L'Eremo di San Michele ha corso un serio pericolo Cronaca

Intorno alle 13.30 del 14 giugno è stato segnalato al comando dei Vigili del Fuoco di Benevento un piccolo focolaio d’incendio, sviluppatosi poco distante dal casale Golini, di Foglianise, al di sopra del distributore di benzina, sito in Via Silvio Pedicini.

La squadra di pronto intervento, appena arrivata la comunicazione, immediatamente ha azionato la sirena, raggiungendo il luogo indicato, alle 13.44, come risulta dal cellulare di uno dei vigili interpellati, quando sono arrivati poi a ridosso dell’abitazione Columbro, situata in Via Palazzo.

Le cause sono da accertare, il focolaio sospinto dal vento, si è esteso, raggiungendo l’area delle case dell’antico casale Palazzo, circondate dalla rete paramassi, per evitare al caduta dei massi dal Monte Caruso.

I caschi rossi si sono immediatamente attivati, per liberare la cosiddetta “via tagliafuoco”, ma considerando il vento e il possibile espandersi delle fiamme all’eremo di San Michele, hanno chiamato un elicottero antincendio.

L’elicottero ha sorvolato il cielo di Foglianise qualche minuto prima delle 18.00, per più di un’ora con il secchio o benna, agganciato al baricentro del velivolo ha spento completamente l’incendio.

Adesso si contano i danni subiti dalla macchia mediterranea, ancora una volta a farne le spese la natura ferita, relegata ai margini delle agende della politica.

Non è arrivata ancora l’estate, si spera che ciò serva da lezione, per impedire che la canicola della stagione calda non sia devastante per i boschi.

Papa Francesco nell’enciclica “Laudato Si”, promulgata il 24 maggio 2015, nel terzo anno del suo pontificato ha lanciato un grido d’allarme in rifermento alla perdita di biodiversità.

La protezione civile di Foglianise, guidata da Francesco Tommaselli, ha profuso le migliori energie, per risolvere l’emergenza.

Il pontefice al numero 32, rimarca: “La perdita di foreste e boschi implica allo stesso tempo la perdita di specie che potrebbero costituire nel futuro risorse estremamente importanti, non solo per l’alimentazione, ma anche per la cura di malattie e per molteplici servizi”.

Francesco evidenzia: “Le diverse specie contengono geni che possono essere risorse-chiave per rispondere in futuro a qualche necessità umana o per risolvere qualche problema ambientale”.

NICOLA MASTROCINQUE

Foto di Antonella Iannuzzi