Architettura pubblica razionalista a Benevento (1926-1948)   In primo piano

L'idea di raccogliere notizie sul patrimonio edilizio beneventano mi è venuta guardando lo scempio di cui sono oggetto in questa città palazzi che figurano in cataloghi di architettura, esempi di gusti e tendenze, testimoni di storia e documenti d'arte. Imbrattati di scritte, coperti di cartelli e cassonetti, sono invece la prova della noncuranza degli abitanti e della scarsa attenzione di politici e forze dell'ordine. Forse, conoscere il valore delle cose che possediamo, ce le farebbe amare e rispettare. Particolare rilevanza per numero di esemplari e importanza degli autori ha l'architettura anteguerra.

L'architetto Luigi Piccinato è uno dei maggiori rappresentanti di quella corrente dell'architettura, nata intorno agli anni '30, che viene definita razionalista. Suoi sono i piani regolatori di La Spezia e Benevento, nel primo introduce il proporzionamento della densità edilizia, che non è ancora il dimensionamento, e la zonizzazione. Nel piano di Benevento (redatto tra il 1928 e il 1939) invece compaiano due nuovi elementi: l'impiego sistematico del verde e il dimensionamento, definito sui dati ideali già affrontati da Giovannoni e prossimi alla città ideale. Contemporaneamente Piccinato si preoccupa di organizzare uno schema edilizio che si occupi di: numero di piani di un edificio, sezione stradale minima, altezza, uso del suolo, densità fondiaria.

Risale al 1932 il PGR della città, con il disegno della Piazza della Rivoluzione, nel 1935 progetta la casa Balilla (non più realizzata o cambiata di destinazione?), nel 1936 redige il progetto del Liceo, poi realizzato nel 1938. Il trasferimento della scuola da Piazza Giannone (oggi Piazza Roma) alla nuova sede di Piazza della Rivoluzione (oggi Piazza Risorgimento) avviene nel 1940. Un nuovo PGR di Benevento viene redatto da Piccinato nel 1959/60.

Disegna la piazza denominata della Rivoluzione in un'area libera, sul versante orientale della collinetta su cui sorgeva l'arce della città antica, oggi occupata dalla Rocca dei Rettori (da cui partirà una direttrice viaria parallela al Viale degli Atlantici, poi intitolata allo scrittore e parlamentare Antonio Mellusi), e costruisce come primo edificio il Liceo classico, ma sono previsti altri plessi scolastici con l'idea di una cittadella degli studi. Particolare è la Passeggiata degli Atlantici (oggi Viale Atlantici) che nasce come un belvedere a giardini, aperto sulla Valle del Sabato, in cui gli edifici occupano solo il lato orientale. Altri nomi importanti sono Marcello Piacentini, Frediano Frediani. In città sono presenti diversi edifici realizzati da illustri nomi di questa corrente.

Piazza della Rivoluzione, progetto: 1932. Il Liceo classico P. Giannone sulla sinistra e a destra l'edificio della ex GIL (Gioventù Italiana del Littorio) demolito negli anni '60 per far posto all'attuale palazzo della Banca d'Italia. (Dall' Agenda di Realtà Sannita 2000)

Arch. Luigi Piccinato, Piazza Risorgimento, Benevento.

Scuola elementare G.Mazzini, realizzazione: 1936 su progetto dell'arch. Frediano Frediani in una P.za Risorgimento che, come si vede, è del tutto inesistente. L'attuale via Perasso (sulla sinistra) allora era ancora un viottolo (dall'Agenda di Realtà Sannita 1999).

Arch. Frediano Frediani, Piazza Risorgimento, Benevento.

Liceo classico Pietro Giannone realizzazione: 1938. Edificio dalla facciata spiccatamente orizzontale e simmetrica, è declinato nelle forme tipiche dell’architettura razionalista di regime e interamente rivestito in travertino. Fa da quinta alla nuova Piazza della Rivoluzione, centro dell’espansione della città antica in questi anni.

Arch. Luigi Piccinato, Piazza Risorgimento 1, Benevento.

Palazzo delle Poste realizzazione: 1932. Avamposto dell’espansione della città verso il fiume Sabato, questo severo edificio dalla facciata principale semi-circolare è realizzato su progetto di Angiolo Mazzoni, celebre ideatore di numerose stazioni delle rete ferroviaria italiana in quegli anni.

Arch. Angiolo Mazzoni: Via delle Poste 1, Benevento.

Stazione ferroviaria di Benevento, realizzazione:1948. La semplicità dei volumi del nuovo fabbricato viaggiatori di Benevento (in sostituzione da quello distrutto dai bombardamenti del '43), scandito al centro da cinque arcate, la tessitura muraria, le aperture a persiana riquadrate da bianche cornici che si stagliano sulla muratura di mattoni, rimandano alla stazione di Villa San Giovanni sullo Stretto di Messina, realizzata da Narducci nel 1937 o a quella di Verona Porta Nuova, sorta nel 1948 sui resti del distrutto edificio, espressioni di un nuovo capitolo di architettura ferroviaria.

Arch. Roberto Narducci: Piazza Colonna, Stazione ferroviaria, Benevento.

A cura di PAOLA CARUSO