Dissuasore o autovelox? A Benevento in arrivo il ''Velo OK'' mobile Enti

Non sarà un nuovo bidone dell’Asia dal colore sgargiante per la raccolta di “x” rifiuti e non sarà neppure una sfavillante colonnina per monitorare l’inquinamento atmosferico all’aperto, ma molto più scrupolosamente si tratterà di un box cilindrico dotato di oblò e dall’intensa tonalità di arancione per il controllo della velocità dei veicoli a motore: stiamo parlando del cosiddetto “Velo Ok”, uno strumento adottato un po’ in tutta Italia e che fra non molto farà bella mostra di sé anche a Benevento.

Il Comune, difatti, ha affidato alla Società GLOBEX MVR S.R.L. di Perugia la fornitura di 1 Box Velo OK e dei relativi accessori, vale a dire, 2 piastre di fissaggio aggiuntive ed 1 base in gomma, per un importo complessivo di 1.671,40 euro, Iva inclusa.

Sempre vigili come aquile, lì, negli ambienti municipali hanno riscontrato che sul territorio comunale sono presenti arterie stradali dove - con maggiore frequenza - avviene il superamento dei limiti di velocità da parte dei conducenti dei mezzi motorizzati, determinando così una diminuzione delle condizioni di sicurezza della circolazione di automobilisti e pedoni.

Pertanto, il comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Vecchio, al fine di rimediare a tali criticità, ha inteso dotare il suo Corpo di specifici strumenti - quale appunto è il Box Velo Ok - per supportare le attività di prevenzione e controllo del territorio.

Grazie alla completa mobilità del sistema, il totem di Velo Ok verrà posizionato a turno in diverse zone strategiche del territorio comunale e avrà grande visibilità per dissuadere i conducenti dal superare i limiti di velocità, garantendo altresì il rispetto delle norme del Codice della Strada e amplificando la percezione del controllo, a prescindere dalla effettiva presenza degli agenti di Polizia in loco.

Poiché questi bidoni colorati, dall’aspetto giocoso, sono ancora relativamente una novità nel nostro Paese e a volte risultano essere anche vuoti all’interno, in molti si chiedono se quando si scorge un Velo Ok - detto anche “speed check” - ci si trovi in presenza di un semplice dissuasore o di un vero e proprio autovelox e dunque sia consigliabile spostare il piede dall’acceleratore per non vedersi recapitare l’odiosa busta contenente una multa per eccesso di velocità.

Ebbene, premesso che gli “speed check” possono essere posti su qualsiasi strada, ovvero:

1) su strade urbane di quartiere;

2) su strade locali;

3) su strade urbane di scorrimento;

4) su strade extraurbane principali o secondarie;

5) sulle autostrade; per rendere valida la multa per eccesso di velocità queste strumentazioni di rilevamento devono essere omologate, le postazioni devono essere preventivamente segnalate (con cartelli ben visibili a distanza) - così come previsto dal Codice della Strada per i comuni autovelox - e ci vuole sul posto, poco distante dal dispositivo, una pattuglia di Polizia che contesti immediatamente l’infrazione all’autista indisciplinato, ma… non è sempre così.

Vale a dire, la presenza della pattuglia che contesti immediatamente l’infrazione è richiesta nei pressi della colonnina arancione che si trova:

a) su strade urbane di quartiere;

b) su strade locali;

c) su strade urbane di scorrimento ed extraurbane secondarie non individuate dal Prefetto con apposito decreto.

Al contrario, la normativa che regola l’utilizzo di queste colonnine arancioni non prevede la presenza di agenti di Polizia (e, quindi, è valida l’eventuale multa arrivata a casa per violazione rilevata dalla colonnina arancione):

a) sulle strade extraurbane principali;

b) sulle strade extraurbane secondarie e strade urbane di scorrimento individuate dal Prefetto con apposito decreto;

c) sulle autostrade.

A Benevento il Velo Ok sarà dissuasore o autovelox? In attesa di scoprirlo, possiamo già prevedere un taglio del nastro in pompa magna.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it