SAN MARCO DEI CAVOTI - Mostra fotografica su Donatella Raffai Eventi

Si inaugura sabato 9 settembre a San Marco dei Cavoti, nell’atrio di Palazzo Jelardi in Piazza Risorgimento, la mostra fotografica dedicata alla carriera e alla vita della conduttrice televisiva di origini sannite Donatella Raffai che avrebbe compiuto ottant’anni l’8 settembre.

Nata nel 1943 e scomparsa a Roma l’8 febbraio 2022, la Raffai com’è noto fu una protagonista di primissimo piano della tv italiana negli anni Novanta, quando legò il suo nome soprattutto alla nascita e al successo di Chi l’ha visto?, trasmissione di punta di Rai Tre.

Prima di dedicarsi alla televisione, esordì tuttavia giovanissima già nel 1960 come attrice nel film I dolci inganni di Lattuada, per poi cimentarsi nel ruolo di responsabile delle pubbliche relazioni della casa discografica Rca, quindi nella regia di documentari per l’Istituto Luce e infine come autrice, regista e conduttrice di programmi radiofonici alla Rai tra cui Voi e io, Radio anch'io, Chiamate Roma 3131.

Sui canali televisivi Rai condusse anche Telefono giallo, Filò, Posto pubblico nel verde, Camice bianco, Parte civile, 8262, Anni d'infanzia e Lasciate un messaggio dopo il bip e partecipò come inviata a Domenica in, senza però eguagliare la straordinaria fama ottenuta con Chi l’ha visto? che le consentì pure di esordire come scrittrice del libro Scomparsi e di tornare sul grande schermo nel ruolo di se stessa nel film La guerra degli Antò

La conduzione di Giallo 4 (Rete 4, 1999-2000) sancì poi la fine della sua carriera e l’isolamento volontario accanto al terzo marito Silvio Maestranzi.

Originaria per parte della madre Maria Jelardi di San Marco dei Cavoti, Donatella Raffai vi trascorse la giovinezza in casa dei nonni Carlo e Ida in Corso Garibaldi 1, dove un anno fa è stata posta una stele per ricordarla, contestualmente alla prima edizione di un premio in sua memoria e conferito a Luigi Di Majo che l’affiancò in alcune edizioni nella conduzione di Chi l’ha visto?.

La mostra, omaggio dell’amato paese in cui visse “un’infanzia e un’adolescenza molto felici”, resterà aperta fino all’8 ottobre.