FOGLIANISE - Le anticipazioni della Festa del Grano 2024 Eventi

Fervono i preparativi per la Festa del Grano di Foglianise dove le luci della ribalta della Tradizione sono costantemente illuminate dai “Maestri dell’Intreccio”, protagonisti della scena, che preparano i carri, i monumenti-documenti dei processi locali, autentico patrimonio storico-sociale-culturale-antropologico.

Per l’edizione 2024, i “Maestri dell’Intreccio” hanno già indicato la riproduzione artistica da realizzare, riguardante il Veneto, regione scelta dal comitato organizzatore della festa civile e dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanni Mastrocinque e dai suoi collaboratori. Sul tracciato della Tradizione sfileranno la basilica di San Marco (Carmine Bianco), il duomo di Vicenza (Rocco Caporaso), il duomo di Verona (A.C.A-A.C.G.) (Azione Cattolica Adulti-Azione Cattolica Ragazzi).

Due sono ancora i gruppi delle ceste nell’edizione 2024, il primo lo storico di Cosimo Iadanza, che ha scritto pagine di storia indelebili della Festa del Grano, innovatore che ha dato vita al carro moderno nel Novecento. L’altro è quello di Domenico Mastrocinque e Domenico Zampelli, il padre di Pompeo, prematuramente scomparso, il cui ricordo rimane vivido nella Festa del Grano 2023, per l’impegno profuso nella realizzazione dei cesti. Non mancano le pacchiane con il costume tradizionale, costituito dalla gonna a pieghe nera, la camicia, il corpetto, coordinato dalle sorelle Marianna ed Eleonora Boffa, Lonia Catillo, fondato nel 1975, dalla indimenticata docente Antonietta Raiola.

Il “Maestro dell’Intreccio” Antonio De Filippo, che da bambino ha respirato la Tradizione, presenta un carro dedicato a Venezia, insieme ai suoi nipoti Antonio, Riccardo e Beatrice, incide quel solco profondo di valorizzazione, di patrimonializzazione dei manufatti di steli di grano tenero, di oggetti del passato e del presente, per rafforzare “l’identità foglianesara”.

In contrada Utile stanno preparando Piazza Marostica (VI), guidati da Angelo Zampelli e Luigi Boffa, mentre il gruppo dei ragazzi della Tradizione, coordinati da Antonio Orlacchio e Gioacchino Zampelli, in collaborazione con Pasquale Iannella ed Antonietta Zampelli, riproducono la facciata della chiesa parrocchiale San Moisè, situata nel sestiere di San Marco, in Venezia. La Pro-loco con il neo presidente Massimo Maioli e con l’apporto dei suoi consiglieri, riproducono il balcone di Giulietta e Romeo.

La festa religiosa, in onore del Pellegrino di Dio, San Rocco, riveste un ruolo chiave, per la radicalizzazione del suo culto, che dal 1579, ad oggi, le incomparabili gesta di carità sono ancora testimonianza di profonda fede. Il 16, memoria liturgica di San Rocco, la messa dell’aurora delle 5.30, con l’arrivo dei gruppi di fedeli, provenienti dai casali del paese, dal Palazzo e dal centro, è senza dubbio il momento topico della comunità. Dal buio della notte ai colori cangianti dell’alba, durante la celebrazione si rivivono indicibili emozioni di tanti, che si affidano al taumaturgo per qualsiasi necessità esistenziale.

Nel programma religioso è stata inserita la celebrazione eucaristica alle 19.30, presieduta dall’arcivescovo metropolita mons. Felice Accrocca. Nel cartellone della festa civile, il 16 al termine della premiazione dei “Maestri dell’Intreccio”, si esibiscono Uccio De Santis, Umberto Sardella ed Antonella Genga, mentre la Pro-Loco organizza la gara podistica StraFoglianise,

NICOLA MASTROCINQUE

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