Impegno delle ACLI in favore delle donne Enti
Come sempre, le socie del circolo ACLI Donna 2000 di Montesarchio, sono attente ai problemi attuali e svolgono non solo una attività culturale e associativa sul territorio, ma anche di informazione in merito alle iniziative che riguardano i lavoratori e le famiglie.
Infatti, nel corso di un incontro tenutosi presso la sede della Pro Loco di Montesarchio, sono state spiegate, le ragioni per cui le ACLI hanno iniziato una raccolta di firme che avrà termine nel mese di settembre, per presentare una petizione popolare per chiedere la flessibilità Sostenibile.
All’incontro è intervenuto il responsabile provinciale Ettore Russo, che ha illustrato i vari punti della petizione.
La richiesta di provvedimenti di legge per introdurre nuove forme di tutela, protezione e promozione del lavoro, si sviluppa su vari punti, che tengono presente come sia cambiato ormai il mondo del lavoro e la frequenza con cui viene cambiato lavoro, per cui viene chiesta l’affermazione del diritto alla formazione permanente, integrativa, ed alla riqualificazione professionale di chi perde o rischia di perdere il posto.
Altro punto per cui le Acli si battono, è il diritto del lavoratore ad una certificazione delle competenze acquisite, in modo da trasformare la mobilità in occasione di crescita e sviluppo professionale, così come la difesa dei tempi di lavoro, organizzati in modo tale da lasciare spazio alla famiglia ed all’impegno sociale. Nella petizione, viene chiesto, anche, un sostegno alle famiglie in stato di povertà, con l’attribuzione di un assegno di circa 2600 euro all’anno per ogni figlio, e soprattutto un aiuto nel trovare una risposta occupazionale.
E per favorire l’occupazione, viene chiesta anche l’istituzione di uno sportello unico dei servizi per il lavoro che comprenda orientamento, formazione, accompagnamento e inserimento al lavoro, e collegamento dei comuni nella gestione dei servizi per l’impiego. Infine, viene chiesta una maggiore visibilità del Terzo Settore, che può rappresentare una prospettiva di sviluppo occupazionale, attraverso la nuova forma di creazione di “impresa sociale”.
Le Acli, ha dichiarato Rosa Di Notte, presidente del circolo di Montesarchio, vogliono contribuire a creare le condizioni culturali, sociali e politiche, tali che, la flessibilità possa configurare una sintesi di capacità di lavoro, di azione e di conoscenza. Il lavoro, ha una importanza primaria e deve essere garantito a tutti nel rispetto della dignità di ciascuno. L’uomo al centro di tutto, e per l’affermazione di questo diritto, anche il circolo Acli Donna 2000, si prodigherà per la raccolta delle firme per la petizione che poi verrà presentata nelle mani del presidente della Camera, dai vari responsabili delle sezioni Acli di tutta Italia.”
LUCIA DE NISI
(Realtà Sannita n. 11 / 16-30 giugno 2002)
Infatti, nel corso di un incontro tenutosi presso la sede della Pro Loco di Montesarchio, sono state spiegate, le ragioni per cui le ACLI hanno iniziato una raccolta di firme che avrà termine nel mese di settembre, per presentare una petizione popolare per chiedere la flessibilità Sostenibile.
All’incontro è intervenuto il responsabile provinciale Ettore Russo, che ha illustrato i vari punti della petizione.
La richiesta di provvedimenti di legge per introdurre nuove forme di tutela, protezione e promozione del lavoro, si sviluppa su vari punti, che tengono presente come sia cambiato ormai il mondo del lavoro e la frequenza con cui viene cambiato lavoro, per cui viene chiesta l’affermazione del diritto alla formazione permanente, integrativa, ed alla riqualificazione professionale di chi perde o rischia di perdere il posto.
Altro punto per cui le Acli si battono, è il diritto del lavoratore ad una certificazione delle competenze acquisite, in modo da trasformare la mobilità in occasione di crescita e sviluppo professionale, così come la difesa dei tempi di lavoro, organizzati in modo tale da lasciare spazio alla famiglia ed all’impegno sociale. Nella petizione, viene chiesto, anche, un sostegno alle famiglie in stato di povertà, con l’attribuzione di un assegno di circa 2600 euro all’anno per ogni figlio, e soprattutto un aiuto nel trovare una risposta occupazionale.
E per favorire l’occupazione, viene chiesta anche l’istituzione di uno sportello unico dei servizi per il lavoro che comprenda orientamento, formazione, accompagnamento e inserimento al lavoro, e collegamento dei comuni nella gestione dei servizi per l’impiego. Infine, viene chiesta una maggiore visibilità del Terzo Settore, che può rappresentare una prospettiva di sviluppo occupazionale, attraverso la nuova forma di creazione di “impresa sociale”.
Le Acli, ha dichiarato Rosa Di Notte, presidente del circolo di Montesarchio, vogliono contribuire a creare le condizioni culturali, sociali e politiche, tali che, la flessibilità possa configurare una sintesi di capacità di lavoro, di azione e di conoscenza. Il lavoro, ha una importanza primaria e deve essere garantito a tutti nel rispetto della dignità di ciascuno. L’uomo al centro di tutto, e per l’affermazione di questo diritto, anche il circolo Acli Donna 2000, si prodigherà per la raccolta delle firme per la petizione che poi verrà presentata nelle mani del presidente della Camera, dai vari responsabili delle sezioni Acli di tutta Italia.”
LUCIA DE NISI
(Realtà Sannita n. 11 / 16-30 giugno 2002)