito) il trasporto pubblico locale «è uno dei settori che legittimano l’organizzazione statuale ed i relativi costi, insieme alla sicurezza, alla salute e all’istruzione. Quindi tutti gli organi, sia centrali che territoriali, devono trovare le migliori soluzioni possibili per garantire un servizio che sia prioritario per i cittadini. A livello territoriale regionale si è fatto un ottimo lavoro di razionalizzazione e modernizzazione della rete. Definisco di eccellenza il Piano della Provincia di Benevento - ha proseguito Improta - ma bisogna fare adesso un altrettanto sforzo per trovare le modalità di gestione affinché si possa trovare un’organizzazione compatibile con le risorse economico-finanziari in relazione alle esigenze di razionalizzazione della spesa, che dovrà essere fatta sia a livello centrale che a livello locale”. Anche Improta ha giudicato male il mancato avvio della gara d'appalto per il gestore del Tpl: «Se la Provincia di Benevento ha fatto i compiti a casa, perché la Regione non fa altrettanto? Cosa aspetta?» si è chiesto polemico.

A gettare altra benzina sul fuoco ci ha pensato poi il sindaco del capoluogo, Fausto Pepe, che ha contestato anch'egli con durezza la Regione: «Non sono affatto d'accordo con le politiche sul Tpl adottate dalla Regione», aggiungendo il suo disappunto per l’assenza di Vetrella; d’altra parte, Pepe ha fatto una sorta di auto-critica dicendo che occorre rendere funzionale il servizio di trasporto pubblico locale “su base provinciale”: pertanto, si è detto favorevole al protocollo d'intesa firmato con la Provincia, su cui ha lavorato insieme all'assessore Bello, per superare quella che lui stesso ha definito «l’anomalia della città capoluogo, che non dialoga sul tema del trasporto in maniera coordinata con il resto del territorio. Rispetto a questa problematica - ha concluso - noi ci vogliamo muovere in maniera coordinata: questo Protocollo serve appunto a rendere più funzionale l’intero sistema».

Al termine dei lavori si è proceduto alla firma di tale documento che va, a parere del prof. Mariano Gallo, nella direzione di dare attuazione al nuovo Piano provinciale dei trasporti. «Un Piano in cui è previsto che tutti i comuni abbiano almeno un collegamento con Benevento, di mattina tra le 8:00 e le 8:20 ed un ritorno a sera dopo le 18:20, come pure il ritorno alle 14:20 per esigenze scolastiche ed altri servizi là dove c’è una maggiore domanda».

Già: ma, intanto, il Piano resta sulla carta. Ed il Fortore sempre più isolato. Non si sa bene cosa succederà nei prossimi mesi. I comuni più montani del nostro territorio annunciano battaglia, su tutti i fronti, con la mobilitazione di cittadini e istituzioni.

GIUSEPPE CHIUSOLO

giuseppechiusolo@tin.it

Nella foto l'assessore Gianvito Bello al centro con il presidente della Provincia Cimitile ed il sottosegretario ai Trasporti Guido Improta. Primo da sinistra il sindaco Fausto Pepe 

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