MONTESARCHIO - Via V Maggio e Piazza Carmine Papa in stato di totale abbandono Cronaca

Fra pochi giorni prende il via il nuovo anno scolastico e, per la scuola elementare del Primo Circolo, non è stato effettuato nessun lavoro per migliorare gli spazi di accesso al plesso scolastico. Parliamo di via V Maggio e piazza Carmine Papa, che si presentano in uno stato di totale abbandono, ed in particolare la via V Maggio che ha la pavimentazione quasi totalmente distrutta, con grave rischio per chi ci cammina.

Questi spazi sono stati riqualificati dalla amministrazione guidata dal sindaco Izzo, ma nel giro di pochi anni la pavimentazione è andata in frantumi, ed infatti tutto il percorso di questa strada è ingombro di pezzi di pavimento rotti e di buche, e sono passati circa nove anni da quando l’amministrazione è guidata dal sindaco Damiano, ma questi spazi sono ignorati, sono diventati pericolosi per chi li percorre, nonostante le continue lamentele di chi risiede nelle abitazioni esistenti.

Lo stesso edificio scolastico, si presenta lungo tutto il perimetro, imbrattato da disegni e scritte, spesso anche volgari. E non è diverso per i palazzi presenti sulle stesse strade, tanto è vero che alcuni privati provvedono spesso a ripulire le mura delle loro case ed alcuni hanno provveduto a sistemare una parte della pavimentazione dinanzi al proprio portone per evitare di cadere ogni volta che uscivano di casa.

La domanda che si pongono in tanti è: perché questa strada non viene sistemata e messa in sicurezza, visto che è molto frequentata da pedoni e auto dei residenti e rappresenta un grave pericolo anche per i bambini che frequentano la scuola? Inoltre, visto che durante il giorno vi sono molti ragazzini che giocano a pallone sia in via V Maggio e sia in piazza C. Papa, e sono gli stessi che imbrattano le mura dei palazzi, perché non ci sono telecamere per controllare?

Domande senza risposte, ovviamente, così come per le tante situazioni di abbandono e di degrado che vengono spesso denunciate e si possono verificare un po’ ovunque. Ma, nonostante i frequenti proclami e annunci di interventi, le strade continuano ad essere sempre un colabrodo e pericolose.

LUCIA DE NISI