FOGLIANISE - Le anticipazioni della Festa del Grano 2023 Eventi

Il conto alla rovescia è già iniziato, manca poco più di un mese alla Festa del Grano di Foglianise. La parrocchia di San Ciriaco Martire mette in risalto gli aspetti religiosi, per magnificare le gesta del Pellegrino di Dio, per antonomasia, San Rocco, nato a Montpellier tra il 1345-1350, ritornato al Cielo a Voghera, ad abbracciare “Il Padre della Misericordia” tra il 1376-1379.

L’arcivescovo metropolita mons. Felice Accrocca, secondo il programma religioso sarà presente il 10 agosto in contrada Utile, per celebrare la messa al monumento di San Pio, e la sera del 16, alle ore 19.00, per rievocare la figura di San Rocco, laico e uomo di Dio, “Viandante della Carità”, alla ricerca della perfezione evangelica.

L’amministrazione comunale, invece, di comune accordo con l’associazione culturale CUM GRANO SALIS promuove la Tradizione, la cosiddetta “Arte dell’Intreccio”, soltanto per la dimensione civile. I monumenti della Repubblica, i 250 anni dalla scomparsa di Luigi Vantivelli, pittore ed architetto, i siti Unesco in Campania, sono le prescrizioni del comitato, comunicate ai “Maestri dell’Intreccio”, al fine scegliere un soggetto da realizzare, per partecipare alla sfilata del 16 agosto, lungo il “Tracciato della Tradizione”.

L’arciconfraternita del SS. Corpo di Cristo, guidata dalla priora Maria Antonietta Zampelli con sede nella chiesa di Sant’Anna di Foglianise, riproduce uno dei 10 siti, inseriti nella lista dell’Unesco in Campania, la facciata della chiesa di Santa Sofia. Un gruppo di giovani con alcuni bambini proprio nei locali del luogo sacro, è intento ad esaltare la Tradizione, sono loro a riannodare l’identità della comunità, una certezza per il futuro della Festa del Grano.

Prendono parte alla sfilata due gruppi che hanno manifestato la disponibilità a preparare le ceste con i covoni, portate dalle donne, di conseguenza anche i toselli si raddoppiano da tre a sei. Non manca la presenza del veterano e noto “Maestro dell’Intreccio”, Cosimo Iadanza, classe 1929, che vanta una lunga Tradizione nella comunità foglianesara, non solo per le ceste ed i caratteristici toselli, ma anche, per essere il primo innovatore del carro moderno, nel 1945, insieme al fratello Pasqualino, rivestendo una bicicletta con un’ossatura a forma di nave.

Per il secondo anno consecutivo si cimentano nella preparazione delle ceste Mastrocinque Domenico, Tesauro Dora, Pompeo Zampelli. Proprio il Maestro Iadanza ricorda in una testimonianza, rilasciata a Giuseppe Iannuzzi, dirigente scolastico in quiescenza, che ha curato un opuscolo, per l’Associazione Turistica Pro-Loco “Ugo Pedicini”, dal titolo: “Spigolature. Dal rito dell’abbondanza alla Festa del Grano”, edita da Piesse-Foglianise (Bn), riguardante la preparazione ceste, risalente al 1952, elemento caratterizzante della sfilata.

La sua narrazione si contestualizza in una società a struttura semplice, prevalentemente contadina, un valore davvero ragguardevole da considerare nonostante le trasformazioni incalzanti della tecnologia del terzo millennio, riemerge nella memoria collettiva. Con profonda gratitudine rivolge un pensiero a Michele Cocchiaro e Giuseppe Saccomando, che per alcuni decenni hanno organizzato il gruppo di ceste e dei mietitori. Nel 1952, pure la famiglia Iadanza comincia a dedicarsi alle ceste, da allora hanno sempre consolidato questa eminente Tradizione.

A chiudere i festeggiamenti, in Foglianise, il 18 agosto in Piazza Fiamme Gialle il cantautore e attore Franco Ricciardi di origine napoletana, che continua a mietere successi tra i fans. Egli contamina la canzone napoletana con il pop, una sorta di sperimentazione musicale vincente.

NICOLA MASTROCINQUE