Via libera a quattro nuovi parchi eolici Ambiente

Nuovi parchi eolici nel Sannio. Sono stati pubblicati sull’albo pretorio della provincia di Benevento gli avvisi di deposito relativi alla richiesta di valutazione di impatto ambientale per la realizzazione di quattro strutture a opera delle società Investimenti e Sviluppo, Ecoenergia e Cer.

Il primo progetto riguarda la realizzazione di un parco eolico da 10,25 Megawatt a Castelfranco in Miscano nella località “Tre Fontane” (Investimenti e Sviluppo srl). Il secondo progetto riguarda la realizzazione di un parco eolico da 45 MW da installare nel comune di San Giorgio La Molara in località Monte Serrone, Guerrachino, M. Petrera. S. Sofia. (Ecoenergia srl).

Il terzo progetto fa riferimento a un parco eolico della potenza di ben 75 MW nel comune di Castelpagano nelle località Piana della Battaglia, Gaudo Mistongo, Toppo dei Tegli, Toppo del Moscio, Santa Maria, Ricafurchi (Ecoenergia srl). L’ultimo progetto prevede, invece, l’ammodernamento di un impianto eolico già esistente in località “Difesa Vecchia” del comune di Castelfranco in Miscano per una potenza di 24 MW (Cer, Campania Energia Rinnovabile, società del gruppo Api). Solo nel 2011, in Italia, sono stati prodotti 9,56 TWh di energia pari al 2,9% del totale di energia elettrica consumata. Nel periodo fra il primo gennaio e il 31 agosto dell’anno corrente, sono stati prodotti 8,22 TWh pari al 3,7% del consumo di quel periodo.

Come è chiaro da questa prima analisi, l’energia eolica sta aumentando. I parchi eolici sono disseminati un po’ su tutto il territorio italiano, la regione più popolata dai giganti del vento è il Molise, seguita dalla Campania e dalla Sardegna. Quarto e quinto posto per Toscana e Abruzzo Per capire la collocazione geografica dei Parchi eolici in Italia, ci basterà dare uno sguardo alla mappa allestita dalla Anev, l’Associazione Nazionale Energia del Vento. L’associazione nasce nel luglio 2002 e riunisce circa 70 aziende che operano nel settore eolico.

Nonostante gli ottimi dati che vi abbiamo fornito con l’apertura di questo articolo, c’è da dire che alcuni parchi eolici in Italia non sono correttamente allacciati alla rete o vertono in situazioni di poca efficienza. Alcune indagini condotte dai magistrati italiani hanno portato a credere che mediante la gestione dei parchi eolici, la mafia ha tentato più volte di accaparrarsi una fetta di denaro mosso dalla green economy. A rischio mafia sono soprattutto i parchi eolici dell’Italia meridionale. Molti dei parchi eolici in Italia impiegano turbine Vestas, ne sono un esempio i parchi della Campania come quello di San Marco dei Cavotti, a Benevento, con una capacità di 4MW, oppure quello più grande di Molinara (18 MW).

L’eolico è in timida crescita, entro marzo, in Puglia aprirà i battenti l'impianto di Matisse, anche in questo caso il fornitore sarà la Vestas. Un altro fornitore molto presente sul territorio italiano è GE, le sue turbine possono essere osservate, tra l’altro, nel parco eolico di Foiano di Val Fortone, sempre a Benevento, per una potenza di 15 MW.

Per prendere visione di tutti i dettagli, basta visitare la Mappa Parchi Eolici in Italia dell’Associazione Nazionale Energia del Vento, infine questa nuova forma di energia non inquina si risparmia sui costi dell’energia elettrica generata dal petrolio quindi c’è un grande abbassamento di costi in futuro anche per le famiglie e le loro abitazioni.

Come si può facilmente immaginare questa prospettiva, in tempi di crisi, è molto ben accetta dalle famiglie che non ne possono più di pagare le salatissime bollette dell’Enel.

RINO DELLA PIETRA

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