Giuseppe Leone: impegno d'artista per il Fortore e il Sannio Enti

Artista poliedrico, colto, versatile e ricercato nello stile e nelle tecniche, Giuseppe Leone ha voluto raccontarsi con umiltà e semplicità attraverso le immagini del proprio lavoro, le parole di stima e le testimonianze di affetto di amici, colleghi e critici in Oro petrolio e Alchimie, un bel volume illustrato a colori ove si ripercorrono le tappe di una carriera pluridecennale, che l’ha visto affermarsi come docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli e artista di fama dopo l’esordio giovanile nel giornalismo accanto al compianto Orazio Mazzoni e ad Alfonso Ruffo, quest’ultimo oggi direttore del quotidiano «Il Denaro» nonché editore dell’opera per DenaroLibri.

Nato a Buonalbergo e proiettato giovanissimo sulla scena artistica nazionale con immediato successo grazie all’originalità delle sue creazioni, Peppe Leone non ha mai dimenticato il suo paese, dove tuttora risiede e dove nel lontano 1976 diede anche vita a un singolare laboratorio artistico guidando un gruppo di giovani allievi per uno stage con risultati di rilevo, molto innovativi per l’epoca. Quasi quarant’anni dopo, però, è riemersa in lui la sconcertante consapevolezza che a favore di questa terra c’è ancora molto da fare, ed ecco perché ha scelto San Giorgio la Molara come sede di un bell’evento tenutosi il 3 luglio u.s. e che ha avuto anche risonanza regionale sul telegiornale di Rai Tre e in vari altri media.

«Perché San Giorgio», si è detto nel corso dell’incontro, «è il paese dell’arte ove ancora si ammirano i paesaggi immortalati da Nicola Ciletti, uno dei più illustri pittori meridionali del Novecento», ma anche perché - aggiunge Leone divagando tra i ricordi - il sindaco Luigi Paragone è un amico d’infanzia e, proprio come lui, dopo tanti successi professionali in tutta Italia e un lungo e proficuo impegno ai vertici della casa discografica Rca, è tornato qui per impegnarsi in prima persona.

Rinnovare i legami con i luoghi d’origine che in molti aspetti attendono da decenni di essere valorizzati turisticamente e culturalmente e lavorare assieme per lo sviluppo, insomma, è stato il tema del dibattito moderato da Mario Esposito alla presenza di Alfonso Ruffo, del giornalista Nico De Vincentiis del «Mattino», dell’Assessore al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania Pasquale Sommese, del colonnello dei Carabinieri Antonio Carideo, nonché del noto conduttore televisivo Gianluigi Paragone che, figlio del primo cittadino, anche quest’anno anno tornato a San Giorgio per riposarsi dopo la lunga stagione alla Rai - dove conduce L’ultima parola - e organizzare la festa della Madonna delle Grazie coinvolgendo artisti di fama suoi amici (nell’edizione 2013 il cantautore Francesco Baccini) onde onorare la memoria del nonno, legatissimo a tale evento sacro.

«La Campania», ha sottolineato l’assessore Sommese, «non è solo Napoli, la costiera, le isole. Questi luoghi bellissimi e unici al mondo non hanno bisogno - fortunatamente - del sostegno politico per promuoversi. Esiste, invece, un’altra Campania, questa Campania bellissima e ignota delle zone interne che in pochi conoscono. Ed qui che deve concentrasi l’azione dei politici, ma anche dei residenti. Perché le istituzioni sono spesso disattente ed hanno quindi bisogno del continuo stimolo da parte dei cittadini per improntare la loro azione al riconoscimento delle reali esigenze, alla risoluzione dei problemi, alla valorizzazione del territorio».

A Peppe Leone il merito di aver organizzato questo incontro come una chiacchierata tra colleghi e amici, lasciando volutamente in ombra il libro che pure avrebbe dovuto giustamente essere in primo piano e preferendo invece soffermarsi su progetti concreti e garantiti dalla sua fattiva azione personale per una rinascita che sia tangibile e duratura nel tempo.

ANDREA JELARDI

ajelardi@virgilio.it

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